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Comunicato n° 37 del 29 gennaio 2004

APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE IN MATERIA DI ILLECITI EDILIZI E DI RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA, AMBIENTALE E PAESAGGISTICA

I lavori del Consiglio della Valle sono poi proseguiti, dopo l’iscrizione d’urgenza di quattro risoluzioni presentate dai gruppi dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste, della Stella Alpina e delle forze di maggioranza inerenti la cosiddetta “riforma Moratti”, e della Casa delle Libertà sulla Cogne Acciai Speciali, con la discussione del disegno di legge n. 11 sulle disposizioni in materia di riqualificazione urbanistica, ambientale e paesaggistica e di definizione degli illeciti nel territorio della Valle d’Aosta (presentato dalle forze di maggioranza) e della proposta di legge n. 6 sulle determinazioni in materia di opere edili eseguite nel territorio della Valle d’Aosta, in assenza di titoli abitativi, oppure in totale o parziale difformità o ancora con varianti essenziali a tali titoli (presentata dal gruppo Arcobaleno Vallée d’Aoste).

Nella sua relazione, uno dei due relatori del disegno di legge, Giovanni Sandri (Gauche Valdôtaine – DS), ha detto che “non vogliamo il condono edilizio. Rispetto al condono edilizio nazionale, lo manteniamo solo là dove non esiste un consumo del territorio, e c’è la volontà con questa legge di promuovere e realizzare degli interventi urbanistici e paesaggistici, anche in un’ottica di valorizzazione turistico-culturale, e nel rispetto del principio di sviluppo sostenibile”.

Per l’altra relatrice del testo legislativo, Adriana Viérin, “si è voluto con questa normativa permettere alla nostra comunità di regolarizzare le piccole infrazioni, troppe volte dovute forse a delle leggi troppo restrittive o troppo complicate. Il testo ha tenuto conto delle osservazioni del Celva e dei rappresentanti dei vari ordini professionali. Il disegno di legge, inoltre, affronta anche la riqualificazione e la valorizzazione urbanistica del nostro territorio, due aspetti molto importanti e di grande impatto”.

Nell’illustrare la proposta di legge, il Consigliere Elio Riccarand (Arcobaleno) ha affermato che “la nostra proposta ha una filosofia diametralmente opposta al disegno di legge delle forze di maggioranza. Il testo riafferma le competenze della Valle d’Aosta e conferma che il rilascio dei titoli edilizi, delle sanzioni e degli eventuali provvedimenti di sanatoria, rimangono disciplinati dalla legge regionale. In questa materia la Valle d’Aosta, che è l’unica legittimata dalla Costituzione, a disciplinare compiutamente la materia dell’edilizia, non è obbligata a seguire la legge statale. Il condono si può giustificare “una tantum”, ma non più volte negli anni. Questo condono è stato concepito con la finalità di fare cassa per portare introiti allo Stato. Il disegno di legge delle forze di maggioranza è una brutta copia del testo nazionale”.


Il rappresentante della Casa delle Libertà Enrico Tibaldi ha detto che “il testo all’esame del Consiglio regionale recepisce le direttive della legge nazionale in materia. La nostra regione ha esercitato una precisa scelta politica. Questo documento è marcatamente una scelta fatta in completa autonomia. I condoni molti li criticano, ma molti li desiderano. La Valle d’Aosta è una delle regioni più rispettose delle norme edilizie. Non mancano però i casi di abusivismo in Valle, che sono stati permessi dagli amministratori pubblici. Il presente disegno di legge restringe di molto gli interventi a sanatoria. Rimangono alcune perplessità sul testo”.

Per il Consigliere Elio Stacchetti (Stella Alpina), che si era astenuto in Commissione, “se si vuole mantenere il discorso delle pertinenze occorre precisare le unità di misura. Siamo favorevoli ad una legge che tuteli l’uomo e il paesaggio. La legge in discussione deve essere migliorata e a questo proposito abbiamo presentato degli emendamenti oltre ad un ordine del giorno”.

Dopo la discussione generale, è intervenuto l’Assessore delle Opere Pubbliche Alberto Cerise che ha affermato come “ci sia bisogno di condono, anche per quella parte della società che vive magari in condizioni modeste. La legge regionale n.11 del ’98 è di per sé perfetta. L’intenzione, con il testo in discussione, è quella di risistemare in parte la legislazione regionale, oltre che di arrivare ad avere un territorio preservato dagli interventi abusivi.”

Successivamente, è stato approvato un ordine del giorno (25 favorevoli, 2 astenuti e 2 contrari), emendato, a nome delle forze di maggioranza e della Stella Alpina, tendente ad arrivare ad una revisione della normativa urbanistica che tenga conto delle competenze regionali, istituendo eventualmente un gruppo di lavoro al fine di adeguare meglio la normativa alle esigenze reali della comunità.

Il Consiglio ha quindi approvato il disegno di legge n. 11 con 23 voti favorevoli (Union Valdôtaine, Gauche Valdôtaine-DS e La Casa delle Libertà), 4 astenuti (Stella Alpina) e 3 contrari (Arcobaleno Vallée d’Aoste).

Infine, l’Assemblea ha respinto la proposta di legge n. 6 dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste (22 contrari, 3 favorevoli e 5 astenuti).


I lavori del Consiglio regionale si sono così conclusi, e gli oggetti iscritti all’ordine del giorno di questa adunanza e non discussi sono stati rinviati alla prossima riunione, prevista per mercoledì 11 e giovedì 12 febbraio prossimi.