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Comunicato n° 278 del 29 maggio 2012
Presentato il Rapporto sulle pari opportunità in Valle d'Aosta
Lunedì 28 maggio 2012, alla Biblioteca regionale
E' intitolato "Protezione sociale nella società che cambia" il secondo Rapporto sulle pari opportunità, promosso dalla Consulta regionale per le pari opportunità e presentato lunedì 28 maggio 2012 alla biblioteca regionale di Aosta. Pubblicato ad un anno dal primo, questo studio contiene tre approfondimenti che riguardano le donne e gli uomini nella società vald0stana, la violenza di genere e le misure di contrasto, le famiglie di ieri e di oggi.
«Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha creduto nell'importanza della realizzazione di questo Rapporto perché, come da un lato è importante mettere in atto campagne di sensibilizzazione sulla parità di genere, dall'altro occorre avere chiara sotto gli occhi la situazione - spiega Emily Rini, Consigliera segretario, nonché componente la Consulta regionale per le pari opportunità -. Conoscere il contesto infatti è il primo passo per promuovere azioni che diano efficacia alle politiche oltre che per valorizzare le risorse esistenti.»
Tanti sono i numeri contenuti nel rapporto, curato da Silvia Pilutti, Antonella Barillà e Roberto Di Monaco, e portato avanti da un osservatorio di genere che ha scelto di approfondire, per questa edizione, due temi: le trasformazioni della famiglia e il problema della violenza di genere.
«Abbiamo cercato uno strumento che potesse essere ripetibile e analizzabile di anno in anno, sostituendo e aggiornando i dati, ed è per questo che abbiamo ideato questo osservatorio di genere - dice Ivana Meynet, Consultrice e moderatrice dell'incontro -. Abbiamo quindi deciso di approfondire l'analisi delle tematiche che erano risultate preminenti in base al Rapporto dello scorso anno.»
Dai documenti presentati emerge ancora una mancata valorizzazione del potenziale femminile, nonostante l'attivazione di politiche attive a favore delle donne, come evidenzia la Consigliera segretario Emily Rini: «anche nella nostra Regione, seppur meno accentuato che nel resto dell'Italia, perdura un divario tra uomini e donne nell'accesso all'occupazione o alla qualità di lavoro, sia dal punto di vista retributivo che di partecipazione. Abbiamo bisogno di individuare nuove direzioni di sviluppo e, nel contempo, radicare conquiste culturali e di civiltà in un periodo come quello attuale che a volte sembra smentire quanto già con molta fatica realizzato.»
Il Rapporto fotografa una società in progressiva trasformazione, ad esempio con l'aumento dei giovani che vivono in casa con i propri genitori - il 91% dei ragazzi tra i 18 e 24 anni -, l'innalzamento dell'età media per la nascita del primo figlio - 35 per gli uomini e 32 per le donne -, il progressivo invecchiamento della popolazione che ha variato la geometria della piramide demografica e che sta penalizzando il naturale ricambio generazionale. In Valle d'Aosta ci sono poi famiglie sempre più piccole, e con meno figli. Il matrimonio non è più, in particolare per i giovani, un valore cardine della società e le famiglie assumono, in seguito a separazioni e divorzi, forme nuove e molto diversificate.
«La famiglia rimane comunque l'elemento di mediazione tra le persone e il sistema economico, sempre più richiesto dal sistema produttivo e dal welfare - sottolinea Silvia Pilutti, responsabile di "Prospettive - ricerca socio economica" e coordinatrice del lavoro di osservazione e analisi -. La famiglia però cambia nel corso del tempo, è essa che ha bisogno di aiuto. La nostra analisi mira proprio a dettagliare, nella maniera più completa possibile.»
«In Valle d'Aosta, stiamo riuscendo a offrire realmente pari opportunità, mantenendo alta l'attenzione rivolta all'istruzione, alle politiche sociali, alla salute e alle politiche della persona - conclude la Consigliera segretario Emily Rini -. Sono questi gli assi su cui continuare a puntare per dare respiro alle linee di intervento regionali e garantire, malgrado i ridimensionamenti e l'incertezza nella quale si è costretti ad operare, una prospettiva per il futuro dello sviluppo regionale. Per la crescita degli uomini e delle donne che compongono la nostra società, per dare giusta soddisfazione alle loro attese e alle loro motivazioni, per valorizzare le loro capacità e le loro peculiarità. Con uno sguardo sempre rivolto alle giovani generazioni.»
Il testo completo del rapporto è reperibile sul sito internet del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, al seguente link:
http://www.consiglio.regione.vda.it/consulta_pari_opportunita/pari_opportunita_i.asp
MM