Info Conseil
Comunicato n° 270 del 18 maggio 2011
INTERPELLANZA SUL REGISTRO PERSONE A RISCHIO AMIANTO
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consigliere Roberto Louvin (Alpe) ha presentato un'interpellanza riguardante l'implementazione dei dati inseriti nel Registro delle persone esposte ai rischi dell'amianto.
Nell'illustrare l'iniziativa, il Consigliere ha sottolineato che "nel 2003 è stata disposta l'istituzione di questo Registro ai fini della sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ed ex-esposti all'amianto. Dalle informazioni che abbiamo acquisito, in tale registro risulterebbero attualmente iscritti 523 lavoratori, di cui solo 10 rientrano fra i lavoratori del settore siderurgico. Nel 2010 354 lavoratori risultavano già aver ottenuto il riconoscimento dall'Inail della posizione di esposizione ad amianto."
In particolare il Consigliere ha voluto sapere "secondo quali modalità si è proceduto alla rilevazione del numero degli esposti o ex-esposti all'amianto nell'ambito delle aziende siderurgiche che hanno operato o operano ancora nella Regione; come si spiega il numero palesemente irrisorio di persone che invece risultano iscritte nel registro regionale degli esposti ed ex-esposti; se si ritiene, alla luce dei dati richiamati, che il mantenimento in essere di un registro quale quello istituito abbia caratteri di effettiva utilità in ordine ad attività di prevenzione e di monitoraggio di categorie di lavoratori effettivamente soggette a condizioni di rischio per asbesto e materie asbesto-correlate; se si intenda impartire precise disposizioni per una corretta implementazione dei dati sopra richiamati registrati presso l'USL."
Nella risposta, l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha evidenziato che "la rilevazione degli esposti ed ex esposti è stata attuata secondo tre direttive: i dati dei Registri degli esposti inviati dall'Azienda USL; la richiesta specifica alle ditte rientranti nei comparti a rischio; il protocollo siglato tra l'Amministrazione regionale, l'INAIL e l'ISPELS per l'ottenimento dei dati riguardanti le pratiche degli ex esposti che avevano richiesto i benefici previdenziali. Dai dati acquisiti dall'Inail, risulta che gli esposti ed ex esposti che hanno presentato richiesta per il riconoscimento dei benefici previdenziali sono 2.038 e riguardano tutte le aziende attive, nonché quelle inattive dal 1992. Di queste richieste, 1.367 sono state indennizzate, di cui 1.263 della Nazionale Cogne e Fintecna, 500 dell'Ilssa Viola, 20 della Verrès spa, 3 dell'ex Finsider, 31 di altre ditte. Il dato dei 523 iscritti al Registro comprende quelli esposti derivanti dal settore della bonifica nelle cave, nelle lavorazioni di materiale lapideo e della siderurgia, e quelli ex esposti dei predetti settori, escluso il siderurgico, in quanto l'unica ditta del settore non aveva più lavoratori esposti dal 1992."
L'Assessore ha quindi precisato che "il Registro intende mantenere aggiornato il censimento delle ditte, per poter attuare azioni mirate di prevenzione, verificandone poi l'efficacia. Tutti gli attuali esposti sono sottoposti a sorveglianza sanitaria periodica. Dubbi si hanno invece sull'utilità del Registro degli ex esposti, in quanto possono riguardare esposizioni all'amianto che risalgono anche a trent'anni prima, quindi non esistono attività di prevenzioni utili a ridurre il rischio. Circa infine l'ultimo quesito, l'Amministrazione regionale ritiene utili ridefinire i criteri per la condivisione dei dati utili al monitoraggio del fenomeno in regione, nonché l'attribuzione dei compiti, le finalità e le modalità di tenuta del Registro."
Nella replica, il Consigliere Louvin ha dichiarato che "dieci soli lavoratori della Cogne sono iscritti al Registro, sono a dir poco perplesso. La risposta ci lascia sorpresi. L'Assessore ha espresso addirittura dubbi sull'utilità del Registro degli ex esposti, ma ricordo che dall'industria siderurgica valdostana sono già emersi casi di mesoteliomi e più di 350 lavoratori sono già stati riconosciuti esposti a questo pericolo. Questo Registro ha una funzione preventiva, non solo statistica, ma è necessaria una valutazione approfondita, coinvolgendo anche gli stessi lavoratori. La risposta è deludente e preoccupante alla luce dell'esigenza di mantenere alta la guardia sulla salute dei lavoratori e ex lavoratori di questo comparto."
SC