Info Conseil
Comunicato n° 48 dell'11 febbraio 2004
INTERROGAZIONI SULLA MESSA IN LIQUIDAZIONE DELLA CEDRINCA/FELETTI DI PONT-SAINT-MARTIN
Seduta antimeridiana del Consiglio regionale
Tra le interrogazioni discusse, i Consiglieri Carlo Curtaz (Arcobaleno Vallée d’Aoste) e André Lanièce (Stella Alpina) hanno chiesto all’Assessore delle Attività produttive Piero Ferraris notizie sulla messa in liquidazione della società Cedrinca/Feletti di Pont-Saint-Martin e sulle iniziative per la salvaguardia dei posti di lavoro nella ditta stessa e nelle altre imprese che sono in crisi.
Nel prendere la parola, l’Assessore Ferraris ha sottolineato che “la Feletti aveva già incontrato delle difficoltà alla fine degli anni ’90. Attualmente gli occupati sono 35. Nell’ultimo periodo la società è andata incontro ad una crisi finanziaria e produttiva e ha così cercato degli accordi con altre realtà per salvaguardare l’azienda. Dopo vari contatti, si era giunti alla conclusione di un accordo con una società tedesca ma all’ultimo momento, per motivi non precisati, è saltato. E allora si è passati alla liquidazione della società. Successivamente ha preso avvio un’altra trattativa con una ditta piemontese per l’affitto del ramo d’azienda in modo da assumere almeno inizialmente venti lavoratori e in seguito i restanti. Stiamo seguendo con molta attenzione l’evolversi della situazione e anche se non esiste ancora la firma, siamo fiduciosi su una soluzione positiva della vicenda. Per quanto concerne in generale la crisi industriale nella nostra regione posso dire che questa dipende dalla criticità presente su tutto il territorio nazionale che provoca delle evidenti ricadute negative sulle nostre imprese. Sono comunque disponibile ad affrontare più ampiamente la tematica nella Commissione competente, in modo da approfondire nei diversi aspetti un fenomeno preoccupante”.
Nelle repliche, il Consigliere Curtaz ha precisato di condividere la necessità di un approfondimento nella IV Commissione perché “ormai sono troppi i casi di aziende valdostane in crisi, nei diversi settori”.
La preoccupazione del Consigliere Lanièce si è invece incentrata sul mantenimento delle maestranze in caso di subentro della nuova impresa, perché “la Feletti ha sempre rivestito un ruolo importante in Valle e deve essere in qualche modo preservata. Così come altre aziende valdostane che stanno vivendo un periodo di forte criticità. Per far fronte a questo mi auguro che si possa prevedere e mettere in atto tutte le azioni per salvaguardare il settore industriale in Valle d’Aosta.”
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Nel prendere la parola, l’Assessore Ferraris ha sottolineato che “la Feletti aveva già incontrato delle difficoltà alla fine degli anni ’90. Attualmente gli occupati sono 35. Nell’ultimo periodo la società è andata incontro ad una crisi finanziaria e produttiva e ha così cercato degli accordi con altre realtà per salvaguardare l’azienda. Dopo vari contatti, si era giunti alla conclusione di un accordo con una società tedesca ma all’ultimo momento, per motivi non precisati, è saltato. E allora si è passati alla liquidazione della società. Successivamente ha preso avvio un’altra trattativa con una ditta piemontese per l’affitto del ramo d’azienda in modo da assumere almeno inizialmente venti lavoratori e in seguito i restanti. Stiamo seguendo con molta attenzione l’evolversi della situazione e anche se non esiste ancora la firma, siamo fiduciosi su una soluzione positiva della vicenda. Per quanto concerne in generale la crisi industriale nella nostra regione posso dire che questa dipende dalla criticità presente su tutto il territorio nazionale che provoca delle evidenti ricadute negative sulle nostre imprese. Sono comunque disponibile ad affrontare più ampiamente la tematica nella Commissione competente, in modo da approfondire nei diversi aspetti un fenomeno preoccupante”.
Nelle repliche, il Consigliere Curtaz ha precisato di condividere la necessità di un approfondimento nella IV Commissione perché “ormai sono troppi i casi di aziende valdostane in crisi, nei diversi settori”.
La preoccupazione del Consigliere Lanièce si è invece incentrata sul mantenimento delle maestranze in caso di subentro della nuova impresa, perché “la Feletti ha sempre rivestito un ruolo importante in Valle e deve essere in qualche modo preservata. Così come altre aziende valdostane che stanno vivendo un periodo di forte criticità. Per far fronte a questo mi auguro che si possa prevedere e mettere in atto tutte le azioni per salvaguardare il settore industriale in Valle d’Aosta.”