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Comunicato n° 254 del 16 maggio 2012

Interrogazione su chiusura parete di arrampicata di Machaby ad Arnad

Adunanza del Consiglio regionale

Con un'interrogazione, la Consigliera e capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli,  ha posto l'attenzione sulla chiusura della parete di arrampicata di Machaby, nel comune di Arnad.

L'iniziativa fa riferimento «alla morte di un istruttore del CAI a causa del distacco di un masso dalla Corma di Machaby, una delle pareti di arrampicata più belle e frequentate della nostra regione. Su richiesta della Comunità montana, proprietaria dei terreni, il Sindaco di Arnad ha emesso un'ordinanza di chiusura della parete, a cui ha fatto seguito una dura presa di posizione dell'Unione guide alpine valdostane
La Consigliera Morelli, quindi, ha voluto sapere «le ragioni della chiusura della parete di arrampicata; se la chiusura è temporanea o se limiterà in qualche modo in via definitiva l'arrampicata; in quali tempi e con quali modalità l'attività potrà riprendere

Nella risposta, l'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha precisato che «le ragioni della chiusura, che fa seguito ad una richiesta dell'ente proprietario (la Comunità montana), sono riportate nel dispositivo stesso dell'ordinanza del Sindaco di Arnad del 27 aprile, ossia per motivi precauzionali e al fine dell'esecuzione di ulteriori accertamenti tecnici finalizzati all'individuazione e rimozione di potenziali elementi di pericolo per la pubblica incolumità. I tempi di riapertura e le modalità di ripresa dell'attività sono state discusse e delineate nel corso della riunione che si è svolta il 3 maggio scorso, alla presenza di tutti i soggetti interessati. In questa sede è stato concordato il conferimento da parte della Comunità montana Evançon di incarico ad un professionista per l'espletamento degli accertamenti tecnici necessari e la predisposizione, di concerto con l'Associazione guide di Arnad, di un accordo di concessione ai fini della gestione e manutenzione dei siti di arrampicata. E' stato inoltre richiesto di concludere nel più breve tempo possibile tali procedure. Il 10 maggio, il Consiglio dei Sindaci della Comunità montana ha deliberato l'incarico alla guida alpina Stefano Epiney per i sopralluoghi. In seguito ad esito positivo degli accertamenti tecnici, contestualmente alla definizione dell'accordo con l'Associazione guide di Arnad sulle modalità di gestione, si procederà ad avviare le procedure di revoca della chiusura.»

La Consigliera Morelli, nella replica, ha sottolineato che «la Corma di Machaby è uno dei templi dell'arrampicata in Valle e rappresenta una considerevole fonte di lavoro per le guide e per le strutture ricettive che si sono sviluppate in quella zona. La motivazione della chiusura è la pubblica incolumità: concetto che in montagna è difficilmente applicabile. Non vorremmo che questa vicenda rappresentasse un precedente per altre situazioni: se, da una parte, è giusto creare condizioni di maggiore sicurezza, non si possono assimilare le pareti rocciose alle strutture artificiali, dove il rischio può essere calcolato. Riteniamo che la procedura attivata sia condivisibile per quanto riguarda l'affidamento alle guide di operare una ricognizione tendente a verificare la stabilità, ma pensiamo che il ruolo dell'Amministrazione regionale, in collaborazione con le guide, il Cai e le varie fondazioni, dovrebbe essere anche quello di favorire un corretto approccio alla montagna e agli sport ad essa legati, affinché ognuno sia cosciente dei rischi che essa comporta.»



SC