Info Conseil
Comunicato n° 127 del 7 marzo 2012
Interpellanze sui cantieri forestali e idraulici
Adunanza del Consiglio regionale
Le nuove modalità di gestione dei cantieri nei settori della forestazione e dell'edilizia sono state discusse con due interpellanze presentate dal Consigliere Raimondo Donzel (PD) e dal Consigliere Roberto Louvin (Alpe).
Rilevando che «si sperimenterà quest'anno un nuovo sistema di affidamento dei lavori a imprese private, che vede superata l'esperienza della Società dei servizi Spa (Salva-precari)», i Consiglieri hanno ricordato che «oltre all'obiettivo prioritario della cura dei boschi, vi è quello di garantire i livelli occupazionali del passato.»
«Considerato che resta in vigore la graduatoria degli addetti al settore idraulico forestale entrata in vigore nel 2011 - costituita da 1200 nominativi - e che alla luce dell'incontro tra il Presidente della Regione e le Organizzazioni sindacali, durante il quale sono state espresse voci di preoccupazioni per il percorso che sarà seguito, la cosiddetta clausola sociale rimane un oggetto misterioso», il Consigliere Donzel ha voluto sapere se le nuove procedure di appalto stanno per essere espletate e ha chiesto al Governo regionale di verificare che le assunzioni del personale in graduatoria si svolgano nel modo più trasparente possibile.
Nel ricordare «le fortissime preoccupazioni e il vasto dissenso che hanno accompagnato questa iniziativa», il Consigliere Louvin ha inoltre voluto conoscere quante imprese concorrenti abbiano già operato in ambito forestale maturando effettiva esperienza nella gestione di cantieri montani per importi di lavori superiori a 300 mila euro, quante abbiano sede fuori Valle e quanti lavoratori precedentemente impiegati si intendano assorbire dalle imprese aggiudicatarie e quali soluzioni siano state approntate per garantire il totale assorbimento della residua manodopera.
L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Giuseppe Isabellon, nella risposta, ha riferito che «alla data del 5 marzo, sono in corso 44 appalti costituenti una prima tranche di lavori. Tali appalti interessano il settore della sentieristica (10 appalti), quello delle sistemazioni montane (15), il verde pubblico (8), le aree protette (3) e il settore boschivo (8). In merito alla provenienza delle ditte concorrenti, il totale delle ditte iscritte ai bandi per i servizi sono 156, di cui 35 provenienti da fuori Valle (22,43%), mentre quello delle ditte iscritte ai bandi per lavori sono 260, di cui 37 di fuori Valle (14,23%).»
Riguardo all'esperienza delle imprese, l'Assessore ha detto che «gli importi dei lavori sono decisamente inferiori alla soglia dei 300 mila euro: non superano infatti il limite dei 150 mila, in quanto in genere si tratta di interventi puntuali, non di elevato importo, ubicati in ambienti difficili e che richiedono tecniche di lavorazione particolari. Il riferimento sono le imprese del settore artigiano, edile e del verde di dimensioni medio-piccole.»
Sulla graduatoria dei lavoratori, «il Dipartimento risorse naturali - ha spiegato l'Assessore - sta aggiornando l'elenco del personale che nel 2011 ha lavorato nel settore forestale, sia sotto la Società di servizi che sotto la Regione. L'aggiornamento consiste nel depennare eventuali maestranze che per vari motivi non sono più interessate ad essere inserite, al fine di presentare alle ditte vincitrici dell'appalto che devono onorare l'impegno della clausola sociale - ossia assumere personale in elenco al Dipartimento - un documento con dati veritieri. Si evidenzia inoltre che, in sede di gara, al fine di responsabilizzare le ditte e tenuto conto che per la particolare natura dei lavori e la loro ubicazione, è necessaria un'approfondita conoscenza del territorio, si è voluto legare l'aggiudicazione all'assunzione di un numero minimo di operai. Ciò impegna senz'altro le ditte all'adempimento non solo formale, ma direi sostanziale della clausola sociale e garantisce l'Amministrazione nella corretta esecuzione dell'opera. Non è dato sapere al momento quante saranno le maestranze coinvolte, stante anche l'ingresso nel settore di maestranze già alle dipendenze delle ditte stesse. L'incognita occupazione potrebbe riguardare quegli operai che per età o per problemi di salute non risulteranno idonee al lavoro. Su queste situazioni sono in atto approfondimenti, sia per la tipologia - lavori di utilità sociale - sia per eventuali collaborazioni e sinergie con gli Enti locali.»
Nella replica, il Consigliere Donzel si è detto preoccupato perché «dalle parole dell'Assessore, rileviamo che non tutti i lavoratori in graduatoria saranno assunti dalle ditte private e quelli lasciati fuori saranno oggetto di uno studio, anche con gli Enti locali, per una loro diversa collocazione. Ci auguriamo che questi studi siano già in atto, perché qui non si tratta di fare dell'elemosina con qualche mese in un cantiere straordinario, ma di garantire il diritto al lavoro a persone che hanno acquisito competenze e professionalità in anni di lavoro in questi cantieri e che ancora possono dare tanto.»
Per il Consigliere Louvin, «la nostra lettura di questi interventi è particolarmente critica: ci pare che la 'clausola sociale' non darà i risultati attesi. Nella risposta, l'Assessore non è stato in grado di fornire il numero di lavoratori che effettivamente ne potranno beneficiare. E' una clausola molto 'ballerina'. Il settore è esploso, è stato smantellato, mentre era un comparto fatto di competenze e professionalità e il Presidente della Regione se ne assumerà tutte le responsabilità. Non riteniamo che stia partendo un numero sufficiente di cantieri a mantenere le assunzioni e i lavori promessi. Rimane fortissima la nostra preoccupazione.»
SC