Info Conseil

Comunicato n° 32 del 28 gennaio 2004

INTERPELLANZE SUL FUTURO PRODUTTIVO DELLA CENTRALE LAITIERE D’AOSTE

Seduta antimeridiana del Consiglio regionale

Il futuro produttivo della Centrale Laitière d’Aoste è stato affrontato da due interpellanze presentate dai gruppi consiliari Stella Alpina e Arcobaleno Vallée d’Aoste.

Nel prendere la parola, il Consigliere Curtaz (Arcobaleno) ha affermato che “abbiamo preso con un certo sollievo la soluzione che sembrava potesse andare a buon fine, con l’intervento della Cooperativa Produttori Latte e Fontina e di un privato. Purtroppo l’Assemblea della Cooperativa ha bocciato la proposta. Questa decisione azzera il problema e quindi bisogna ripartire dall’inizio. Intendiamo conoscere i motivi che hanno portato a questa presa di posizione della Cooperativa e capire cosa intende fare la Giunta. Rimane aperto il problema della filiera del latte, che è quello principale”.

Ribadisco che la posizione della Giunta regionale sulla filiera del latte è sempre stata quella che la produzione del latte potesse essere gestita dai produttori valdostani, ha precisato l’Assessore dell’Agricoltura Roberto Vicquéry. Abbiamo convocato già una riunione con i Sindacati circa la situazione occupazionale dell’azienda. Intravediamo degli spiragli che possono dare delle possibilità ai dipendenti per i prossimi mesi. Anche in questa aula, ho sempre parlato di interesse della Cooperativa e nulla più perché sapevamo essere presenti delle difficoltà. Il giudizio sull’intera operazione Abit è che quell’operazione era necessaria, perché occorreva privatizzare quell’azienda. Così come era fondamentale allora mantenere i livelli occupazionali”.
Dopo aver ripercorso le tappe della storia dell’acquisizione della Centrale Laitière, l’Assessore Vicquéry ha detto che “rispetto alle valutazioni della Cooperativa, ribadisco che è stata persa un’occasione irripetibile per acquisire. Rispetto la scelta, ma non condivido le strategie emerse nell’Assemblea dei produttori. Per quanto riguarda la filiera del latte, le condizioni attuali di mercato sono favorevoli e la stessa Regione aveva considerato l’eventualità di subaffitto della struttura. Adesso ci attiveremo per mantenere la destinazione dell’azienda nel settore del latte”.


Per uno dei Consiglieri interpellanti, André Lanièce (Stella Alpina), “rimaniamo in attesa degli sviluppi dell’incontro con i Sindacati sulla situazione occupazionale. Nella scelta dell’Abit non ci sono state delle informazioni dettagliate e c’è stata nel complesso poca chiarezza sulla situazione. Ci sono state delle precise scelte politiche e le responsabilità ricadono su queste decisioni. Dovete adesso assumervi le vostre responsabilità. Invitiamo l’Assessore a ricercare una soluzione per proseguire nella filiera del latte”.

Sulla vicenda dell’Abit - ha detto Curtazil Consiglio è sempre stato tenuto all’oscuro. Quella scelta fu sbagliata e oggi possiamo affermarlo perché possediamo tutti quegli elementi che allora non avevamo. I problemi sono tre. Il primo è quello dei dipendenti che speriamo si possa risolvere in tempi brevi. Poi c’è il futuro di questa struttura aziendale e quindi anche della destinazione dello stabile. Il terzo problema è che occorre rivedere la politica agricola di questa regione. Ed è la Giunta che se ne deve occupare. L’ambiente agricolo è poco imprenditoriale anche perché è sempre stato molto assistito”.