Info Conseil

Comunicato n° 255 del 16 maggio 2012

Interpellanza sull'ambito applicativo del Piano Casa

Adunanza del Consiglio regionale

Le problematiche relative all'ambito applicativo del Piano Casa sono state l'oggetto di un'interpellanza illustrata dal Consigliere del gruppo Alpe, Roberto Louvin.

Nell'illustrare l'iniziativa, il Consigliere Louvin ha detto che «la legge regionale 4 agosto 2009, n. 24, nota come 'Piano-Casa', all'articolo 3 consente la realizzazione di interventi per la riqualificazione ambientale e urbanistica degli edifici 'in deroga agli strumenti urbanistici generali e ai regolamenti edilizi' - a condizione che si utilizzino criteri e tecniche di edilizia sostenibile, fonti di energia alternative e rinnovabili o misure di risparmio delle risorse energetiche o idriche -mediante 'interventi consistenti nell'integrale demolizione e ricostruzione di edifici realizzati anteriormente al 31 dicembre 1989, con aumento fino al 35 per cento del volume esistente'
«Si è appreso che in alcuni comuni della Valle, e in particolare ad Aosta e Courmayeur, sarebbero state avviate procedure per l'autorizzazione dell'integrale demolizione e della ricostruzione di edifici significativi dell'immagine storica dei nostri comuni e delle loro piazze, come nel caso della confluenza di via Sant'Anselmo sulla piazza dell'Arco d'Augusto ad Aosta oppure di piazza Abbé Henry a Courmayeur, con una forte alterazione dei volumi esistenti e della consolidata visuale paesaggistica. In relazione a questo Piano sono state presentate negli ultimi tempi a Courmayeur due volte e mezzo le richieste di Aosta. È una legge pericolosa e bisogna stare attenti a non degenerare. Si concentra troppo lo sviluppo edilizio solo in certi luoghi e non su tutto il territorio della Valle
Il Consigliere Louvin ha voluto sapere, quindi, se il Governo regionale «ha esaminato la problematica e quali valutazioni ne abbia tratto; se intende adottare, eventualmente d'intesa con i Comuni, misure per evitare la grave trasformazione paesaggistica che potrebbe derivare dall'attuazione del Piano-Casa in luoghi di particolare pregio quali i centri storici; se intende procedere a una limitazione dell'ambito applicativo del Piano Casa in relazione agli effetti collaterali che stanno emergendo

L'Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena, ha evidenziato che «ad Aosta al momento non è stata presentata in Comune alcuna formale istanza di titolo abitativo. A Courmayeur, invece, gli uffici regionali sono stati interessati informalmente dall'Ufficio tecnico per un confronto tecnico sull'intervento. Ricordo che la legge-casa ha previsto delle precise disposizioni proprio volte a evitare quelle speculazioni che si temevano. Gli incontri avvenuti tra i servizi regionali e gli uffici tecnici dei due Comuni vanno nella direzione di operare in senso migliorativo sugli interventi e garantire una riqualificazione del contesto e questo dimostra la validità della legge. In  tante situazioni nei centri storici, poi, va considerato che la legge-casa può essere un'opportunità e un incentivo per effettuare dei lavori necessari per riqualificare la zona.»
«La legge, però, non porta devastazione e sconvolgimento
- ha concluso l'Assessore Zublena -, ma dai dati che stiamo raccogliendo pare che sia stata un'occasione di riordino e di diffusione di interventi secondo criteri di bioedilizia. Sottolineo che la normativa è un'occasione per migliorare le modalità costruttive attraverso materiale più eco-compatibile, tecniche per risparmi energetici e altro ancora. In ogni caso, sarò fatta una valutazione più ampia e approfondita con l'esame del rapporto di monitoraggio della legge-casa che faremo entro la fine dell'estate e quindi saremo in grado, eventualmente, di apportare le modifiche alla normativa per renderla più virtuosa

Nella replica, il Consigliere Louvin ha voluto sottolineare che «non siamo né spero lo sia l'Assessore  Zublena 'Alice nel paese delle meraviglie'. Abbiamo l'impressione che si stia navigando a vista su questo argomento anche se non abbiamo ancora una percezione completa del fenomeno. Le autorizzazioni sono state date a partire dal 2010 e gli effetti della legge li vedremo solo più avanti. Ci saranno sì interventi di qualità, di edilizia più attenta agli aspetti energetici e ambientali, ma siamo convinti che vi possano essere gravi pericoli nella generalizzazione di queste procedure e l'apertura a tutto campo su un territorio delicato come quella della Valle d'Aosta. Dall'inizio del 2012 ci sono state ad Aosta tre pratiche riferite ad aree vincolate e tutelate, mentre a Courmayeur sono state 26! Ribadisco che si sta concentrando l'attività edilizia in comuni particolari e non in maniera omogenea sul territorio valdostano. È una normativa fatta per creare solo seconde case o favorire certi ambienti imprenditoriali? Credo, invece, che in questo caso sia mancato un governo del territorio. Assessore non trascuri questa segnalazione perché la posta in gioco è particolarmente alta



PL