Info Conseil
Comunicato n° 23 del 20 gennaio 2012
Casa Speranza in Romania: i problemi dell'abbandono
Se ne è parlato ieri, giovedì 19 gennaio 2012, a Saint-Vincent
"Casa Speranza è un rifugio dove tanti bambini orfani o abbandonati e tante mamme e donne che vivono situazioni di difficoltà legate all'abbandono, alla violenza, alla povertà possono trovare non solo cibo e un letto in cui riposare, ma calore umano, affetto e quella tenerezza di cui sono stati privati nella loro quotidianità, acquisendo certezze e fiducia nel futuro." Così il Vicepresidente del Consiglio Valle, Albert Chatrian, ha aperto la seconda serata dedicata alla Missione di Campina, in Romania, organizzata dall'Assemblea regionale con l'Associazione "Casa Sperantei" del Comitato Suore di San Giuseppe di Aosta, che gestisce la casa famiglia a 90 km da Bucarest dove sono ospitati 51 bambini dai 3 ai 12 anni.
"Il Consiglio regionale è da molti anni sensibile alle tematiche che riguardano la solidarietà, il volontariato, i diritti della persona - ha aggiunto il Vicepresidente Chatrian -. Nel tempo sono stati diversi gli interventi a sostegno delle varie associazioni e nel solco di questa precisa volontà si inseriscono queste serate che, partite da Aosta a dicembre scorso, intendono ora coinvolgere tutto il territorio valdostano, dalla bassa all'alta Valle, al fine di sensibilizzare un po' tutta la comunità sull'attività delle Suore di San Giuseppe in Romania e sostenerle nella loro missione di ridare un sorriso a tanti bambini abbandonati e alle famiglie disagiate."
L'infanzia e l'adolescenza in Romania sono difficili, come in tanti altri Paesi del mondo, e la consapevolezza di questa verità, seppur conosciuta, ha bisogno di immagini e racconti per attualizzarla quotidianamente agli occhi di chi vive lontano da questi contesti. Bambini e adolescenti abbandonati dalle famiglie vivono per strada, sono a migliaia e trovano riparo sotto la città, all'interno dei tombini dove passano tubazioni calde, oppure in canali. Le loro storie sono tragiche così come le loro vite. L'abbandono dei minori in Romania è stato ed è un fenomeno diffuso e questo crea un disagio sociale difficile da gestire. La crisi economica oggi rischia inoltre di mettere a repentaglio le politiche assistenziali e sociali che il Paese sta cercando con difficoltà di portare avanti.
Ieri, giovedì 19 gennaio 2012, a Saint-Vincent, con il supporto di immagini e interviste ai bambini, sono stati affrontati i temi legati alle conseguenze dell'abbandono, accanto ai bisogni quotidiani degli ospiti di Casa Speranza, con gli interventi dell'instancabile promotrice del progetto, suor Nicoletta Danna, delle psicologhe Cinzia Cestaro e Cristina Bérard e del parroco ortodosso della Comunità romena della Valle d'Aosta, Alin Neagu.
"I problemi dell'abbandono sono una piaga sociale che creano complicazioni di natura sia fisica che psicologica - ha detto la psicoterapeuta, Cinzia Cestaro -. Il bambino ha delle difficoltà sia nell'infanzia che nel periodo adolescenziale: nell'immediato si tratta di disturbi dell'attaccamento, di problematiche relazionali sia verso gli adulti che verso i coetanei, di deficit di attenzione, di difficoltà scolastiche. Anche in età adolescenziale, c'è una probabilità maggiore che il ragazzo abbia dei comportamenti a rischio, come quelli di tipo sessuale, l'uso di sostanze stupefacenti, una maggiore probabilità di atteggiamenti delinquenziali o criminali. E poi anche a lungo termine nell'adulto, emergono sottostima e depressione. Quindi sono conseguenze importanti anche dal punto di vista sociale per la comunità nel suo insieme."
L'obiettivo di Casa Speranza è proprio quello di aiutare i bambini a crescere in un contesto di normalità: oggi la struttura è diventata una vera e propria casa famiglia, dove i bambini sono accuditi dalle suore, dal personale che le aiuta nel lavoro e dai volontari che periodicamente visitano la missione.
"In questa casa - ha sottolineato Cinzia Cestaro - i bambini trovano delle figure di riferimento e di sostegno che possono sopperire a quelle che sono le figure primarie di accudimento, cercando anche di favorire l'inserimento di questi bambini in contesti familiari, in grado di sostenere il bambino nella sua crescita futura."
I prossimi incontri su Casa Speranza si terranno il 10 febbraio a Donnas e il 14 marzo a Courmayeur.
SC