Info Conseil
Comunicato n° 294 del 7 giugno 2011
COMMISSIONE REGOLAMENTO: APPROVATE ALCUNE MODIFICHE AL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO VALLE
Nel corso della riunione di mercoledì 1° giugno 2011
La Commissione per il Regolamento, presieduta dal Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise, riunita mercoledì 1° giugno 2011, ha espresso parere favorevole all'unanimità su alcune proposte di modificazioni al Regolamento interno per il funzionamento dell'Assemblea regionale.
In particolare, è stato modificato l'articolo 116 del Regolamento interno riguardante il diritto di accesso dei Consiglieri agli atti dell'Amministrazione regionale e a tutte le informazioni utili all'espletamento del loro mandato, estendendo tale diritto agli enti pubblici non economici, alle agenzie e aziende dipendenti dalla Regione, alle società da essa direttamente o indirettamente partecipate. Con riferimento alle società partecipate in misura minoritaria dalla Regione, il diritto di accesso dei Consiglieri regionali è pari a quello riconosciuto ai rappresentanti nominati dalla Regione in seno agli organi delle società stesse. Viene inoltre precisato che il diritto di accesso non può essere limitato a causa della natura riservata dei documenti e che i Consiglieri sono vincolati dal dovere di rispettare il segreto d'ufficio o l'obbligo di riservatezza nei casi specificati dalla legge o dalle disposizioni in materia di privacy.
"Stiamo portando a compimento il calendario che ci eravamo prefissati riguardo alle modifiche da effettuare al Regolamento interno - dice il Presidente del Consiglio regionale, Alberto Cerise - e questo è motivo di soddisfazione perché tali modifiche rendono oggi più agevole e più snello lo svolgimento dei lavori degli organi consiliari e la semplificazione delle procedure facilita la missione dei Consiglieri nell'esercizio dell'attività ispettiva e legislativa."
"Ridefinire il diritto di accesso dei Consiglieri, cioè le modalità di acquisizione dei documenti, va bene - dichiara il Consigliere Roberto Louvin (Alpe) -. I gruppi politici di maggioranza, eccetto il PdL, sono però stati contrari a regolare anche il cosiddetto 'diritto di visita', cioè la possibilità da parte nostra di verificare direttamente il funzionamento e l'organizzazione degli uffici e dei servizi pubblici. Non vorrei banalizzare la questione, ma è come se per qualcuno 'meno si vede e meno si interviene, meglio è'. Ma il Consigliere non deve forse vedere in prima persona se ci sono malfunzionamenti e situazioni da correggere? Per il gruppo Alpe, tutti i Consiglieri hanno il diritto, ma soprattutto il dovere di verificare di persona la qualità e l'efficienza (o inefficienza) dell'Amministrazione, e non solo per sentito dire o perché si legge una lettera di protesta sulla stampa."
Il Consigliere Enrico Tibaldi (Pdl) ha espresso "una valutazione positiva sulla proposta di istituire lo strumento della visita, ritenendolo indispensabile per un corretto e completo svolgimento delle funzioni ispettive di ogni Consigliere regionale."
"Nel corso di questa prima parte della Legislatura - riferisce il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Diego Empereur -, siamo riusciti a modificare in maniera sostanziale il Regolamento interno del Consiglio al fine di adeguarlo ai nuovi processi di democrazia rappresentativa. Riguardo all'articolo 116, che da sempre è stato un terreno di serrato confronto e, a volte, anche di scontro tra le forze di maggioranza e quelle di opposizione, l'aver trovato una posizione condivisa rappresenta un elemento molto qualificante per l'attività della Commissione Regolamento. In quanto al diritto di visita, ritengo che le funzioni siano già ampiamente previste in altri istituti, quali le Commissioni consiliari permanenti. Con queste modifiche, possiamo dire che oggi il nostro Regolamento è davvero all'avanguardia, anche rispetto a quelli di numerose altre Assemblee regionali."
SC
Tweet
In particolare, è stato modificato l'articolo 116 del Regolamento interno riguardante il diritto di accesso dei Consiglieri agli atti dell'Amministrazione regionale e a tutte le informazioni utili all'espletamento del loro mandato, estendendo tale diritto agli enti pubblici non economici, alle agenzie e aziende dipendenti dalla Regione, alle società da essa direttamente o indirettamente partecipate. Con riferimento alle società partecipate in misura minoritaria dalla Regione, il diritto di accesso dei Consiglieri regionali è pari a quello riconosciuto ai rappresentanti nominati dalla Regione in seno agli organi delle società stesse. Viene inoltre precisato che il diritto di accesso non può essere limitato a causa della natura riservata dei documenti e che i Consiglieri sono vincolati dal dovere di rispettare il segreto d'ufficio o l'obbligo di riservatezza nei casi specificati dalla legge o dalle disposizioni in materia di privacy.
"Stiamo portando a compimento il calendario che ci eravamo prefissati riguardo alle modifiche da effettuare al Regolamento interno - dice il Presidente del Consiglio regionale, Alberto Cerise - e questo è motivo di soddisfazione perché tali modifiche rendono oggi più agevole e più snello lo svolgimento dei lavori degli organi consiliari e la semplificazione delle procedure facilita la missione dei Consiglieri nell'esercizio dell'attività ispettiva e legislativa."
"Ridefinire il diritto di accesso dei Consiglieri, cioè le modalità di acquisizione dei documenti, va bene - dichiara il Consigliere Roberto Louvin (Alpe) -. I gruppi politici di maggioranza, eccetto il PdL, sono però stati contrari a regolare anche il cosiddetto 'diritto di visita', cioè la possibilità da parte nostra di verificare direttamente il funzionamento e l'organizzazione degli uffici e dei servizi pubblici. Non vorrei banalizzare la questione, ma è come se per qualcuno 'meno si vede e meno si interviene, meglio è'. Ma il Consigliere non deve forse vedere in prima persona se ci sono malfunzionamenti e situazioni da correggere? Per il gruppo Alpe, tutti i Consiglieri hanno il diritto, ma soprattutto il dovere di verificare di persona la qualità e l'efficienza (o inefficienza) dell'Amministrazione, e non solo per sentito dire o perché si legge una lettera di protesta sulla stampa."
Il Consigliere Enrico Tibaldi (Pdl) ha espresso "una valutazione positiva sulla proposta di istituire lo strumento della visita, ritenendolo indispensabile per un corretto e completo svolgimento delle funzioni ispettive di ogni Consigliere regionale."
"Nel corso di questa prima parte della Legislatura - riferisce il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Diego Empereur -, siamo riusciti a modificare in maniera sostanziale il Regolamento interno del Consiglio al fine di adeguarlo ai nuovi processi di democrazia rappresentativa. Riguardo all'articolo 116, che da sempre è stato un terreno di serrato confronto e, a volte, anche di scontro tra le forze di maggioranza e quelle di opposizione, l'aver trovato una posizione condivisa rappresenta un elemento molto qualificante per l'attività della Commissione Regolamento. In quanto al diritto di visita, ritengo che le funzioni siano già ampiamente previste in altri istituti, quali le Commissioni consiliari permanenti. Con queste modifiche, possiamo dire che oggi il nostro Regolamento è davvero all'avanguardia, anche rispetto a quelli di numerose altre Assemblee regionali."
SC