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Comunicato n° 106 del 27 febbraio 2012

Espresso parere contrario al disegno di legge costituzionale sulla riduzione del numero dei Consiglieri regionali

Riunione della prima Commissione "Istituzioni e autonomia"

La prima Commissione "Istituzioni e autonomia", presieduta dal Consigliere Alberto Zucchi, ha espresso oggi, lunedì 27 febbraio 2012, parere contrario a maggioranza, con l'astensione del gruppo Alpe, in merito al disegno di legge costituzionale recante modifiche agli Statuti delle Regioni a Statuto speciale, in materia di riduzione del numero dei componenti dei Consigli regionali. Il provvedimento, proposto da alcuni Senatori del Partito Democratico, mira a ridurre a ventisette il numero degli eletti nell'Assemblea valdostana.

«La Commissione ha respinto a maggioranza questo disegno di legge - spiega il Presidente Alberto Zucchi (PdL) -, riservandosi di esprimere in Consiglio regionale ampie e più circonstanziate motivazioni circa il nostro voto negativo, stigmatizzando la nostra contrarietà ad un aspetto di metodo inaccettabile, in quanto non sono stati osservati i requisiti minimi di rispetto tra le diverse istituzioni

«La risposta sul parere non poteva che essere negativa, essendo un iniziativa estemporanea - riferisce il Consigliere Luciano Caveri (UV) -. In Aula l'occasione sarà propizia per spiegare bene come la semplice riduzione (su cui non ci sono tabù) è nel contesto attuale una scelta astratta, visto che il vero problema è lo Statuto e l'accerchiamento che sta subendo nella quotidianità. Confermo nell'occasione che l'idea di una legge statutaria e non costituzionale, proposta da Alpe, non ha fondamento. Basta ricordare che il numero dei Consiglieri è fissato rigidamente nello Statuto.»

Il Consigliere Raimondo Donzel motiva il voto contrario del Partito Democratico dichiarando: «Riteniamo che debba essere concertata e condivisa con il Consiglio regionale e la Regione autonoma Valle d'Aosta ogni proposta di modifica dello Statuto. Sono quindi inaccettabili decisioni unilaterali del Parlamento. Nel merito, però, rileviamo la necessità di una riflessione seria su questo tema, peraltro avendo già noi presentato una proposta di legge sulla riduzione del numero dei Consiglieri, inspiegabilmente bocciata dall'Assemblea. Gli abusi della Regione Sicilia sicuramente non giovano all'immagine delle Regioni autonome

«Se si vuole essere seri, sta al Consiglio regionale adottare un provvedimento su questo argomento - commenta Roberto Louvin (Alpe) -. Si sta facendo troppa melina: crediamo che la Regione possa deliberare direttamente la riduzione dei Consiglieri, ma è evidente che la maggioranza non voglia farlo, né in un modo né nell'altro. La nostra astensione sta ad indicare che non riconosciamo in capo allo Stato la potestà di modificare il numero dei Consiglieri.»


MM