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Comunicato n° 625 del 6 dicembre 2011
Discussione sulle leggi di bilancio della Regione per il 2012-2014: interventi di Lattanzi, Morelli e Salzone
Adunanza del Consiglio regionale
La discussione generale dei disegni di legge in materia di finanziaria regionale e di bilancio di previsione per il triennio 2012-2014 è proseguita con gli interventi dei Consiglieri Lattanzi, Morelli e Salzone.
Per il Capogruppo del Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi, "questo non è il momento delle certezze assolute e di questo ne siamo consapevoli. E' evidente che quello che facciamo oggi non crea un'immediata economia positiva, ma crea le condizioni perché la Valle d'Aosta sia agganciata in pieno agli scenari di sviluppo. Con questo bilancio cominciamo a porre le basi riguardo alla riorganizzazione del sistema pubblico e dei processi della pubblica amministrazione, mettendo in atto un forte dimagrimento del pubblico impiego. E questo è visibile con le scelte rispetto ai precari della pubblica amministrazione, che vengono riconvertiti al mercato: credo che sia uno dei passi più significativi per un cambiamento culturale della nostra comunità. Oggi non possiamo più permetterci il ruolo di assistenzialismo della Regione, perché mantenere questo ruolo di madre significa caricarla di un peso che non è più sostenibile. Con questo bilancio abbiamo scelto di mantenere tre settori molto importanti: la scuola, che ha un costo enorme per la collettività ma che sta dando risultati eccellenti, la sanità, al fine di mantenere livelli di assistenza socio-sanitari adeguati per i nostri cittadini e per le nostre attività turistiche, gli enti locali, sapendo che è in atto un processo di accorpamento dei servizi anche attraverso una riorganizzazione delle Comunità montane. Per quanto riguarda lo sviluppo, vi sono due grandi filoni sui quali lavorare: il turismo, che è la nostra industria primaria, e in questo contesto abbiamo il dovere di rilanciare il nostro marketing, sapendo che anche in questo settore la Regione deve fare regia, mentre i protagonisti di questo processo sono gli imprenditori del turismo; l'industria, e vediamo con favore le politiche che vanno a favorire la nascita di imprese gestite dai giovani, con una nuova coscienza di offerta dei prodotti. Oggi da tutti i banchi di questo Consiglio, abbiamo un compito importante: indurre le grandi scelte strategiche di questa comunità e mandare un messaggio di coesione al nostro territorio. Noi abbiamo una fiducia molto forte e radicata in questa maggioranza, che si è costruita proprio nel momento di crisi: il PdL , sin dal suo insediamento, ha dato un apporto positivo e oggi siamo più che mai convinti che questa alleanza abbia i numeri per fare delle scelte importanti e accettare le sfide che ci vengono poste. E queste si vincono solo se si accetta di fare sistema."
La Consigliera Patrizia Morelli, capogruppo di Alpe, ha incentrato il proprio intervento sul tema della sanità. "Si conferma una grande attenzione della Giunta regionale alla sanità dal punto di vista finanziario che occupa nel bilancio il 20 per cento della spesa, che costituisce un dato preciso e misurabile. Ma ugualmente misurabile e misurato dovrebbe essere il valore della presunta eccellenza della sanità valdostana, per la cui valutazione generale non si può prescindere da gravi situazioni come quelle evidenziate dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario che ha registrato in Italia 470 casi di presunta malasanità, di cui 329 con conseguenze mortali. In Valle d'Aosta, i presunti casi di malasanità sono risultati dieci di cui ben nove conclusisi con la morte del paziente e dei dieci casi ben sei sarebbero da imputare a errori medici. Sono dati impressionanti se rapportati alla nostra piccoli realtà e che devono farci riflettere: come si conciliano il livello alto di spesa e la condizione di eccellenza conclamato con dati così allarmanti? E poi la qualità dipende dalla spesa? È sufficiente spendere tanti soldi per garantire al cittadino un pari livello di qualità? La Valle d'Aosta, con un indicatore di spesa che corrisponde a 100, inteso come valore massimo, presenta un esito in salute di appena 48: la Provincia autonoma di Trento, zona di montagna come la nostra, a fronte di una spesa di 100 ha un indicatore in salute che è pari a 98, il doppio del nostro. Adesso però i tempi sono cambiati: a 100 di spesa deve possibilmente corrispondere 100 di qualità in termini di professionalità del personale, di strutture e di spazi e soprattutto di gestione e organizzazione dei servizi. Sarà necessaria una politica di rigore che fino ad ora non è stata adottata. Non vogliamo dire che tutto va male e siamo pronti a riconoscere molti punti di forza, ma la comunità valdostana non può più accontentarsi del mantenimento dei livelli di spesa e di un giudizio di eccellenza che purtroppo pecca troppo di autoreferenzialità. È il momento di avviare una profonda e radicale riflessione in grado di portare a una riorganizzazione del settore, rielaborando nuove strategie più rigorose e performanti."
Il Capogruppo di Stella Alpina, Francesco Salzone: "Le famiglie non subiranno decurtazioni di nessun tipo, sarà mantenuta l'area di protezione per chi ha più bisogno, con provvedimenti già collaudati come lo sconto sull'energia elettrica o il micro credito. E' stata mantenuta l'Irap, con notevole risparmio, ma per il futuro sarà necessario stabilire un sistema che consenta di attribuire questa agevolazione a chi incrementerà l'occupazione con nuovi posti lavoro a tempo indeterminato. Nell'ambito dei trasferimenti agli Enti locali, si è mantenuto l'impegno a non modificare la norma in vigore, mantenendo nel triennio le risorse alla Finanza locale, con 247 milioni per il 2012. Ma la vera novità è l'inserimento del concetto di premialità, con un importo di 500 mila euro a favore delle Amministrazioni che dimostreranno di aver operato in maniera virtuosa. Da sottolineare poi il fatto che l'analisi del saldo corrente evidenzia la bontà strutturale e l'equilibrio economico del bilancio triennale, oltre alla capacità dell'Amministrazione di far fronte alle proprie spese correnti. Sono confermate tutte le norme di salvaguardia nei diversi settori; per i Comuni importante è la garanzia del mantenimento della partecipazione nelle società di impianti a fune. E' un bilancio, questo, figlio dei tempi, pensiamo sia ben armonizzato dalle leggi di sistema, che in questo contesto mantengono un'impostazione equilibrata con risposte concrete. Abbiamo allora fatto la nostra parte, cercando di condividere le scelte con tutti gli attori del sistema economico e sociale della Regione. Sono sicuro che, in vista dei prossimi impegni, sapremo intervenire senza alzare i toni, non come successo con interventi lontani dalla realtà. Ci sono sacche di sofferenza, ma l'Amministrazione regionale non è rimasta inerme, e mi pare francamente esagerato continuare a lamentarsi. Il nostro gruppo vuole proseguire nel solco del dialogo politico, collocati in un centro autonomista moderato e moderno. Ribadisco come sia indispensabile ritrovare un confronto su fatti concreti, con un dialogo più conciliante, scevro da strumentalizzazioni dannose. Le scaramucce non giovano a nessuno, è opportuna una sorta di tregua ad interesse esclusivo della gente che rappresentiamo."