Info Conseil
Comunicato n° 374 del 14 luglio 2011
DISCUSSIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA CASINO DE LA VALLÉE SPA
Adunanza del Consiglio regionale
Alla relazione del Presidente della Regione sull'andamento della gestione della Casinò de la Vallée ha fatto seguito un dibattito nel quale sono intervenuti i Consiglieri Chatrian, Tibaldi, Donzel e Salzone.
Per il Vicepresidente Albert Chatrian (Alpe): "Solo 9,8 milioni di euro sono affluiti nelle casse della Regione nel 2010 quale quota parte degli introiti a seguito del 'nuovo' rapporto tra Casa da gioco e Regione , che adesso trattiene per la propria gestione il 90% dei proventi lordi. Per quanto riguarda l'individuazione di operatori economici qualificati cui affidare l'esecuzione dei lavori, ribadiamo l'assoluta necessità di bandire gare pubbliche, in modo che la trasparenza e la selezione siano garantite, oltre probabilmente ai vantaggi di tipo economico che ne risulterebbero. Non c'è una programmazione seria e affidabile che invece è doverosa, perché darebbe credibilità ai progetti e rassicurazioni circa la competenza dei gestori. Riguardo al personale, dal 2007 a oggi, in meno di 4 anni, i dipendenti della nostra Casa da gioco sono diminuiti di 126 unità: sono dati che devono farci riflettere, così come gli incassi non eccellenti, che ci fanno perdere il confronto con gli altri Casinò italiani per quanto attiene al denaro versato alla comunità. 19 sono i milioni versati dal Casinò di Sanremo, circa 50 da Campione (la realizzazione della nuova sede è stata interamente sostenuta dal Comune per un importo di circa 150 milioni di euro) e Venezia circa 85 milioni (l'anno 2010 si è però concluso con una perdita di 28 milioni di euro). Se proprio volgiamo fare paragoni, c'è materia su cui confrontarci. Visto il momento, credo sia d'obbligo adottare metodi di assoluta trasparenza e imparzialità nella ricerca di nuovo personale."
Per il Consigliere Enrico Tibaldi (PdL) "se si va a leggere i dati, ci si rende conto che è un continuo stillicidio di cifre negative che stanno riducendo lo spazio di mercato dei vari Casinò. E in questa situazione occorre realizzare con celerità e professionalità gli investimenti programmati nel progetto Casinò Saint-Vincent & Resort. Il 2010 ha visto comunque la nostra Casa da gioco aumentare in termini di ingressi e introiti. Non credo che si tratti di un rimbalzo: è un risultato che è stato possibile conseguire grazie al riparto dei proventi molto più favorevole al gestore, che permette un equilibrio contabile e operativo." Il Consigliere ha, quindi, aggiunto che "la qualità e la celerità degli investimenti sono di vitale importanza per dare impulso alla struttura e incentivare nuova clientela in un mercato sempre più difficile. La fretta in questa situazione è quanto mai indispensabile per restare competitivi. Un altro aspetto che non va sottovalutato è, poi, quello dell'attenzione da rivolgere nei rapporti con il personale perché le tensioni interne non agevolano l'immagine della Casa da gioco e devono in qualche maniera essere governate. Non deve essere ignorato nemmeno il capitale che viene utilizzato per ripianare i disavanzi del Gran Hotel Bilia, struttura che merita un atteso rilancio in sinergia con il comprensorio."
Secondo il Consigliere Raimondo Donzel (PD), "nonostante l'inversione di tendenza, la strada rimane in salita, data la concorrenza spietata che arriva da altre forme di gioco. Il nostro giudizio è positivo sul breve periodo nel confronto 2009/2010, ma non è il caso di creare entusiasmo visto il periodo 2006/2010, ribadiamo piuttosto l'esigenza di continuare a vigilare. Esiste poi una certa difficoltà di relazione per quanto attiene la contestualizzazione della Casa da gioco nel paese: c'è molto da lavorare sul concetto di 'comprensorio' e questo rappresenta il punto più debole. Riguardo al personale, si era partiti con una volontà di dialogo, ma ci ritroviamo in una situazione di conflittualità. E' opportuno corrispondere sempre a criteri di massima qualità e non iniziare un gioco al risparmio nelle assunzioni."
Il Capogruppo della Stella Alpina, Francesco Salzone, ha evidenziato che "il trend del 2010 esibisce dei dati tutto sommato positivi. Le altre case da gioco hanno presentato dei dati in perdita e quindi la via intrapresa sembra essere quella giusta: rimane comunque un dato globale di cui discutere. Rimangono, però, motivi di preoccupazione anche a causa della crisi generale che ha coinvolto decisamente il settore. L'impegno della Regione in questi anni è stato determinante e l'aumento di capitale sottoscritto lo scorso anno è un ulteriore tassello al progetto di rilancio." Ha quindi proseguito affermando che "le prospettive di riorganizzazione interna sono sostanzialmente in linea con i programmi già impostati e condivisi e riguardano la riduzione del personale, la mobilità di personale tra le due società e l'attività di formazione e addestramento. Solo se saremo in grado di far convergere obiettivi, strategie e lungimiranza verso tutti gli attori del progetto potremo dire di aver fatto qualcosa di buono per il futuro della nostra Regione."
Il Consiglio ha quindi preso atto della relazione.
SC