Info Conseil

Comunicato n° 484 del 4 ottobre 2011

Parere favorevole sullo schema di norma di attuazione in materia di ordinamento linguistico

Adunanza del Consiglio regionale

Con 26 voti a favore e 5 astensioni (Alpe), il Consiglio ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto legislativo concernente norme di attuazione dello Statuto speciale della Valle d'Aosta in materia di ordinamento linguistico.
 
Il testo della norma, approvato dalla Commissione paritetica a luglio 2011, si compone di sei articoli che danno applicazione alla legge statale 482/1999 in materia di minoranze linguistiche storiche, completando così il quadro linguistico valdostano: oltre all'italiano e al francese lingue ufficiali, viene riconosciuta in capo alla Regione la tutela e la promozione degli altri idiomi storici, il francoprovenzale e il walser. Il provvedimento chiarisce quindi una serie di ambiti, quali l'anagrafe, la pubblica amministrazione e i concessionari di servizi pubblici, il servizio pubblico radiotelevisivo, i procedimenti davanti ai giudici di pace.

Il contenuto della norma è stato illustrato dal Consigliere Luciano Caveri (UV), anche nella sua veste di membro della Commissione paritetica. "Si tratta di una materia estremamente importante e molto delicata che discende dalla legge nazionale sulle minoranze linguistiche. Riconoscendo di fatto che tutta la materia scolastica è già stata assegnata in capo al Consiglio Valle, si risolve così il problema del francoprovenzale e del walser, mentre le norme si occupano di temi quali il sistema pubblico radiotelevisivo e i servizi pubblici. Al di là delle valutazioni soggettive che si possono dare, come in tutte le norme di attuazione, si è cercato un punto di equilibrio - che io giudico positivo - tra quelle che sono le esigenze dello Stato e quelle della Regione. E' chiaro che la questione della tutela delle minoranze resta un punto cardine per la Valle d'Aosta e che da sempre è impegnata nella valorizzazione delle proprie lingue."

Il Consigliere Roberto Louvin (Alpe) ha rilevato che "si tratta di una norma che ha avuto una gestazione di ben dodici anni e che nel suo percorso ha perso lo spirito originario che intendeva fissare in particolare le competenze regionali e le tutele linguistiche in materia scolastica. Qui invece si fa un'operazione interpretativa che ci lascia alquanto perplessi e che ci pone su di un terreno sdrucciolevole. Si attribuisce alla Regione un esercizio generico di competenze, ma non si fissano tutele precise in campo scolastico dove la problematica del francoprovenzale e delle lingue germaniche della Valle del Lys rimane ancora in un limbo indeterminato."

Per il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, "la norma risente necessariamente dei tempi di elaborazione, con una profonda modifica di fondo rispetto al testo presentato dodici anni fa. Vi sono tuttavia degli elementi rilevanti per la nostra regione. Adesso l'importante è riempire di contenuto questa norma, calibrando le necessarie esigenze. Rispetto al sistema radiotelevisivo, vorrei fare un richiamo sul discorso del francese, perché in Valle abbiamo compiuto uno sforzo non indifferente al fine di permettere l'inserimento, in un Mux dedicato del digitale terrestre, i canali francofoni e di lingua tedesca, tuttavia da parte del Ministero non abbiamo ancora avuto il supporto necessario per istituzionalizzare l'offerta in lingua."

Il parere sullo schema di norma di attuazione sarà ora trasmesso al Ministro per i rapporti con le Regioni per il prosieguo del suo iter che si concluderà con l'approvazione del decreto legislativo da parte del Consiglio dei ministri.

SC