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Comunicato n° 535 del 31 ottobre 2011

Le musiche barocche di Pergolesi e Vallotti eseguite per la prima volta ad Aosta

Domenica 30 ottobre 2011, nella Cattedrale di Aosta


Una preghiera in musica: non c'è definizione migliore per lo Stabat Mater, testo tradotto su spartito dal maestro Gianbattista Pergolesi. Preceduta da due parti delle Lamentazioni per la settimana santa di Francesco Antonio Vallotti, l'opera di Pergolesi ha vibrato tra le navate della Cattedrale di Aosta domenica 30 ottobre 2011, in occasione di una serata organizzata per commemorare i defunti e celebrare Ognissanti. Il concerto di musica sacra è stato ideato dal baritono valdostano Federico Longhi e organizzato dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta.

"Si tratta di un contributo che, seppur modesto, vuole qualificare ancora di più questa ricorrenza - commenta il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise. - E' quindi un momento musicale che stimola a riflettere, a rinascere e riuscire ad affrontare le avversità. Inoltre, sottolinea la solidarietà e l'amore in senso lato, valori che erano validi nel Settecento quando sono state composte le opere proposte, ma che lo sono tuttora."

L'evento ha rappresentato la prima esecuzione assoluta, ad Aosta, delle due composizioni sacre di epoca barocca. A esibirsi sono stati la soprano Rosita Frisani, il contralto Marco Lazzara e il direttore Giorgio Matteoli, assieme all'Ensemble cameristico "Festa Rustica". L'accostamento tra due grandi autori del settecento barocco italiano, il vercellese Vallotti e il marchigiano Pergolesi, ha messo in luce la particolare sensibilità espressiva dell'epoca barocca, come spiega Federico Longhi, ideatore del concerto: "I compositori hanno vissuto nello stesso periodo, ma appartengono a due scuole molto particolari, raffinate e di ricerca. Pergolesi, tra i due, è quello più noto, ma mi è sembrato importante far conoscere ai valdostani anche la musica del maestro Vallotti."

La musica barocca, che si contraddistingue per il desiderio di stupire l'ascoltatore, si sposa alla serietà della preghiera liturgica, arricchendola. Il risultato è esaltato dall'interpretazione del contralto e del soprano, e dell'orchestra da camera Festa Rustica, specializzata nel repertorio dell'epoca. 
"Grazie all'utilizzo di strumenti originali, in questo concerto è stato possibile riscoprire le accordature originali che, a differenza di quelle attuali, offrono un'armonia e un'intensità musicale tipiche delle musiche antiche che, a differenza di quelle dei nostri giorni, risultano decisamente meno stridenti" conclude il baritono Federico Longhi.

MM