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Comunicato n° 602 del 29 novembre 2011

Presentato il libro "Segni e simboli. Storia e attualità dell'associazionismo in Valle d'Aosta"

Lunedì 28 novembre 2011, al centro polivalente Pâcou di Brissogne

Da un certosino lavoro di ricerca e di analisi dei simboli delle associazioni che si sono costituite sul territorio della regione è nato il libro "Segni e simboli, Storia e attualità dell'associazionismo in Valle d'Aosta", curato da Margherita Barsimi, con i contributi di Alessandro Celi e Fulvio Vergnani.

Il volume, edito dalla Tipografia Valdostana con il sostegno del Consiglio regionale, è stato illustrato il 28 novembre 2011 al centro polivalente Pâcou di Brissogne. La presentazione è stata preceduta dall'esibizione del coro Saint-Roch di Fénis.

"L'importanza di questa opera è racchiusa in due elementi - spiega il Presidente dell'Assemblea regionale, Alberto Cerise -: il primo riguarda la storia dell'associazionismo in Valle d'Aosta, ed in particolare il costante impulso che spinge le persone a trovare reciproche sinergie per poter sviluppare un'idea, condividere un progetto solidale, difendere un diritto comune oppure per perseguire determinati obiettivi. L'altro è l'opportunità di possedere in un unico contenitore l'elenco delle associazioni operanti sul territorio regionale, rappresentando una sorta di catasto di una forte realtà sociale."

Attraverso l'analisi di oltre duecento loghi e immagini, l'opera ricostruisce una fotografia delle diverse realtà associative presenti in Valle d'Aosta, dalle associazioni d'arma a quelle culturali, dalle organizzazioni legate al mondo del lavoro alle realtà folkloristiche, sportive o solidali. Si scopre così un mondo variegato, a testimonianza della vivacità della società civile regionale e dello spirito di cooperazione e di collaborazione che contraddistingue il popolo valdostano e, più in generale, le popolazioni  che vivono in territori difficili come quelli di montagna.

"Nell'introduzione al volume ho voluto sottolineare che l'associazionismo in Valle d'Aosta non è un qualcosa di improvvisato, ma ha origini lontane e ben radicate nel Dna del valdostano - commenta la curatrice Margherita Barsimi -. Questo ci porta ad affermare che, nonostante i periodi di crisi, nella società valdostana ci sarà sempre un tessuto connettivo rilevante."

L'analisi simbolica e l'interpretazione dei loghi adottati dalle associazioni valdostane è preceduta da un capitolo storico, curato da Alessandro Celi, che spiega l'evoluzione dalle prime confraternite medioevali, passando per le Opere pie e le Società di mutuo soccorso ottocentesche, per arrivare alle organizzazioni non lucrative attuali. Nella storia valdostana, infatti, esiste un fil rouge che vede la popolazione locale organizzarsi pressoché spontaneamente in società, associazioni, confraternite o collegi per motivi religiosi, sociali ed economici, in modo da svolgere insieme delle attività.

Il quadro che emerge ripercorrendo le pagine del libro è una rappresentazione dello stare insieme, del modo in cui i valdostani hanno scelto di organizzarsi, di difendersi o di aiutarsi. Non senza alcune importanti differenziazioni storiche, come evidenzia Margherita Barsimi: "nei tempi più antichi la creazione di associazioni era legata ad aspetti più egoistici, come la difesa del proprio piccolo peculio, mentre ora molte organizzazioni pensano 'all'altro', non 'a se stessi'."

La pubblicazione esalta infine il ruolo di sentinella dei bisogni e delle esigenze svolta dalla associazioni, vero e proprio corpo intermedio della società tra la cittadinanza e le Istituzioni, fungendo, se necessario, da pungolo nei confronti di queste ultime.
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