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Comunicato n° 201 del 20 aprile 2011
APPROVATO IL PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio ha approvato, con 26 voti a favore e 8 contrari (Alpe e PD), il Programma regionale di previsione dei lavori pubblici per il triennio 2011-2013.
È stato, poi, respinto un ordine del giorno, presentato dal gruppo Alpe, con 8 voti favorevoli (Alpe, PD) e 26 astenuti.
Nella sua relazione introduttiva, l'Assessore alle opere pubbliche, Marco Viérin, ha detto che "il Programma di previsione intende fornire un quadro completo dei lavori pubblici che i diversi Assessorati intendono realizzare o quanto meno avviare nel corso del triennio tenuto conto delle risorse finanziarie disponibili sul bilancio regionale. Il programma costituisce un'evoluzione della programmazione dello scorso anno. Costituisce, pertanto, la fotografia degli interventi ritenuti necessari, che sono in fase di sviluppo progettuale. E si pone in continuità con quello dello scorso anno. Il Programma di previsione viene considerato normalmente un documento di intenti, un libro dei sogni, ma mi ero impegnato a migliorarne le sue caratteristiche di concretezza, di certezza e di chiarezza. La riorganizzazione dei codici, ad esempio, non è un aspetto solo formale, ma è espressione della volontà di fornire indicazioni trasparenti sull'andamento dell'attuazione del programma stesso."
Entrando nel dettaglio, l'Assessore ha riferito che "il Programma è composto da 125 interventi (lo scorso anno erano 146), suddiviso nei tre macro settori, territorio e ambiente (42 interventi), turismo e beni culturali (18) e infrastrutture (65), per un costo complessivo pari a 189.701.567 euro - lo scorso anno il costo complessivo ammontava a 226.058.046 di euro. La maggiore copertura finanziaria del Programma di previsione 2011-2013, che è passata dal 67 per cento dello scorso anno al 76,5 per cento, è sinonimo di maggiore concretezza. Particolare attenzione è stata rivolta al settore territorio e ambiente che è aumentato del 30 per cento rispetto allo scorso anno. Su questo argomento di estrema delicatezza, si sono ulteriormente incrementati gli sforzi per rispondere alle esigenze di miglioramento degli standard di sicurezza. In particolare il settore della difesa dai rischi idrogeologici non ha subito alcuna contrazione. Il Programma di previsione 2011-2013 è, quindi, uno strumento di programmazione che contiene una visione innovativa rispetto al passato e apre un nuovo ciclo di programmazione più rigorosa e realistica. Un percorso che non è certamente semplice, ma che richiederà l'impegno di tutti, in primis delle strutture pubbliche preposte e certamente delle risorse finanziarie che saranno disponibili."
Nella discussione sono intervenuti i Consiglieri Giuseppe Cerise, Donzel, Comé e Chatrian.
Il Consigliere Giuseppe Cerise (Alpe): "Guardiamo questo piano da un'ottica diversa da quella dell'Assessore e di conseguenza i pareri sono divergenti. Questo dovrebbe essere il documento di programmazione triennale nel quale si trovano gli indirizzi della Giunta e invece non mi pare che siamo su questa linea perché è un documento rituale dove c'è di tutto e di più. È pura propaganda per dire che si investono molte risorse. Lo definirei solo una lista della spesa. Ci vorrebbe più realismo perché così rimane un libro dei sogni. Ci vorrebbero più efficienza e pragmatismo. Non troviamo la tanto declamata inversione di tendenza. La valutazione sul piano è, quindi, molto critica."
Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha sottolineato che "rispetto ai precedenti anni c'è una variazione di spesa clamorosa. L'impressione è che si sia 'sfrondato' parecchio senza perdere il vizio di tenere alte le cifre di previsione. Questo non è un modo serio di programmare i lavori. Questo atto irride la legge 12 del 1996 perché si presenta ogni anno una fotografia distorta. Vengono proposte cifre altissime che poi puntualmente non vengono messe in campo. Anche il dibattito su questo tema si sta depauperando. Se vogliamo rilanciare in qualche modo l'economia in Valle d'Aosta, anche il mondo dell'edilizia delle piccole opere dovrebbe essere considerato con più attenzione. Su questo fronte esprimiamo un forte disappunto per il modo in cui viene utilizzata la legge di riferimento."
Il Presidente della III Commissione "Assetto del territorio", Dario Comé (SA), ha precisato che "questo Piano lavori è presentato sulla base della legge 12 del 1996. L'accusa mossa in aula viene da chi per anni ha utilizzato questa stessa legge. Il piano sta diventando sempre più adeguato alle reali necessità. La conferma viene data dalla riduzione degli interventi previsti e dalla copertura finanziaria."
Il Vicepresidente del Consiglio Valle, Albert Chatrian (Alpe), ha preso la parola per illustrare un ordine del giorno presentato dal proprio gruppo. "In questi anni abbiamo cercato di stimolare la pianificazione triennale dei lavori pubblici. L'ordine del giorno vuole poter arrivare ad avere un consuntivo dei lavori realizzati. L'iniziativa, infatti, impegna l'Assessore competente a predisporre entro 60 giorni il resoconto dettagliato dei lavori realizzati nel 2010 e predisporre per gli anni futuri, all'interno del programma triennale, il resoconto relativo all'anno precedente, così da integrare quanto già pubblicato dall'osservatorio dei lavori pubblici. La volontà è quella di rendere leggibile questo piano, a livello di conoscenza e metodologia. Questo ordine del giorno può fare chiarezza in merito. Per il prossimo anno gradiremmo avere lo stato di attuazione di cosa si è realmente fatto, degli investimenti messi in campo."
Nella replica, l'Assessore alle opere pubbliche, Marco Viérin, ha ribadito che "il resoconto si può fare sul piano operativo e non su quello triennale e la situazione è comunque sempre aggiornata con le eventuali integrazioni perché abbiamo proceduto a riorganizzare gli uffici."
SC