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Comunicato n° 611 del 5 dicembre 2011

Comunicazioni del Presidente del Consiglio Valle

Adunanza del Consiglio regionale: inizio lavori


Il Vicepresidente del Consiglio Valle, André Lanièce, ha aperto i lavori dell'Assemblea convocata per tre giorni, da oggi, lunedì 5 a mercoledì 7 dicembre 2011, per discutere un ordine del giorno incentrato principalmente sulla legge finanziaria e di bilancio della Regione per il 2012-2014.

Nelle sue comunicazioni, il Vicepresidente Lanièce ha annunciato che lunedì 28 novembre scorso è stata depositata alla Presidenza del Consiglio une petizione popolare sottoscritta da 2.137 cittadini per la salvaguardia del Prato di Sant'Orso nel comune di Cogne. L'iniziativa evidenzia "la necessità di proteggere tale spazio e sollecita ogni azione volta a far valere, nell'immediato e per il futuro, il vincolo di assoluta inedificabilità." Nella seduta di venerdì 2 dicembre, l'Ufficio di Presidenza ha deliberato l'ammissibilità della petizione che sarà trasmessa per le informazioni e i chiarimenti necessari per l'istruttoria del caso al Presidente della Regione, all'Assessore al territorio e ambiente e alla terza Commissione consiliare "Assetto del territorio".

Il VicePresidente del Consiglio ha poi comunicato che venerdì 25 novembre 2011, è stato notificato, da parte di Asso-Consum Onlus, un ricorso al TAR della Valle d'Aosta per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, del provvedimento della Commissione regionale per i procedimenti referendari in data 20 settembre 2011 con cui è stata dichiarata ammissibile la proposta di legge di iniziativa popolare da sottoporre a referendum propositivo recante "Modificazioni alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 (Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)".

Sulla questione del ricorso, è intervenuto il Presidente dell'Assemblea regionale, Alberto Cerise, ricordando che l'articolo 7 della legge regionale che disciplina l'iniziativa legislativa popolare e i referendum (n. 19/2003) prevede che i promotori della legge abbiano il diritto di intervenire alla riunione convocata dalla Commissione dei procedimenti referendari per decidere le determinazioni da assumere al fine di illustrare la proposta di legge prima che la Commissione adotti la propria decisione, con la possibilità di produrre liberamente, nella stessa sede, relazioni e documenti. "Vorrei far rilevare che tale legge non è equa, in quanto la stessa possibilità non è data a chi della legge che si intende modificare fa uso. Sollecito quindi questa Assemblea affinché si possa procedere ad una sua modifica. E' pur vero che la legge non fa divieto alla Commissione dei tre saggi di chiedere analoghi documenti o informazioni a chi fa esercizio della legge che si vuole modificare. Ne deduco che pur rilevando rispetto della legge da parte dei commissari, ci sia stata da parte di questi una sorta di disattenzione nel non porre in una condizione di par condicio le due posizioni. Si tratta di una mancanza che per certi versi rafforza il ricorso al TAR. Forse se i Commissari avessero ascoltato il Governo regionale, o la Commissione consiliare competente o chiesto al Consiglio una valutazione, il ricorso non ci sarebbe stato, a parità di esito delle risultanze della Commissione."

Il Consigliere Roberto Louvin (Alpe) ha commentato che "non siamo in grado di cogliere questa sottolineatura del Presidente Cerise poiché non abbiamo gli elementi necessari. Si parla di una disattenzione da parte dei Commissari: ci sembra una questione decisamente delicata e saremmo grati di poter conoscere meglio le ragioni per cui si lamenta l'iniquità della legge e si rilevano presunte disattenzioni."

SC