Info Conseil
Comunicato n° 33 del 28 gennaio 2004
INTERPELLANZA SULLA SITUAZIONE FINANZIARIA DELLA COGNE ACCIAI SPECIALI
Seduta pomeridiana del Consiglio regionale
Per il Consigliere Tibaldi “la fallimentare esperienza ungherese Dam sta avendo degli effetti negativi anche sull’andamento dello stabilimento siderurgico valdostano. Sul piano finanziario si evidenzia un peggioramento del bilancio di esercizio 2002 della Cogne Acciai Speciali rispetto al passato, con un indebitamento che è cresciuto di quasi 64 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Inoltre, altri segnali di preoccupazione arrivano sia da fonti sindacali sia dalle piccole aziende locali che costituiscono l’indotto, e cioè su quelle realtà produttive che hanno anticipato lavoro e che non hanno ricevuto il corrispettivo delle loro prestazioni. La situazione della Cogne rischia di indebolire anche l’indotto, i cui fornitori svolgono pradossalmente la funzione di “banca”. Inoltre, Cogne Acciai Speciali si orienta adesso verso aziende esterne, che praticano ribassi fuori mercato, reclutando manovalanza a bassissimo costo, in prevalenza extracomunitaria e forse non sempre in regola con le norme contributive e previdenziali. Un’altra considerazione è che la Regione si è assunta notevoli oneri per la bonifica dell’area industriale e per la realizzazione di una discarica e che la Cogne Acciai Speciali ha beneficiato di cospicue provvidenze pubbliche per l’avvio e la continuità della sua attività. Inoltre, la Finaosta ha erogato a Cogne Acciai Speciali tre mutui per il trasferimento di impianti e strutture nell’ambito dell’area siderurgica”.
Nella replica, l’Assessore delle Attività Produttive Piero Ferraris ha affermato che “la vicenda Dam ha pesato e pesa sul bilancio della Cogne. Per il bilancio consolidato 2002, rispetto al 2001, il debito netto è cresciuto di circa 55 milioni di euro. Gli stipendi ai dipendenti sono regolarmente pagati alle scadenze. Questa situazione rappresenta degli aspetti problematici, anche perché per il 2003 ci si aspetta sempre una perdita. La proprietà ha dichiarato di aver posto in essere delle azioni per fronteggiare il fabbisogno finanziario. Il monitoraggio continuiamo a farlo sia con l’azienda che con le Organizzazioni Sindacali, anche perché una tale situazione lo richiede e in particolare il controllo sui fondi pubblici erogati viene già effettuato tramite Finaosta. La Giunta ha operato in maniera che il più importante stabilimento della Valle d’Aosta possa essere messo nelle condizioni per superare i momenti difficili. Per quanto riguarda le fideiussioni, le stesse risultano controgarantite da titoli di credito e il nostro interesse è quello di facilitare il superamento della crisi di liquidità e la salvaguardia del capitale regionale impiegato”.
Per Tibaldi “questa è una situazione che ha danneggiato degli imprenditori e artigiani locali che ancora adesso vantano dei crediti nei confronti della Cogne. La situazione quindi deve essere monitorata accuratamente e non deve essere trascurata. Un passo concreto potrebbe essere quello di prevedere un’audizione nella Commissione competente dei rappresentanti della società, in modo da capire la reale situazione dell’azienda e le prospettive”.