Info Conseil
Comunicato n° 258 del 16 maggio 2012
Relazione del Presidente Rollandin sull'attività europea e internazionale della Regione
Adunanza del Consiglio regionale
La seduta europea e internazionale del Consiglio regionale, convocata per oggi, mercoledì 16 maggio 2012, si è aperta con l'illustrazione da parte del Presidente della Regione, Augusto Rollandin, delle attività svolte dalla Regione nel 2011 in tale ambito. La relazione è prevista dalla legge regionale n. 8 del 2006, che ha dato disposizioni in materia di attività e relazioni europee e internazionali della Regione autonoma Valle d'Aosta.
Parlando delle prospettive della Valle d'Aosta per gli interventi cofinanziati dai Fondi europei e statali per il periodo 2014-2020, il Presidente Rollandin ha riferito che «in linea di massima, non dovrebbero verificarsi, per la Valle d'Aosta, significative differenze rispetto alla situazione attuale. Sono, infatti, confermati, anche a livello europeo, i principali indicatori socio-economici che normalmente costituiscono la base per la ripartizione delle risorse. La Valle, in quanto regione che presenta un prodotto interno lordo pro-capite pari al 90% della media europea, rientrerà nelle regioni che potranno usufruire di risorse finanziarie per i programmi di "Investimento per la crescita" e "Cooperazione territoriale" (cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale), di "Investimento per l'occupazione" (cofinanziato dal Fondo sociale europeo) e di "Sviluppo rurale" (cofinanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale). Inoltre a ottobre, la Commissione europea ha presentato le proprie proposte per la Politica regionale e per la Politica agricola comune per il periodo 2014-2020. Si tratta di atti importanti, perché pongono le basi per la prosecuzione di investimenti significativi per lo sviluppo nella nostra regione, a cui prestiamo evidentemente la massima attenzione, sia nelle sedi istituzionali che promuovendo anche a livello locale la conoscenza delle nuove prospettive. La maggiore novità è la ricerca di una reale integrazione strategica tra la Politica di coesione e la Politica agricola comune, almeno per il 2° pilastro, cioè la componente relativa allo Sviluppo rurale. A ottobre 2011 la Commissione europea ha anche presentato, le proposte legislative relative alla PAC per il periodo 2014/20. I principali elementi sono: l'introduzione di un "pagamento verde", la convergenza degli aiuti tra Stati membri, la necessità di assicurare il sostegno ai soli agricoltori in attività, il tetto agli aiuti, uno schema semplificato per i piccoli produttori e la revisione della politica di sviluppo rurale. In generale, è stato rilevato un aumento del grado di complessità nelle procedure - con particolare riguardo al controllo - ed è stata, quindi, auspicata una più evidente semplificazione, coerentemente con quanto troppo spesso promesso ma raramente realizzato. Malgrado diverse perplessità, rileviamo una nota sicuramente positiva, ovvero un primo riconoscimento esplicito dell'importanza della montagna, sia nel 1° pilastro (componente greening, aiuto alle piccole aziende, aiuto per zone con svantaggi naturali, riconoscimento del valore dei "beni pubblici" generati dall'agricoltura) che nello Sviluppo rurale (sottoprogramma montagna, aumento premio medio di indennità compensativa).»
Venendo all'attività svolta nel 2011, il Presidente Rollandin ha ricordato che «hanno preso avvio, in linea con il documento pluriennale di indirizzo approvato dal Consiglio regionale, le attività per una maggiore partecipazione alla cosiddetta "fase ascendente" della formazione della legislazione europea, che è la fase più importante per noi. Particolarmente rilevante è stato il lavoro svolto per promuovere, nell'ambito della revisione delle norme europee in materia di aiuti di Stato a finalità regionale, l'attuazione degli articoli 174 e 175 del Trattato di funzionamento dell'Unione europea, relativi alla coesione economica, sociale e territoriale.»
In merito all'Euroregione Alpi-Mediterraneo, il Presidente ha precisato che «nel 2011, nelle more della costituzione del Gect, la cooperazione tra le cinque Regioni è proseguita nell'attuazione di 6 progetti strategici finanziati dal Programma Italia-Francia che riguardano i rischi naturali, l'innovazione, il turismo, l'istruzione, le energie rinnovabili e l'ambiente, per un investimento complessivo di oltre 41 milioni di euro, di cui 8 milioni interessanti il territorio valdostano.»
Passando, invece, all'attuazione della Politica regionale di sviluppo dell'attuale periodo 2007-2013, il Presidente ha detto che «la strategia regionale approvata dal Consiglio regionale mobilita l'intervento coordinato di nove Programmi interessanti la nostra regione, per un ammontare complessivo, tra fondi europei, statali e regionali, di circa 371 milioni di euro nel settennio. In termini complessivi, si è registrato, a fine 2011, un buon avanzamento finanziario, in linea con le aspettative, con un costo ammesso per i progetti approvati pari a circa 252 milioni di euro. Gli impegni di spesa ammontano, invece, a circa 206 milioni di euro, mentre i pagamenti hanno raggiunto circa 136 milioni di euro. L'avanzamento finanziario ha interessato interventi mirati sulla quasi totalità degli obiettivi individuati, ma si concentra maggiormente su 6 dei 21 obiettivi, cui si riferiscono il 73% degli investimenti finora approvati, che mirano a favorire la valorizzazione sostenibile del territorio, a promuovere la valorizzazione economica del patrimonio culturale, a rafforzare gli strumenti per l'inclusione sociale e migliorare la partecipazione al mercato del lavoro, ad elevare la qualità degli insediamenti urbani, turistici e rurali e dell'offerta di servizi, a promuovere lo sfruttamento efficiente di fonti energetiche rinnovabili, ad ampliare la dotazione di infrastrutture e servizi per l'informazione e comunicazione, migliorare l'accessibilità alle reti, le competenze in materia e favorire la diffusione delle nuove tecnologie. Larga parte dei progetti approvati, per un costo ammesso equivalente al 41% del totale, ha come destinatario finale l'intera collettività. Si tratta in prevalenza d'interventi infrastrutturali e di azioni di sistema. Nell'ultimo anno sono, inoltre, più che raddoppiati gli interventi rivolti alle persone in cerca di lavoro.»
SC