Info Conseil
Comunicato n° 214 del 18 aprile 2012
Interpellanza su agevolazioni per l'acquisto di carburanti a favore dei residenti in Valle d'Aosta
Adunanza del Consiglio regionale
La Consigliera Carmela Fontana, capogruppo del Partito democratico, ha illustrato un'interpellanza relativa all'introduzione di agevolazioni sotto forma di sconto sull'acquisto di carburanti a favore dei residenti in Valle d'Aosta.
Nell'illustrare l'iniziativa, la Consigliera Fontana ha sottolineato «con preoccupazione il continuo aumento del prezzo alla pompa dei carburanti per i mezzi di trasporto, con la benzina e il gasolio prossimi ormai a superare la soglia dei 2 euro al litro. La quota delle tasse pesa per il 52 per cento sul prezzo finale della benzina e per il 56 per cento su quello del gasolio, e quindi le casse regionali hanno beneficiato in questi ultimi mesi di un netto aumento degli introiti derivanti dalle accise.»
«La Provincia autonoma di Bolzano - ha proseguito la Fontana - ha messo in atto da qualche tempo il progetto 'Carta sconto benzina e gasolio', che prevede la riduzione del prezzo della benzina e del gasolio per i cittadini privati residenti nei comuni di confine con Svizzera e Austria, situati entro una fascia di 20 chilometri, e per effetto del quale i residenti hanno diritto a una riduzione del 95 per cento della differenza tra i prezzi medi dei carburanti in Italia e nei Paesi confinanti, pari a una riduzione effettiva dai 3 ai 28 centesimi al litro. In questo senso, anche la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia ha introdotto da più di un anno un sistema di contribuzione sugli acquisti di carburanti per autotrazione a beneficio della popolazione residente, con sconti sui prezzi alla pompa che vanno dai 9 ai 27 centesimi al litro, con un ulteriore incentivo di 5 centesimi al litro qualora l'autoveicolo interessato dal rifornimento sia dotato di almeno un motore a emissioni zero in abbinamento o coordinamento a quello a propulsione a benzina o gasolio.»
La Consigliera, quindi, ha voluto sapere dal Governo regionale «a quanto ammontano negli ultimi due bilanci regionali le entrare derivate dalle accise sui carburanti, e quale sia la prospettiva per il 2012 stante i continui aumenti del prezzo della benzina e del gasolio; se si intende utilizzare almeno una parte di tali introiti per proporre una forma di sconto o di contributo sul costo della benzina per i residenti sul territorio valdostano, con forme e metodologie analoghe a quelle applicate dalla Provincia autonoma di Bolzano e dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.»
L'Assessore alle attività produttive, Ennio Pastoret, nella risposta, ha precisato che «la Provincia autonoma di Bolzano e la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia lo hanno fatto con strumenti diversi e finalità analoghe, ma per ragioni pragmatiche e cioè quelle di introdurre un calmiere dei prezzi per evitare un esodo sempre più massiccio verso i territori di Austria e Slovenia dove il costo del carburante è più conveniente. Questo forte pendolarismo ha provocato, negli ultimi anni, ingenti perdite economiche per l'intero settore, oltre che una riduzione delle accise e dell'Iva. Per questi due fattori la sola Provincia di Bolzano rischia di vedere sfumare 20 milioni l'anno.»
«La stessa Friuli Venezia Giulia, che aveva esteso il contributo a tutti i residenti, non riesce a sostenere il peso di tali misure e ha dovuto ridurre lo sconto sui carburanti per far fronte ai problemi di bilancio. Bisogna sottolineare, poi, che per ben due volte è intervenuta l'Unione europea con un avvertimento che considera queste riduzioni come un indebito aiuto di Stato e come concorrenza sleale nei confronti della Slovenia. Sono un po' le stesse ragioni che hanno indotto la Valle d'Aosta ad abbandonare i buoni benzina. Nella nostra regione, considerata la situazione, l'eventuale beneficio sarebbe vanificato dai costi per il passaggio attraverso i trafori e dalla distanza per raggiungere le pompe in Francia e Svizzera. La nostra scelta, invece, è stata di soluzioni alternative allo sconto alla pompa: lo sconto del 30 per cento sulla bolletta elettrica, il bon chauffage, gli sconti autostradali ancora in essere e la 'legge sulla rottamazione'.»
«Per quanto riguarda il gettito sulle accise, lo stesso sarà reso noto nel consuntivo del 2011 e riguarderà il gettito del 2010 e comunque si aggira intorno ai 52 milioni di euro. Il bon chauffage, però, a fronte di un aumento delle accise, ha assorbito in larga misura questo incremento, senza dimenticare il peso delle manovre del Governo nazionale.»
«Non è esatto sostenere che le casse regionali hanno beneficiato di un netto aumento degli introiti - ha concluso l'Assessore - perché il maggior reddito derivante dall'incremento delle accise è riservato all'erario per i prossimi 5 anni e quindi non ci saranno entrate per la nostra regione. Il problema dei costi dei carburanti deve essere previsto, piuttosto, da una soluzione organica e l'unica sarebbe che lo Stato, anziché alimentarsi con le accise, intervenisse per ridurre la pressione fiscale sui carburanti che è la più alta tra i 35 paesi dell'Unione europea, esclusa la Norvegia, e non pare che questa sia una delle preoccupazioni dell'attuale Governo.»
La Consigliera Fontana, nella replica, ha precisato che «non volevo sentire una lezione da parte dell'Assessore che nel suo intervento ha fatto un po' la lista della spesa. La mia proposta era quella di andare incontro ai cittadini in un momento così difficile. Sono stati fatti interventi anti crisi, è vero, ma forse bisognerebbe prevedere uno sforzo ulteriore, anche solo per un periodo e provare ad agire per aiutare molte famiglie in difficoltà, strette nella morsa di aumenti della benzina, dei pedaggi autostradali, oltre alla grave crisi economica che ha portato una raffica di tasse e balzelli.»
PL