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Comunicato n° 413 del 27 luglio 2011
APPROVATE LE MODIFICHE AL FUNZIONAMENTO DELL'UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO
Adunanza del Consiglio regionale
L'Assemblea regionale ha approvato all'unanimità, con due emendamenti depositati dalla Consigliera Rini e dalla prima Commissione, la proposta di legge che modifica la disciplina del funzionamento dell'ufficio del Difensore civico (legge regionale n. 17/2001), presentata dal Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise, dal Vicepresidente André Lanièce e dal Consigliere segretario Emily Rini.
L'iniziativa si compone di quindici articoli volti ad adeguare il funzionamento dell'organismo incardinato presso l'Assemblea regionale, in recepimento delle esigenze evidenziate dalla prassi applicativa e, in parte, dal mutato quadro normativo nazionale e regionale. Viene inoltre attribuita al Difensore civico la funzione di Garante dei diritti dei detenuti.
La Consigliera Emily Rini (UV) ha illustrato il testo all'aula. "La difesa civica opera nella nostra Regione dal 1995 e, nel corso degli anni, si è ormai consolidata quale irrinunciabile istituzione posta a garanzia dell'imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione. Non vi è dubbio, tuttavia, che in prospettiva la funzione del Difensore civico sia destinata a rafforzarsi in misura ancora maggiore e a conquistare ulteriori spazi operativi. Lungo il percorso intrapreso verso il federalismo, infatti, sarà sempre più evidente l'importanza di una figura in grado di coadiuvare il rapporto tra il cittadino e le istituzioni locali, che possa garantire adeguate forme di partecipazione alla cosa pubblica e contribuire, in tal modo, a sviluppare il sentimento di coesione e di appartenenza alla comunità locale. In quest'ottica, la nostra iniziativa interviene sulla legge regionale n. 17 del 2001 per fornire alla difesa civica nuovi e più incisivi strumenti operativi, per ampliarne le competenze e potenziarne le modalità di intervento."
La Consigliera ha quindi evidenziato gli aspetti più rilevanti della riforma. "In primo luogo, l'attribuzione al Difensore civico delle funzioni di Garante dei diritti dei detenuti: si tratta di competenze non giurisdizionali inerenti alla fase esecutiva delle misure di detenzione, sostanzialmente riconducibili nei diritti di colloquio con i detenuti e di visita agli istituti penitenziari. Attraverso il contatto diretto con la realtà delle carceri, il Difensore civico è posto in condizione di svolgere la propria attività di garanzia e di vigilanza anche sul rispetto delle regole fondamentali poste a presidio dei diritti delle persone soggette a misure restrittive della libertà personale. L'attività svolta dal Difensore civico in qualità di Garante dei diritti dei detenuti sarà, anno per anno, debitamente documentata da un'apposita relazione - che si affianca alla relazione annuale già prevista - che potrà rappresentare un prezioso strumento di monitoraggio e di conoscenza di un mondo, come quello delle carceri, difficile e troppo spesso dimenticato. Sempre al fine di assicurare maggiori strumenti a tutela del cittadino, la proposta provvede ad estendere l'ambito di intervento del Difensore civico nei confronti dei soggetti e organismi privati che erogano servizi alla collettività sulla base di un rapporto convenzionale con la pubblica amministrazione."
Nella discussione ha preso la parola il Consigliere segretario Gianni Rigo (PD) che ha detto che "abbiamo seguito la relazione della collega Rini fuori dall'aula perché in quel momento non c'era la maggioranza in aula. Si tratta di rispetto verso l'Assemblea e verso la relatrice. Il voto del nostro gruppo sarà favorevole. Nell'ambito della difesa civica il segnale che viene oggi dall'Assemblea è positivo perché adegua la disciplina alle nuove e mutate esigenze così da sviluppare la cultura dei diritti. L'emendamento che abbiamo presentato ha lo scopo di garantire la funzione del Difensore civico quale garante dei diritti dei detenuti."
Il Difensore civico dura in carica cinque anni e può essere rieletto una sola volta.
SC