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Comunicato n° 160 del 21 marzo 2012

"Voci di pace in Valle d'Aosta" per promuovere l'incontro tra giovani israeliani, palestinesi e valdostani

In programma dal 19 al 29 marzo 2012, a Gressan e Aosta

E' stato presentato oggi, mercoledì 21 marzo 2012, a Palazzo regionale, il progetto "Voci di Pace in Valle d'Aosta", promosso dalla sezione valdostana del Movimento internazionale della riconciliazione e dall'Istituto pace sviluppo e innovazione delle Acli di Aosta, in collaborazione con il Consiglio Valle, l'Assessorato istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta, la Presidenza del Consiglio comunale di Aosta.

L'iniziativa, che viene riproposta per il secondo anno dopo la positiva esperienza del 2011, offre a un gruppo di dieci studenti adolescenti israeliani e palestinesi, che vivono in una situazione di conflitto nei loro territori, l'opportunità di incontrarsi in Italia al di fuori degli schemi di pregiudizio correnti, in un clima che faciliti l'incontro e la comprensione, grazie anche alla mediazione e all'amicizia offerti loro da un gruppo di coetanei studenti del Liceo Maria Adelaide di Aosta e del Liceo scientifico di Saint-Vincent.

I giovani israelo-palestinesi sono arrivati in Valle d'Aosta lunedì 19 marzo e sono ospitati nella struttura di accoglienza di La Cure de Chevrot, a Gressan, dove hanno trovato ad accoglierli 16 studenti valdostani che vivranno con loro un'esperienza di confronto e di dialogo. Il gruppo di ragazzi è seguito da un'équipe formata da educatori e psicologi che assicurano il migliore svolgimento dei momenti di lavoro di gruppo e della convivenza tra i giovani.

«Voci di Pace - ha spiegato il coordinatore del progetto, Giancarlo Rosso - ha una duplice finalità. Da una parte, offre agli studenti israeliani e palestinesi l'opportunità di incontrarsi per superare i traumi psicologici legati al conflitto, che genera paura, pregiudizi, rifiuto e risentimenti tra i due popoli. Dall'altra, forma nei ragazzi valdostani che affiancano il gruppo nella permanenza in Italia, una particolare coscienza civile che valorizza il rispetto verso le altre culture e la nonviolenza come metodo di gestione dei conflitti».

Il Presidente Alberto Cerise, ha sottolineato «la validità di un progetto che il Consiglio Valle ha appoggiato sin dalla sua nascita e continua a sostenere convintamente, perché se, purtroppo, allo stato dei fatti non ci sono grandi speranze di pace in quell'area tormentata del mondo, noi crediamo che sia possibile promuovere una diplomazia parallela dei popoli, che passi attraverso l'instaurarsi di contatti sempre più stretti tra giovani israeliani e palestinesi per creare occasioni di dialogo e per superare gli antichi rancori che hanno caratterizzato i protagonisti del periodo post proclamazione dello stato di Israele.»

«Il progetto - ha evidenziato l'Assessore regionale all'istruzione e cultura, Laurent Viérin - si inserisce nelle iniziative che l'Assessorato promuove per sensibilizzare le giovani generazioni nella formazione di una consapevolezza in grado di creare il cittadino del futuro. Da una storia segnata da tragedie, quale quella dell'aera mediorientale, con particolare riguardo al conflitto israeliano-palestinese - e ancora oggi i fatti di sangue di Toulouse ce lo ricordano tristemente - crediamo si possa lanciare un messaggio di pace dalla Valle d'Aosta, terra di accoglienza, di integrazione e di dialogo fra culture diverse. Messaggio che dai giovani è indirizzato all'intera comunità.»

«L'esperienza dello scorso anno  - ha aggiunto il Presidente del Consiglio comunale di Aosta, Ettore Viérin - è stata costruttiva non solo per i nostri giovani, ma per tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di avere un contatto diretto con questi ragazzi che provengono da terre in conflitto permanente. Quest'anno, dai Fiori siamo passati alle Voci, dal germoglio quindi al dialogo: si tratta di un arricchimento per tutti gli studenti coinvolti, israeliani, palestinesi e valdostani.»

Durante il loro soggiorno, che durerà sino a giovedì 29 marzo, è prevista una serata pubblica sul tema "Voci di pace in tempi di guerra", in programma martedì 27 marzo, alle ore 21, alla Cittadella dei Giovani di Aosta, durante la quale i giovani israeliani e palestinesi, supportati dallo psicoterapeuta Mustafa Qossaqsi, si racconteranno per far conoscere la loro realtà e condividere la loro esperienza.

Lunedì 26 marzo, alle ore 15, i ragazzi saranno in visita al Consiglio regionale della Valle d'Aosta. Martedì 27 marzo, alle ore 15, assisteranno alla seduta del Consiglio comunale di Aosta.

L'edizione di Voci di Pace 2012 ha inoltre ottenuto il patrocinio dell'Università della Valle d'Aosta. Gli organizzatori, infatti, si apprestano ad iniziare un lavoro di ricerca e di valutazione, finalizzato a migliorare l'efficacia e a governare l'evoluzione del progetto in vista di un suo consolidamento in Valle d'Aosta. Il progetto di quest'anno è oggetto di ricerca di tesi da parte di un laureando in psicologia all'Università della Valle d'Aosta.

SC