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Comunicato n° 12 dell'11 gennaio 2012

Respinta una mozione su misure per escludere la sezione ragazzi della Biblioteca regionale dal collegamento wi-fi

Adunanza del Consiglio regionale

Il gruppo Alpe ha presentato una mozione, che è stata respinta con 7 voti favorevoli (Alpe e PD) e 21 astensioni, riguardante le misure per escludere la sezione ragazzi della Biblioteca regionale dal collegamento wi-fi.

Nell'illustrare l'iniziativa, il Consigliere Alberto Bertin ha affermato che «in questa mozione vogliamo sottolineare un aspetto del wi-fi, ripreso da diverse organizzazioni internazionali, che considerano i campi elettromagnetici come possibilmente cancerogeni.»
Nel testo della mozione «l'Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente definito i campi elettromagnetici come 'possibilmente carcinogeni', in particolare sono agenti possibilmente cancerogeni i campi elettromagnetici prodotti da telefonini, apparecchiature radar, router wi-fi, ripetitori televisivi per la telefonia mobile."
Il Consigliere ha, anche, richiamato "la risoluzione n. 1815 dello scorso 27 maggio dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, con la quale si raccomanda agli Stati membri di assumere tutte le misure ragionevoli per ridurre l'esposizione ai campi elettromagnetici, in particolare dei bambini e dei giovani per i quali il rischio di tumori alla testa sembra più elevato. La stessa risoluzione raccomanda, inoltre, alle scuole di utilizzare nelle classi i collegamenti fissi per Internet, invece del wi-fi, per ridurre i pericoli derivanti dell'esposizione ai campi elettromagnetici, sulla base del principio di precauzione. Con questa iniziativa intendiamo impegnare il Governo ad assumere tutte le misure ragionevoli per ridurre l'esposizione ai campi elettromagnetici, in particolare dei bambini e dei giovani e a escludere la Sezione ragazzi della Biblioteca regionale dall'area wi-fi."

Nel suo intervento, l'Assessore all'istruzione e cultura, Laurent Viérin, ha detto che «esistono delle normative alle quali dobbiamo riferirci per la predisposizione di queste nuove tecnologie. Quella italiana fissa un valore di attenzione per i campi elettromagnetici di radiofrequenza che è pari a 6 volt/metro all'interno di edifici adibiti a permanenze non inferiori a 4 ore giornaliere. Il livello di riferimento di 6 volt/metro è più restrittivo rispetto ai valori previsti dalle direttive europee e adottati nella maggior parte dei Paesi. Le misure strumentali effettuate recentemente, poi, da Arpa VdA e Arpa Piemonte hanno fatto rilevare livelli di campo elettrico a 1 metro di distanza dalle antenne wireless inferiori a 1 volt/m che sono nettamente inferiori al livello di riferimento.  Aumentando il campo, questa incidenza diminuisce. Il problema del carattere eventualmente cancerogeno dei campi elettromagnetici, qualora esistesse, sussisterebbe anche per i frequentatori adulti della Biblioteca regionale, e in particolare per il personale dei servizi bibliotecari, i quali sarebbero esposti alle emissioni in modo continuativo per molte ore al giorno senza dimenticare il Wi Fi proposto e presente in certi comuni della Valle quali Aosta o Etroubles."
"Si ritiene, quindi, che nulla osti all'installazione del collegamento wi-fi né presso la Biblioteca regionale di Aosta, né presso le altre biblioteche pubbliche. Essendo comunque ancora in fase di predisposizione, sarà nostra cura adottare tutte le precauzioni nell'installazione del Wi-Fi al fine di garantire la massima tutela dell'utenza, sia adulti che bambini e ragazzi e verificare anche, se possibile, l'eventualità di schermature per certe zone legate all' effettiva necessità di questa  tecnologia."

Nella replica, il Consigliere Bertin ha sottolineato che «ritenendo ovvio il rispetto della normativa in materia, la nostra iniziativa voleva introdurre un principio di precauzione rispetto ai bambini e ai giovani, come evidenziato dallo stesso Consiglio d'Europa, che ha raccomandato la difesa dei bambini come prioritaria, in quanto quelli più a rischio ai campi elettromagnetici. Inoltre, non vedo la necessità che questa sezione venga coperta dal wi-fi e, anzi, potrebbe essere un aspetto qualificante per la sezione ragazzi della Biblioteca quella, cioè, di dedicare un'attenzione particolare ai bambini. La nostra volontà era semplicemente quella di porre attenzione su questa problematica e la bocciatura della mozione da parte della maggioranza risulta spiegabile soltanto con un rifiuto per partito preso delle proposte della minoranza.»

PL