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Comunicato n° 414 del 27 luglio 2011
APPROVATA LA PROPOSTA DI LEGGE CHE MODIFICA L'ORGANIZZAZIONE DEL CORECOM
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio regionale ha approvato, con 26 voti a favore e 4 astensioni (Alpe), la proposta di legge che modifica l'organizzazione e il funzionamento del Comitato regionale per le comunicazioni-CoReCom (legge regionale n. 26/2001), presentata dal Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise, dal Vicepresidente André Lanièce e dal Consigliere segretario Emily Rini. L'Aula ha inoltre respinto un ordine del giorno - con 23 astensioni e 7 voti a favore - proposto dai Consiglieri del PD e di Alpe.
Sul testo sono stati depositati nove emendamenti dal PD e sei dal gruppo Alpe, che sono stati respinti; uno dal Presidente del Consiglio e due dalle Commissioni consiliari, questi ultimi tre accolti.
L'iniziativa legislativa, che si compone di 15 articoli, è volta a disporre una serie di interventi di integrazione e adeguamento del funzionamento dell'organismo incardinato presso l'Assemblea regionale, in recepimento delle esigenze evidenziate dalla prassi applicativa e, in parte, dal mutato quadro normativo nazionale e regionale. L'aggiornamento più significativo riguarda la composizione del CoReCom, provvedendo alla riduzione dei componenti da cinque a tre e sopprimendo la figura del Vicepresidente. Tale riduzione avrà decorrenza dal prossimo rinnovo integrale del Comitato, previsto per il mese di febbraio 2012.
Il Consigliere relatore Alberto Crétaz (UV) ha evidenziato che "le modifiche introdotte sono sostanzialmente riconducibili alla necessità di garantire una maggiore snellezza, efficacia ed economicità all'azione del CoReCom. La riforma di ridurre il numero dei componenti si ispira ad una logica di semplificazione e di abbattimento dei costi, ed è in linea con quanto già previsto da altre Regioni. In conseguenza di tale riduzione è, inoltre, soppressa la figura del Vicepresidente del Comitato, le cui funzioni di supplenza, in caso di assenza o impedimento del Presidente, sono esercitate, a turno, da ciascun componente del Comitato stesso. Tra gli altri interventi assumono particolare rilievo quelli diretti ad incidere sulle competenze del CoReCom. e sono volti a volti a specificare le funzioni istituzionali proprie del Comitato, nell'ambito delle quali sono introdotte quelle inerenti al monitoraggio della presenza delle principali forze politiche regionali nei mass-media locali, già previste dall'articolo 16 della legge regionale n. 25 del 2005, in materia di installazione, localizzazione ed esercizio di strutture di radiotelecomunicazioni. Per quanto concerne le funzioni svolte dal Comitato su delega dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, infine, la proposta di legge precisa che le convenzioni da stipulare tra l'AGCOM e il Comitato debbano contenere la specifica indicazione delle risorse umane e finanziarie da destinare a tali attività, e che debbano comunque essere preventivamente illustrate, da parte del Presidente del Consiglio regionale, alla Commissione consiliare competente. Grazie a questa ultima importante disposizione è, pertanto, garantita al Comitato, in caso di ulteriori deleghe, una copertura di mezzi finanziari e di personale adeguata a fronteggiare i nuovi compiti previsti."
Nella discussione generale hanno preso la parola i Consiglieri Rigo, Bertin, Donzel e il Presidente del Consiglio.
Per il Consigliere Gianni Rigo (PD), "è importante semplificare, innovare, snellire e migliorare l'attività del CoReCom ma è altrettanto fondamentale ridurre i costi della politica. Credo che questo debba essere l'obiettivo della direttrice riformatrice di tutte le macchine istituzionali della Regione, perché è così che saremo capaci di restituire credibilità e autorevolezza alle istituzioni."
Il Consigliere Alberto Bertin (Alpe) ha evidenziato che "siamo favorevoli alla parte che prevede dei tagli ai costi dell'organismo in funzione della riduzione dei costi della politica, tuttavia il CoReCom è un istituto di garanzia del pluralismo e quindi siamo perplessi riguardo alla limitazione del numero dei componenti. Siamo convinti che una presenza più rappresentativa di tutte le sensibilità sia indispensabile. Ed è per questo che abbiamo presentato alcune modifiche alla proposta che vanno in questa direzione." Ha quindi illustrato alcuni emendamenti volti a mantenere cinque componenti e a ridurre le spese dell'organismo.
Il Presidente del Consiglio, Alberto Cerise (UV), ha precisato che "la legge nazionale sui CoReCom rappresenta uno dei peggiori esempi di federalismo che si poteva inventare. Quando la licenziò, il Governo nazionale pensava alla trasparenza, ma poi ci siamo ingabbiati e ogni CoReCom si è comportato come voleva, senza nessun tipo di rigore. Abbiamo quindi voluto cercare di modificare l'impianto attuale in un'ottica di contenimento ulteriore della spesa pubblica e di maggiore efficacia nello svolgimento delle funzioni da parte del Comitato. Oggi ci troviamo di fronte ad un numero infinito di emendamenti, che hanno il senso di smontare questa legge. Noi riteniamo che la struttura sia buona e ci asterremo sia sugli emendamenti che sull'ordine del giorno presentato dai gruppi Alpe e PD."
Il Consigliere del PD, Raimondo Donzel, ha detto che "la filosofia degli emendamenti del nostro gruppo è volta a garantire la piena funzionalità del Comitato, mantenendo per altro la funzione della Vicepresidenza, che tutti i CoReCom hanno conservato e che il Presidente stesso del CoReCom ha definito essenziale. Non siamo noi che vogliamo smontare la legge: è la maggioranza che vuole farlo! Noi siamo in linea con tutti i suggerimenti che ci sono stati forniti dai membri del Comitato e ribadiamo che anche sull'ordine del giorno che abbiamo presentato ci possano essere le possibilità di utilizzare dei fondi al fine di contrastare la carenza di personale amministrativo più volte segnalata dal Comitato."
SC