Info Conseil
Comunicato n° 39 del 25 gennaio 2012
Approvata una risoluzione sull'esenzione dall'imposta sugli immobili su fabbricati rurali per attività agricole
Adunanza di mercoledì 25 e giovedì 26 gennaio 2012
La prima delle tre risoluzioni depositate in Aula oggi ha riguardato l'esenzione dall'imposta sugli immobili (Imu) sui fabbricati rurali per attività agricole.
Il provvedimento, presentato dai Capigruppo della Fédération autonomiste, del Partito Democratico, del Popolo della Libertà, della Stella Alpina e dell'Union Valdôtaine, è stato approvato con 29 voti favorevoli e 5 astensioni (Alpe).
Nell'illustrazione, il Consigliere Diego Empereur (UV) ha evidenziato che "l'introduzione dell'Imu agli immobili utilizzati per lo svolgimento delle attività agricole comporterà ripercussioni negative su un settore delicato, dove ulteriori aggravi fiscali potrebbero penalizzare eccessivamente le piccole aziende montane. Non bisogna però sottovalutare il fatto che l'attività delle nostre imprese agricole è essenziale e irrinunciabile per il contributo alla difesa del territorio e dell'ambiente, oltre che per il mantenimento delle peculiarità paesaggistiche della Valle d'Aosta.»
La risoluzione, nel confermare «l'impegno della Regione nella tutela e nella salvaguardia del settore agricolo e nel sostegno agli agricoltori», invita il Presidente della Regione, l'Assessore all'Agricoltura e i Parlamentari della Valle d'Aosta «a perseguire, nelle sedi opportune, l'obiettivo di correggere il provvedimento del Governo onde evitare una eccessiva penalizzazione delle aziende agricole già duramente provate dalla difficoltà della congiuntura esistente; ad adoperarsi al fine di escludere l'applicazione dell'Imu agli annessi produttivi dei fabbricati rurali utilizzati per lo svolgimento dell'attività agricola, con particolare riferimento alle strutture d'alpeggio, peraltro utilizzate per brevi periodi; a promuovere, insieme alle organizzazioni professionali e in collaborazione con l'Agenzia del territorio, un'attività diretta alla correzione delle situazioni di accatastamento delle strutture rurali entro il 30 novembre 2012, secondo quanto previsto dal decreto-legge 201/2011.»
Nella discussione generale, sono intervenuti i Consiglieri Louvin, Donzel, l'Assessore all'agricoltura e il Presidente della Regione.
Per il Consigliere Roberto Louvin (Alpe) «sulla questione specifica lamentiamo una pesante inerzia da parte dell'Assessorato e del Governo regionale. Abbiamo la sensazione che si sia atteso troppo e che non si vogliano utilizzare gli strumenti disponibili a partire dalle competenze che ci sono state attribuite nel 2002 dalle norme di attuazione dello Statuto. Questa risoluzione ha il limite di isolare la questione dell'Imu sui fabbricati rurali per attività agricole da un contesto più vasto che vede penalizzata tutta la piccola proprietà. Il testo finisce, poi, per coprire vistose lacune. Su una questione come questa ci vorrebbe ben altro impegno. L'azione dell'Assessorato all'agricoltura è gravemente carente.»
Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha detto che «riteniamo che alcuni provvedimenti presi sotto la pressione di un'assoluta esigenza di salvare l'Italia dal baratro necessitino di essere modificati. Su questa risoluzione uno dei problemi che rimane forte è il non riconoscimento specifico di una legge sulla montagna che tutelerebbe le attività di montagna. Rispetto alla difficoltà che vive il settore agricolo è importante intervenire per far emergere queste difficoltà. Non va dimenticato che l'Imu è una di quelle imposte che fa parte dell'assetto legislativo del federalismo fiscale: purtroppo le cose fatte a metà finiscono per fare il percorso che è sotto gli occhi di tutti.»
Dopo la discussione generale, sono intervenuti l'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Giuseppe Isabellon, per il quale «una cosa sono gli accatastamenti e una cosa il discorso sull'Imu. Su questa imposta siamo nei tempi e non ci sono ritardi» e il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, che ha sottolineato che «sul tema delle competenze catastali da anni chiediamo l'applicazione della norma sia per il passaggio del personale sia per l'attuazione della legge. Per quanto riguarda l'Imu, cerchiamo di avere certezze così da impostare determinate regole alle quali devono fare riferimento non solo la Regione, ma anche i Comuni. Questa proposta ha il senso di rafforzare una posizione che intendiamo sostenere in un settore già in crisi e che presenta diverse criticità.»
PL