Info Conseil
Comunicato n° 204 del 16 aprile 2012
Parere favorevole al disegno di legge che modifica l'assetto della società INVA spa
Riunione della seconda Commissione "Affari generali"
La seconda Commissione consiliare "Affari generali", presieduta dal Consigliere Andrea Rosset, nella sua riunione di oggi, lunedì 16 aprile 2012, ha espresso parere favorevole a maggioranza, con l'astensione del gruppo Alpe, sul disegno di legge che modifica le norme regionali riguardanti la costituzione di una Società per azioni nel settore dello sviluppo dell'informatica (n. 81/1987) e la programmazione, organizzazione e gestione del sistema informativo regionale (n. 16/1996).
Il provvedimento, sul quale relaziona il Capogruppo della Stella Alpina, Francesco Salzone, si compone di tre articoli volti a introdurre la precisazione che la società Inva Spa operante nel settore dello sviluppo dell'informatica diventa a totale capitale pubblico. Oltre alla Regione, alla quale è riservata la proprietà di almeno il 75 per cento delle azioni, possono acquisire la qualità di soci azionisti gli enti locali valdostani, gli enti pubblici non economici dipendenti dalla Regione, le società interamente partecipate, anche indirettamente, dalla Regione o da enti locali valdostani e l'Azienda Usl della Valle d'Aosta.
«Oggi in Commissione, abbiamo avuto un confronto molto interessante con il Consiglio di amministrazione della società - spiega il Presidente della Commissione, Andrea Rosset (UV) -, il quale ci ha presentato una serie di documenti che serviranno anche per un'analisi approfondita sulle prospettive future di Inva. Per quanto riguarda il disegno di legge approvato, si tratta di un adeguamento della nostra normativa alla disciplina nazionale e comunitaria in materia di società in house: un passaggio obbligatorio dunque.»
Per il relatore dell'iniziativa, Francesco Salzone (SA), «l'adeguamento consentirà ad Inva di avere un raggio di azione maggiore con le società collegate della Regione oltre che di fornire servizi a più soggetti, e questo è sicuramente un aspetto positivo. Tuttavia, Inva dovrà avere la capacità di dare servizi a costi che siano concorrenziali con il mercato: è quindi fondamentale che si doti di ulteriori strumenti che le permettano di seguire l'evoluzione tecnologica - per altro molto rapida - dell'intero settore.»
«La proposta di legge ha di per sé un contenuto modesto, ma l'audizione ha messo in evidenza molte criticità - commenta il Consigliere Roberto Louvin (Alpe) -: dal rapporto fra la Regione e Inva, dove rimangono ancora duplicazioni e appesantimenti, ai pesanti tagli che già abbiamo segnalato nelle scorse settimane degli investimenti nelle innovazioni tecnologiche. Anche l'arrivo dei Comuni nell'azionariato non porterà grandi benefici. Sono stati poi fatti rilievi critici su una certa opacità nella condotta dell'Inva, che è oggi snodo importante tanto nell'affidare corpose commesse nel settore informatico quanto nel reclutamento del personale. Stiamo preparando proposte per la discussione in Aula per un controllo più penetrante sulla società, sia per assicurare migliori standard di efficienza che per garantire che operi in modo più economico in linea con il mercato. Negli obiettivi originari di Inva c'era la promozione dell'imprenditoria locale; nei fatti, non c'è stato nessun progresso in questa direzione e il tessuto imprenditoriale privato del settore rimane debole. Sono in compenso molto cresciute le dimensioni dell'Inva, della sua sede e dei suoi costi di amministrazione e di gestione.»
SC