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Comunicato n° 249 del 9 maggio 2011

"L'ESSERE IN COPPIA: PROBLEMA SOCIALE?"

Conferenza-dibattito venerdì 6 maggio 2011

Venerdì 6 maggio 2011, a Palazzo regionale, la Consulta regionale per le pari opportunità e l'Ordine degli psicologi della Valle d'Aosta hanno organizzato la conferenza-dibattito "L'essere in coppia: problema sociale?", durante la quale si è cercato di rispondere ad alcuni interessanti interrogativi, tra cui: quali sono le principali problematiche della coppia moderna? Cosa la rende fragile e allo stesso tempo attraente? Quali sono le sue origini e la sua evoluzione?

All'incontro sono intervenuti il Vescovo di Aosta, Giuseppe Anfossi, il Consigliere segretario Gianni Rigo, l'Assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, la sociologa Maria Giovanna Onorati, il Presidente dell'Ordine degli psicologi della Valle d'Aosta, Alfredo Mattioni, e la Presidente della Consulta regionale per le pari opportunità, Luciana Blanc-Perotto.

"Ritengo opportuno premettere che la Consulta delle pari opportunità si occupa di parità, concetto che indica un valore, un principio etico, per cui le persone sono considerate sullo stesso livello, indipendentemente dal ruolo, da quello che fanno - ha spiegato la Presidente della Consulta, Luciana Blanc-Perotto -.   Per rendere effettivo questo valore, occorre che lo stesso nasca dalle relazioni quotidiane. Noi ci occupiamo in particolare di genere e la coppia è proprio uno dei primi momenti su cui parlare, in particolare sulla parità tra l'uomo e la donna in questa esperienza, in questo cammino che si intraprende."

Il tema della coppia è particolarmente sentito in Valle d'Aosta, dove la crisi delle unioni continua senza tregua. Lo scorso anno, nella nostra regione si sono registrati 185 separazioni e 110 divorzi, mentre 33 coppie si sono rivolte al nuovo servizio di mediazione familiare, attivato dall'Assessorato regionale delle politiche sociali.

"Aumentano i divorzi, aumentano le separazioni,  le persone single, sia uomini che donne, e in modo particolare aumentano le coppie che convivono e quindi scelgono di non istituzionalizzare il proprio rapporto, probabilmente per la paura di dover eventualmente ricorrere alla separazione - ha commentato la Presidente Luciana Blanc-Perotto -.  Per il momento la Consulta non ha ancora attivato politiche particolari, questo è il primo evento, ma c'è l'intenzione di proseguire in questo senso, creando la possibilità d'interagire anche con gli organismi politici, per cercare di individuare le politiche di pari opportunità che si possono applicare anche in queste situazioni, oltre che per valutare se la Consulta stessa può attivarsi in qualche modo mirato."

Nel corso del dibattito, partendo dalle mutate relazioni tra uomini e donne alla base della società occidentale attuale, sono emerse le principali problematiche della coppia moderna, che sempre più spesso oggi decide di affidarsi a terapie o percorsi guidati per cercare di salvare il rapporto.

"Stanno aumentando le richieste di sostegno, perché purtroppo non ci si capisce più, non si comunica più, si perde il desiderio di stare insieme, anche di avere dell'intimità - ha sostenuto Alfredo Mattioni, il Presidente dellìOrdine degli psicologi della Valle d'Aosta -. Il principale problema è quello di accettare il fatto che l'altra è comunque una persona diversa, e di conseguenza provare il desiderio di conoscerla, piuttosto che partire da un atteggiamento di voler capire tutto subito. Bisogna assumere un atteggiamento di accettazione al cambiamento e di accettazione di conflitti, perché la coppia non è un'oasi felice, ma uno spazio dove in qualche modo si deve creare una dimensione ancora sconosciuta, dove si portano le proprie storie personali, le proprie storie di famiglia. E' un momento importante in cui si trovano due persone, una diversa dall'altra."

Per uscire dalla crisi non esistono soluzioni universali, anche se il primo passo da fare, in ogni caso, è sempre riconoscere la presenza di un problema e rendersi disponibili al cambiamento.

"Noi proponiamo momenti di riflessione - ha proseguito Alfredo Mattioni -. Oggi viviamo in una società dove si cerca di dare dei consigli validi per tutti, e ci rivolgiamo a maghi e maghetti, pensando di trovare un consiglio valido sulla propria coppia. In realtà, chiediamo una maggiore responsabilità alle due persone che vivono la coppia, per confrontarsi con noi sulle dinamiche comunicative e relazionali che fanno star male entrambe le persone. In tal modo, lavoriamo sul piano della responsabilità della consapevolezza."


SC

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