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Comunicato n° 593 del 23 novembre 2011

Presentata la relazione sulle cause di ricovero in Valle d'Aosta nel periodo 2000-2009

Adunanza del Consiglio regionale

L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha presentato al Consiglio regionale la relazione sulle cause di ricovero in Valle d'Aosta nel periodo 2000-2009.

A dieci anni di distanza dalla precedente pubblicazione, che contemplava gli anni dal 1997 al 1999, l'Assessorato regionale ha realizzato un nuovo studio epidemiologico sui dati del sistema informativo dei ricoveri ospedalieri affrontati dai valdostani, ovunque ricoverati in Italia. La base dati complessiva dello studio è costituita da un totale di 236.438 schede.

"Conoscere e misurare l'intensità e la distribuzione geografica delle malattie che richiedono il ricorso al ricovero ospedaliero - ha detto l'Assessore Albert Lanièce - serve, oltre che a documentare il bisogno di salute e di assistenza della popolazione, anche a orientare la prevenzione in modo differenziato e a programmare la sanità regionale attraverso interventi appropriati ed efficaci, che portino come esito maggiore salute a tutti valdostani."

"Rispetto alla fine degli anni '90 - ha commentato l'Assessore -, si è ridotta in modo significativo sia la frequenza con cui i cittadini sono stati ricoverati, sia la durata del ricovero in ospedale e, questo, indipendentemente dalla patologia che lo ha generato. La riduzione si è verificata per tutti i residenti della regione, anche se in percentuale disomogenea tra i quattro Distretti e Aosta: da un massimo del 16% per gli uomini residenti in Aosta (che fanno registrare anche una riduzione di un quarto delle giornate di ospedalizzazione), a valori inferiori al 2% nelle donne residenti nel Distretto 4 (Evançon, Monte Rosa, Walser-Alta Valle del Lys). Nonostante ciò i residenti ad Aosta continuano a registrare tassi di ospedalizzazione superiori alla media regionale (data anche la maggiore accessibilità al presidio), ma in misura inferiore rispetto alla fine degli anni '90.            Negli ultimi 10 anni si sono ridotte anche le differenze sociali che incidevano (per durata, tempestività e gravità)  il ricorso al ricovero. Permane, invece, a parità di bisogno, un minore ricorso al ricovero da parte delle persone sole, o con ridotte reti sociali, verosimilmente a causa  di maggiori difficoltà a trovare aiuto o ad accedere correttamente ai servizi di cura. Uno dei motivi  per cui si è deciso di sperimentare la figura de l'assistant de hameau."
"Sotto il profilo epidemiologico - ha aggiunto Lanièce -, le malattie dell'apparato circolatorio costituiscono ancora la causa di ricovero più frequente in entrambi sessi pur registrando, tra il 2005-2009, una riduzione di circa il 15%. Per quanto riguarda i tumori maligni, il tasso si è ridotto del 18% negli uomini e del 7% nelle donne, con riduzioni ancora più significative per quanto riguarda le giornate di ricovero. Le malattie dell'apparato digerente mostrano un'importante riduzione in entrambi i sessi rispetto al quinquennio precedente pari a -17% nel tasso di ricoveri e - 29% nella durata. Le malattie dell'apparato respiratorio rappresentano invece uno dei pochi casi in cui non si sono registrate riduzioni di rilievo nel valore degli indicatori rispetto al quinquennio 2000-2004, tale da indurre un rafforzamento della prevenzione attiva per i fattori di rischio collegati."
"Questi dati sono importanti perché ci permettono di fare una considerazione - ha concluso l'Assessore -: negli ultimi 10 anni il fatto che si siano ridotti i ricoveri vuol dire che le politiche socio-sanitarie hanno centrato l'obiettivo che ci eravamo posti. Questo è un risultato che ci conforta e ci permette di pianificare meglio la nuova struttura ospedaliera. Siamo in linea con i piani sanitari nazionali."

Pour la Chef de groupe de Alpe, Patrizia Morelli, "il s'agit d'un instrument précieux pour tous les décideurs: le fait qu'on en fasse une présentation un peu hâtive au Conseil - qui ne rend pas mérite aux personnes qui s'en sont occupées - ne permet pas de saisir la véritable portée de ce document et d'en tirer les conséquences. Je crois qu'une présentation au préalable au sein de la cinquième Commission serait souhaitable car elle permettrait aux Conseillers de mieux approfondir les contenus de ce rapport:  je vous propose ainsi de retenir cette suggestion. Aujourd'hui, nous ne pouvons que prendre acte de manière assez superficielle des conclusions quant aux différents indicateurs mis en évidence par l'Assesseur. Nous devrons revenir sur ce rapport et sur ses modalités opérationnelles."

SC