Info Conseil
Comunicato n° 297 dell'8 giugno 2011
INTERROGAZIONE SU GESTIONE STRUTTURE AGLI OPERATORI AGRO-ALIMENTARI
Adunanza del Consiglio regionale
Nell'ambito delle interrogazioni, il Vicepresidente del Consiglio Valle, Albert Chatrian, ha chiesto notizie in relazione alla concessione in gestione delle strutture di proprietà regionale agli operatori economici dell'agro-alimentare.
Il Vicepresidente ha richiamato "le numerose iniziative del nostro gruppo tendenti a sollecitare la definizione delle modalità di concessione in gestione delle strutture di proprietà regionale adibite alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agro-alimentari" e ha ricordato che "le convenzioni in essere tra l'Amministrazione regionale e le cooperative e associazioni agricole sono scadute il 31 dicembre 2010 e la deliberazione della Giunta regionale n. 151/2011 accenna solo nelle premesse a una proroga temporanea delle stesse, nelle more dell'espletamento delle procedure di affidamento, ma di fatto nel deliberato tale proroga non risulta."
Il Vicepresidente ha, quindi, voluto sapere "quanti dei venti lotti specificati nell'avviso hanno riscosso l'interesse degli operatori economici dell'agro-alimentare e in quanti casi è stato o è necessario procedere all'espletamento di una gara ufficiosa; con quali criteri sono stati fissati i canoni di locazione dei singoli lotti e a quanto ammontano mediamente; entro quale termine ritiene si possa concludere l'intera procedura di affidamento in concessione delle strutture."
Nella risposta, l'Assessore all'agricoltura, Giuseppe Isabellon, ha affermato che "tutti i venti lotti in questione sono stati oggetto di interesse da parte di operatori del settore. In dettaglio, per diciannove lotti hanno manifestato interesse solo gli attuali gestori, mentre per un lotto hanno risposto due operatori, una cooperativa e un privato. In quest'ultimo caso, sarà necessario l'espletamento di una gara ufficiosa. Gli esiti di questa procedura sono tuttora disponibili sul sito internet della Regione. Circa la definizione dei canoni di locazione, ancora in corso, questa avviene sulla base del criterio del valore di mercato, tenendo in considerazione i costi sostenuti dall'Amministrazione per la costruzione, l'adeguamento e la manutenzione dei singoli immobili e relativi impianti tecnologici. E' stato inoltre necessario verificare le autorizzazioni abitative di ciascuna struttura: risalendo agli anni 70 e 80, questo reperimento è stato particolarmente laborioso e dispendioso in termini di tempo. Attualmente, i tecnici stanno elaborando i dati ed effettuando sopralluoghi presso le strutture."
"A proposito dell'ultimo punto - ha concluso l'Assessore -, si è deciso di procedere alla determinazione delle stime per tipologia omogenea di strutture, al fine di individuare, laddove possibile, eventuali parametri comuni di valutazione. Si ritiene di poter giungere alla determinazione della maggior parte dei canoni entro la fine anno, valutando eventualmente di procedere alle singole trattative in tempi diversi."
Nella replica, il Vicepresidente Albert Chatrian ha evidenziato che "la tematica è delicata e per cui è difficile trovare strade percorribili. Oggi volevamo conoscere lo stato dell'arte della questione, ma riscontriamo l'ennesima non risposta. Mi chiedo dove sia l'Assessore in tutto questo. La domanda che si pone il mondo cooperativistico produttivo, non solo Alpe, è quanto e come si dovrà pagare di locazione. Dopo due anni e mezzo di discussione siamo ancora nel deserto dei Tartari. Questo settore pretende rispetto dalle Istituzioni. Penso, e ne sono certo, che non basti più chiedere scusa, ma che tutta la politica debba ritornare a essere responsabile e al servizio del mondo agricolo. Chiediamo maggiore efficienza."
SC