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Comunicato n° 463 del 23 settembre 2011

LAVORI DELLA PRIMA COMMISSIONE "ISTITUZIONI E AUTONOMIA"

Riunita ieri, giovedì 22 settembre 2011

La prima Commissione "Istituzioni e autonomia", riunita ieri, giovedì 22 settembre 2011, ha nominato il proprio Presidente, Alberto Zucchi (PdL), relatore della proposta di legge presentata dallo stesso Zucchi, dai Consiglieri dell'Union Valdôtaine Diego Empereur, Alberto Crétaz, Luciano Caveri ed Emily Rini, dai Consiglieri dell'Alpe Alberto Bertin e Roberto Louvin, oltre che dai Consiglieri Raimondo Donzel (PD), Leonardo La Torre (FA) e Francesco Salzone (SA), per il riordino dell'attività in sede consultiva delle Commissioni consiliari permanenti. Sul testo è stato espresso parere favorevole all'unanimità.

"La proposta di legge, che si compone di 32 articoli - spiega il Presidente Alberto Zucchi -, scaturisce da una decisione della Commissione per il Regolamento che, nel modificare la prassi finora seguita nei casi in cui le Commissioni consiliari permanenti si riuniscano in sede consultiva per esprimere il parere su atti che sono di competenza della Giunta, ha inoltre demandato alla prima Commissione il compito di procedere alla ricognizione della normativa regionale che prevede tali pareri, in modo da valutare se mantenerli, oppure trasformarli in un'illustrazione alla Commissione preventiva all'adozione dell'atto. I Commissari hanno quindi esaminato le circa settanta leggi e regolamenti regionali in questione, decidendo in metà dei casi di trasformare il parere in una illustrazione. Con questa proposta di legge viene fatta chiarezza sul ruolo delle Commissioni quando si riuniscono in sede consultiva."

I Commissari hanno poi espresso parere favorevole a maggioranza, con astensione del gruppo Alpe, sulla norma di attuazione dello Statuto speciale in materia di ordinamento linguistico.

"Essendo anche membro della Commissione paritetica - spiega il Consigliere Luciano Caveri - mi sono permesso di illustrare i contenuti della norma di attuazione. Si tratta di una disposizione importante perché recepisce alcune parti della legge statale di tutela delle minoranze linguistiche storiche (legge 492 del 1999), che per la prima volta riconosceva il francoprovenzale, completando così il quadro linguistico valdostano e andando a prevedere alcuni aspetti innovativi riguardo alla lingua francese e al walser. Il provvedimento tocca diversi argomenti, quali la materia anagrafica, la pubblica amministrazione e i servizi di pubblico interesse, il riconoscimento dell'utilizzo del francoprovenzale nelle trasmissioni della sede RAI regionale e l'esplicitazione del ruolo della Regione nella scelta dei giudici di pace."

SC