Info Conseil

Comunicato n° 30 del 25 gennaio 2012

Interpellanza su contratti individuali in modalità di telelavoro

Adunanza di mercoledì 25 e giovedì 26 gennaio 2012

La proroga di alcuni contratti di lavoro individuali in modalità di telelavoro è stata al centro di un'iniziativa presentata dal Consigliere segretario Gianni Rigo (PD).

Il Consigliere ha richiamato «la deliberazione della Giunta regionale del marzo 2010 inerente l'approvazione di nove progetti di telelavoro per un periodo sperimentale di un anno» e ha evidenziato «che, con deliberazione della Giunta regionale del 16 dicembre 2011, sono stati prorogati sei contratti di telelavoro fino al 31/12/2012 in considerazione del 'buon andamento generale dei suddetti progetti, con manifesta soddisfazione da parte dei dirigenti e dei dipendenti coinvolti' non facendo cenno alla fase sperimentale
Nello specifico, il Consigliere Rigo ha voluto sapere «i motivi che hanno portato alla proroga di soli sei dei nove progetti approvati; se è stata fatta una valutazione sul raggiungimento degli obiettivi strategici posti e quindi se da una fase sperimentale si sta procedendo alla disciplina vera e propria del telelavoro.»

Nella risposta, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha precisato che «i motivi che hanno portato alla proroga di soli sei progetti di telelavoro su nove approvati con deliberazione iniziale derivano dal fatto che: un progetto è stato annullato il 31 dicembre 2010 per dimissioni della dipendente; un progetto non è stato attivato per maternità della dipendente; un progetto non è stato attivato perché al mese di gennaio 2011, data della presunta decorrenza, non sussistevano più le motivazioni iniziali che avevano determinato la definizione del progetto di telelavoro. »
«È stata fatta una valutazione sul raggiungimento degli obiettivi strategici e ci si sta muovendo da una fase sperimentale verso una disciplina del telelavoro 'a regime', ha poi proseguito il Presidente Rollandin. A tal proposito, nel corso del mese di dicembre è stato convocato il Comitato per il telelavoro, che è stato invitato a produrre le proprie riflessioni sulla continuazione di tale attività, in particolare per quanto riguarda le tipologie di progetti attivabili, nonché la durata e i rinnovi dei contratti. In particolare, l'Amministrazione intende procedere con l'attivazione di progetti 'a bando' per posti di categoria B e C. Inoltre, potranno essere strutturati dei progetti 'individuali' su posti di categoria B, C e D, su proposta dei coordinatori e con l'accordo dei dipendenti interessati, nei casi in cui i dipendenti si trovino nelle particolari condizioni previste dalla normativa sul telelavoro per l'individuazione dei soggetti, quali situazioni di disabilità psico-fisica, esigenze di cura dei figli e distanza dalla sede di lavoro. Nell'ambito della fase di riorganizzazione delle strutture dell'Amministrazione regionale si definiranno anche il numero massimo di postazioni da rendere telelavorabili e il numero massimo di progetti individuali. Stiamo passando alla fase a regime. Occorrerà fare un'opera di sensibilizzazione sulle reali esigenze del personale così da prevedere eventualmente una programmazione più ampia

Nella replica, il Consigliere Rigo ha sottolineato che «la manovra sulle pensioni obbligherà tutte le amministrazioni a dover fare i conti su un rapporto di lavoro che cambierà tra i dipendenti e la pubblica amministrazione. Lavorare fino a 66 anni non sarà la stessa cosa di oggi. Così come bisognerà valutare la ricaduta che questa manovra avrà sul rapporto tra il lavoro e il lavoro di cura: con una società che invecchia ci sarà la necessità di non gravare sulle spalle solamente della sanità pubblica. Il telelavoro in questa logica e in questo momento ha una funzione e un gradimento superiori. Ecco che l'incontro con i coordinatori è l'ideale proprio per gli sviluppi che tale strumento potrà avere

PL