Info Conseil
Comunicato n° 56 del 12 febbraio 2004
APPROVATA UNA RISOLUZIONE SULLA “RIFORMA MORATTI”
Seduta antimeridiana del Consiglio regionale
Il Consiglio della Valle ha quindi affrontato la discussione congiunta delle tre risoluzioni riguardanti la “Riforma Moratti”, presentate dai gruppi della Stella Alpina, dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste e dall’Union Valdôtaine e dalla Gauche Valdôtaine-Democratici di Sinistra.
Il Consigliere Dario Comé (Stella Alpina) ha precisato che “abbiamo presentato questa iniziativa per delle non scelte dell’Assessorato in questi ultimi mesi. In questo contesto le specificità della scuola valdostana devono essere preservate. Non vogliamo entrare nello specifico della riforma Moratti, ma non si può fare propria una circolare ministeriale e darle attuazione. Non intendiamo svendere la nostra autonomia.”
Per la Consigliera Dina Squarzino (Arcobaleno Vallée d’Aoste) “sui contenuti della riforma la Regione non si è mai pronunciata in sede di Conferenza Stato-Regioni. Modificare l’inizio del percorso formativo non ha molto senso. Non possiamo adattare subito la nostra scuola alla Riforma. Bisogna discuterne e valutare se sia giusto accettare in toto la nuova normativa. Il problema è che non si può adattare la scuola valdostana alla riforma, ma semmai è quello di modificare la Riforma adattandola al nostro sistema scolastico. La Regione ha applicato così come è arrivata la circolare ministeriale, senza neppure pensare ad apportare delle modifiche. La nostra risoluzione intende ritirare la circolare in questione che concerne l’anticipo delle iscrizioni alla scuola materna e invita la Giunta a trovare una risposta alle famiglie con i bambini in età pre-scolare.”
“La Riforma Moratti non è da censurare nella sua totalità, ha detto Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà). Il testo definitivo recepisce tutte le indicazioni dei vari organismi. Per questa Riforma sono previsti anche tutti i finanziamenti relativi. Il decreto prevede l’anticipo graduale alla scuola materna e a quella elementare, che si rifà agli altri modelli scolastici europei. E questo non è un obbligo, ma una scelta. Ribadisco che viene sempre ribadita la massima facoltà di scelta alle famiglie. Anche in Valle le famiglie possono poter scegliere in questo senso.”
Nel presentare il testo della nuova risoluzione, il Consigliere Fedele Borre ha affermato che “la nostra risoluzione, concordata con i Democratici di Sinistra, intende impegnare la Giunta a presentare al Consiglio regionale gli indirizzi della riforma scolastica, oltre che a proporre in breve tempo le linee direttrici per l’adozione degli atti legislativi, delle norme di applicazione e della politica di pianificazione scolastica conseguente, perseguendo il dialogo permanente con tutte le componenti della scuola, con gli enti locali e le organizzazioni sindacali per la salvaguardia della specificità della scuola valdostana nel pieno rispetto dello Statuto speciale. Intendiamo anche impegnare l’Assessore competente a informare la V Commissione sui dati acquisiti a seguito della circolare della Sovrintendenza.”
I lavori del Consiglio sono quindi stati sospesi per permettere un esame congiunto delle diverse risoluzioni.
Alla ripresa, la Consigliera Squarzino ha sottolineato che “con il nostro testo vogliamo dare una risposta da parte del Consiglio al mondo della scuola valdostana. La riforma, se applicata senza modifiche, stravolgerà la nostra scuola. Il testo presentato dalla maggioranza non va in questa direzione e pertanto manteniamo il nostro testo.”
Per il capogruppo della Gauche Valdôtaine Giulio Fiou “in quest’aula non ci stiamo esprimendo sulla Riforma Moratti nel suo complesso, perché ci sarebbero molte divergenze, ma è importante affermare uno strumento che ci permetta di affrontare una battaglia per il bene della scuola valdostana.”
Il Consigliere Tibaldi (Casa delle Libertà) ha quindi affermato che “nella risoluzione firmata da tutte le forze politiche ad eccezione dell’Arcobaleno, e che riprende l’impegnativa del testo delle forze di maggioranza, vengono ribaditi alcuni concetti importanti per la salvaguardia della specificità della scuola valdostana. Non siamo qui a dare un giudizio globale sulla Riforma. Parliamo dell’applicabilità della Riforma nella nostra regione. Condividiamo l’impostazione del testo.”
Per il Consigliere Ennio Pastoret (Union Valdôtaine) “la politica deve sempre tenere conto delle esigenze della popolazione. Nella scuola, bisogna guardare al benessere dello studente. Questo mondo scolastico così complesso, deve essere gestito. La Regione ha sempre voluto far valere queste competenze. Non è questo il caso di rinunciare alle nostre prerogative, ma anzi di farle valere. E la risoluzione presentata va in questo senso. Intendiamo riaffermare certe specificità.”
Dario Comé “avevamo presentato la risoluzione per far rispettare le nostre competenze. Abbiamo sottoscritto il nuovo testo perché riteniamo che prossimamente potremo fare le considerazioni sulla Riforma. Adesso era importante ribadire il principio di tutela delle nostre competenze statutarie.”
Al termine, ha preso la parola l’Assessore dell’Istruzione e Cultura Teresa Charles che, dopo aver ripercorso le tappe della specificità della scuola valdostana, ha affermato: “stiamo preparando un atto amministrativo che sarà rispettoso nel nostro particolarismo. Ci confronteremo con tutte le componenti per arrivare a dare un indirizzo il più possibile adeguato alla nostra scuola.”
La Risoluzione è stata quindi approvata con 26 voti favorevoli e 3 astenuti, mentre è stata respinta quella presentata dall’Arcobaleno (26 astenuti, 1 contrario e 3 favorevoli).
Il Consigliere Dario Comé (Stella Alpina) ha precisato che “abbiamo presentato questa iniziativa per delle non scelte dell’Assessorato in questi ultimi mesi. In questo contesto le specificità della scuola valdostana devono essere preservate. Non vogliamo entrare nello specifico della riforma Moratti, ma non si può fare propria una circolare ministeriale e darle attuazione. Non intendiamo svendere la nostra autonomia.”
Per la Consigliera Dina Squarzino (Arcobaleno Vallée d’Aoste) “sui contenuti della riforma la Regione non si è mai pronunciata in sede di Conferenza Stato-Regioni. Modificare l’inizio del percorso formativo non ha molto senso. Non possiamo adattare subito la nostra scuola alla Riforma. Bisogna discuterne e valutare se sia giusto accettare in toto la nuova normativa. Il problema è che non si può adattare la scuola valdostana alla riforma, ma semmai è quello di modificare la Riforma adattandola al nostro sistema scolastico. La Regione ha applicato così come è arrivata la circolare ministeriale, senza neppure pensare ad apportare delle modifiche. La nostra risoluzione intende ritirare la circolare in questione che concerne l’anticipo delle iscrizioni alla scuola materna e invita la Giunta a trovare una risposta alle famiglie con i bambini in età pre-scolare.”
“La Riforma Moratti non è da censurare nella sua totalità, ha detto Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà). Il testo definitivo recepisce tutte le indicazioni dei vari organismi. Per questa Riforma sono previsti anche tutti i finanziamenti relativi. Il decreto prevede l’anticipo graduale alla scuola materna e a quella elementare, che si rifà agli altri modelli scolastici europei. E questo non è un obbligo, ma una scelta. Ribadisco che viene sempre ribadita la massima facoltà di scelta alle famiglie. Anche in Valle le famiglie possono poter scegliere in questo senso.”
Nel presentare il testo della nuova risoluzione, il Consigliere Fedele Borre ha affermato che “la nostra risoluzione, concordata con i Democratici di Sinistra, intende impegnare la Giunta a presentare al Consiglio regionale gli indirizzi della riforma scolastica, oltre che a proporre in breve tempo le linee direttrici per l’adozione degli atti legislativi, delle norme di applicazione e della politica di pianificazione scolastica conseguente, perseguendo il dialogo permanente con tutte le componenti della scuola, con gli enti locali e le organizzazioni sindacali per la salvaguardia della specificità della scuola valdostana nel pieno rispetto dello Statuto speciale. Intendiamo anche impegnare l’Assessore competente a informare la V Commissione sui dati acquisiti a seguito della circolare della Sovrintendenza.”
I lavori del Consiglio sono quindi stati sospesi per permettere un esame congiunto delle diverse risoluzioni.
Alla ripresa, la Consigliera Squarzino ha sottolineato che “con il nostro testo vogliamo dare una risposta da parte del Consiglio al mondo della scuola valdostana. La riforma, se applicata senza modifiche, stravolgerà la nostra scuola. Il testo presentato dalla maggioranza non va in questa direzione e pertanto manteniamo il nostro testo.”
Per il capogruppo della Gauche Valdôtaine Giulio Fiou “in quest’aula non ci stiamo esprimendo sulla Riforma Moratti nel suo complesso, perché ci sarebbero molte divergenze, ma è importante affermare uno strumento che ci permetta di affrontare una battaglia per il bene della scuola valdostana.”
Il Consigliere Tibaldi (Casa delle Libertà) ha quindi affermato che “nella risoluzione firmata da tutte le forze politiche ad eccezione dell’Arcobaleno, e che riprende l’impegnativa del testo delle forze di maggioranza, vengono ribaditi alcuni concetti importanti per la salvaguardia della specificità della scuola valdostana. Non siamo qui a dare un giudizio globale sulla Riforma. Parliamo dell’applicabilità della Riforma nella nostra regione. Condividiamo l’impostazione del testo.”
Per il Consigliere Ennio Pastoret (Union Valdôtaine) “la politica deve sempre tenere conto delle esigenze della popolazione. Nella scuola, bisogna guardare al benessere dello studente. Questo mondo scolastico così complesso, deve essere gestito. La Regione ha sempre voluto far valere queste competenze. Non è questo il caso di rinunciare alle nostre prerogative, ma anzi di farle valere. E la risoluzione presentata va in questo senso. Intendiamo riaffermare certe specificità.”
Dario Comé “avevamo presentato la risoluzione per far rispettare le nostre competenze. Abbiamo sottoscritto il nuovo testo perché riteniamo che prossimamente potremo fare le considerazioni sulla Riforma. Adesso era importante ribadire il principio di tutela delle nostre competenze statutarie.”
Al termine, ha preso la parola l’Assessore dell’Istruzione e Cultura Teresa Charles che, dopo aver ripercorso le tappe della specificità della scuola valdostana, ha affermato: “stiamo preparando un atto amministrativo che sarà rispettoso nel nostro particolarismo. Ci confronteremo con tutte le componenti per arrivare a dare un indirizzo il più possibile adeguato alla nostra scuola.”
La Risoluzione è stata quindi approvata con 26 voti favorevoli e 3 astenuti, mentre è stata respinta quella presentata dall’Arcobaleno (26 astenuti, 1 contrario e 3 favorevoli).