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Comunicato n° 186 del 15 aprile 2011

PRESENTATO IL RAPPORTO 2010 DEL DIFENSORE CIVICO

Oggi, venerdì 15 aprile 2011, a Palazzo regionale

Il Difensore civico della Valle d'Aosta, Flavio Curto, ha illustrato oggi, venerdì 15 aprile 2011, l'attività svolta dall'Ufficio di difesa civica nell'anno 2010.

Alla presentazione è intervenuto il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise. "Il Difensore civico, nello svolgimento del suo importante servizio a favore della comunità, ricopre anche un ruolo pedagogico - ha detto-. In effetti, nell'impegnarsi a risolvere le problematiche sollevate dall'utenza, offre suggerimenti e proposte alla Pubblica Amministrazione per migliorare le situazioni affrontate, in modo che episodi analoghi non debbano ripetersi."

Sono stati 436 i casi trattati dall'Ufficio nel corso dell'esercizio 2010, di cui 388 definiti nell'anno: il confronto con i dati riferiti ai tre esercizi precedenti conferma l'incremento della casistica rilevato nel 2008 (385 casi trattati, contro i 275 nel 2007) e la tendenza alla stabilizzazione successivamente registrata (383 casi nel 2009).

 "Il numero complessivo dei casi trattati dal Difensore civico regionale - ha spiegato Flavio Curto - non ha subito sostanziali variazioni rispetto al 2009: se è vero, infatti, che le istanze sono aumentate, si deve d'altra parte tenere conto che alcune di esse sono state presentate da una pluralità di soggetti."

Le istanze continuano a riguardare in prevalenza l'Amministrazione regionale, destinataria di 227 casi; rilevante anche la casistica relativa agli Enti locali (103 casi), con una significativa presenza, sia pure in diminuzione rispetto ai due ultimi esercizi, delle Amministrazioni periferiche dello Stato (27 casi), mentre 11 sono state le questioni che riguardano l'Azienda USL della Valle d'Aosta.

"L'estensione dell'ambito di intervento ad ulteriori sedici Enti locali - ha precisato Curto - pur non avendo prodotto effetti quantitativi di rilievo (i casi del 2009 erano 97), resta comunque significativa in linea di principio, perché testimonia l'accresciuta fiducia delle Autonomie locali valdostane nella difesa civica". Gli Enti locali che hanno beneficiato i propri amministrati del servizio fornito dall'Ufficio del Difensore civico regionale ammontano ad oggi a 64, di cui 56 Comuni e 8 Comunità montane, ai quali a breve se ne aggiungerà 1, che ha deliberato in tal senso. "Grazie alla legge regionale istitutiva del Difensore civico - ha aggiunto Curto -, che ha previsto la facoltà per i Comuni e le Comunità montane di convenzionarsi con il Consiglio Valle per  l'utilizzo dell'Ufficio di difesa civica regionale, la garanzia per tutti i cittadini di tutela a livello locale è prossima a divenire realtà in Valle d'Aosta, mentre in gran parte del territorio italiano tale garanzia sembra destinata a diventare un'illusione a seguito della soppressione del Difensore civico comunale disposta con la Finanziaria dello Stato 2010."

"Consentire l'accesso al servizio e promuoverne la conoscenza - ha concluso Curto - ha valore nella misura in cui il Difensore civico sia effettivamente capace di adempiere alla sua missione, ovvero di proteggere adeguatamente i cittadini e di contribuire nel contempo al miglioramento dell'azione amministrativa. In questa prospettiva, dalla relazione, che attesta il ruolo concretamente esercitato dall'Ufficio di difesa civica valdostana, si ricava che, nelle situazioni in cui l'Ufficio ha esercitato la propria funzione di tutela in senso stretto, le Amministrazioni hanno mostrato generalmente di essere disponibili a risolvere le questioni sottoposte loro dal Difensore civico e ad adeguarsi alle osservazioni da questi formulate, in particolare fornendo risposte a domande rimaste insoddisfatte, abbreviando i tempi del procedimento, correggendo nel corso dell'istruttoria procedimentale errori commessi, ridefinendo l'interesse pubblico da soddisfare, fornendo esauriente spiegazione per atti scarsamente motivati, rivedendo gli atti assunti affetti da vizi e rimediando a comportamenti non corretti. Mediante l'esercizio delle funzioni di intervento del Difensore civico sono stati poi raggiunti risultati che trascendono la vicenda specifica, e ciò non soltanto perché la soluzione del singolo caso si riflette potenzialmente sulla posizione dei portatori di interessi analoghi a quelli dell'istante, ma anche perché ai rilievi critici si sono talora accompagnate raccomandazioni di carattere generale, normalmente recepite dalle Amministrazioni, anche attraverso l'introduzione di buone prassi."

La relazione annuale è consultabile sul sito internet del Consiglio regionale, all'indirizzo:
http://www.consiglio.regione.vda.it/difensore_civico/relazione_annuale_i.asp


SC