Info Conseil
Comunicato n° 177 dell'11 aprile 2011
IV COMMISSIONE: DETERMINAZIONI SUL COLLEGAMENTO TRANVIARIO INTERCOMUNALE COGNE-EAUX FROIDES-PLAN PRAZ
Riunita oggi, lunedì 11 aprile 2011
La IV Commissione consiliare "Sviluppo economico", presieduta dal Consigliere Diego Empereur, riunita oggi, lunedì 11 aprile 2011, ha concluso l'iter di esame della documentazione relativa al collegamento tranviario intercomunale Cogne-Eaux Froides-Plan Praz, meglio conosciuto come "Trenino Pila-Cogne", approvando a maggioranza (con l'astensione dei gruppi Alpe e Partito Democratico) una relazione, che sarà presentata al Consiglio regionale in una prossima adunanza.
"La Commissione - dice il Presidente della Commissione, Diego Empereur (UV) - ha avviato, fin dal mese di dicembre 2008, un percorso di conoscenza e approfondimento su un dossier datato, voluminoso e complesso e ha, nel tempo, sviluppato un interessante confronto tecnico e politico, grazie al fattivo contributo di tutti i soggetti auditi. Questo lavoro permetterà all'Assemblea regionale di discutere sul tema e di formalizzare le scelte politiche che riterrà più opportune, per giungere alla soluzione di una vicenda che dura da oltre 30 anni. Nello specifico, alcuni aspetti rilevanti vanno attentamente valutati: la portata oraria della tranvia (160 persone/ora) è decisamente ridotta; la limitata appetibilità turistica del collegamento derivante dalla preponderante lunghezza delle gallerie (8.223 metri su una lunghezza complessiva di 11.953 metri), dall'esigua sezione delle stesse (lo spazio angusto tra le pareti e il convoglio potrebbe provocare disagio nei passeggeri) e dalle caratteristiche poco confortevoli dei vagoni utilizzati; i costi per adeguare/convertire l'infrastruttura sono molto elevati (a seconda della modalità prescelta, si ipotizza una spesa che oscilla tra gli 11 milioni di euro e i 200 milioni di euro); vi sono poi notevoli incertezze in merito all'ottenimento delle autorizzazioni prescritte in materia di sicurezza; i costi di gestione, infine, sono stati stimati in 1 milione di euro all'anno (per fare un confronto, si pensi ad esempio che la nuova telecabina Aosta-Pila, che ha una portata di 2.400 persone/ora e registra ben 300 mila utenti all'anno, costa all'Amministrazione regionale circa 800 mila euro all'anno)."
"A così tanti anni dall'ideazione di quest'opera - prosegue Empereur -, pare perlomeno lecito chiedersi se il suo completamento sia ancora oggi di attualità. Dubbio che, esaminando la documentazione agli atti, è sorto anche a chi ha avuto il compito di indagare in merito a questa vicenda per l'individuazione di eventuali responsabilità per danno erariale. Peraltro, nel corso delle audizioni, sono emerse delle considerazioni e delle proposte in merito ad un altro tipo di collegamento, quello funiviario, che parrebbe essere oggi più adatto alle esigenze turistiche. Così come è anche stato fatto rilevare che la tranvia doveva rappresentare il primo tassello di un progetto ben più ambizioso - il recupero integrale delle miniere di Cogne - sul cui futuro non sono state fatte ad oggi delle scelte per i possibili sviluppi, soprattutto se si pensa ai costi e alla complessità realizzativa, verosimilmente molto elevati."
"D'altro canto - conclude il Presidente -, sono emerse diverse possibilità di destinare ad altro uso pubblico rilevanti parti dell'infrastruttura: come indicato nel documento 'Considerazioni sulle ipotesi di riconversione' prodotto dall'Assessorato ai trasporti, con investimenti decisamente più limitati si potrebbero realizzare un tratto di strada pubblica nel comune di Gressan, mantenere inalterato il tratto di gallerie tra Acque Fredde ed Epinel per eccezionali casi di emergenza che potrebbero verificarsi, ottenere una pista ciclo-pedonale lato Cogne e riutilizzare gli edifici esistenti a fini turistici, commerciali e per pubblici servizi. Nel momento in cui un ente pubblico si trova ad effettuare delle scelte, anche in merito ad un'equilibrata e ragionevole ripartizione delle risorse disponibili, non può prescindere da un approfondito esame dei benefici indotti in rapporto ai costi d'investimento e ai costi di gestione da sostenere. La rinuncia all'idea iniziale della tranvia tra le due vallate potrebbe quindi apparire come una sconfitta ma, di fronte a condizioni così incerte e sfavorevoli per il completamento dell'opera, s'impone una profonda riflessione per il miglior utilizzo oggi possibile delle risorse pubbliche."
La linea ferroviaria in questione, fino al 1979 era adibita al trasporto del minerale ferroso estratto nelle miniere di Cogne e destinato allo stabilimento siderurgico di Aosta. Nel 1980, la Giunta regionale deliberò di affidare un incarico per la predisposizione di un progetto per la sua trasformazione a scopi turistici.
SC
Tweet
"La Commissione - dice il Presidente della Commissione, Diego Empereur (UV) - ha avviato, fin dal mese di dicembre 2008, un percorso di conoscenza e approfondimento su un dossier datato, voluminoso e complesso e ha, nel tempo, sviluppato un interessante confronto tecnico e politico, grazie al fattivo contributo di tutti i soggetti auditi. Questo lavoro permetterà all'Assemblea regionale di discutere sul tema e di formalizzare le scelte politiche che riterrà più opportune, per giungere alla soluzione di una vicenda che dura da oltre 30 anni. Nello specifico, alcuni aspetti rilevanti vanno attentamente valutati: la portata oraria della tranvia (160 persone/ora) è decisamente ridotta; la limitata appetibilità turistica del collegamento derivante dalla preponderante lunghezza delle gallerie (8.223 metri su una lunghezza complessiva di 11.953 metri), dall'esigua sezione delle stesse (lo spazio angusto tra le pareti e il convoglio potrebbe provocare disagio nei passeggeri) e dalle caratteristiche poco confortevoli dei vagoni utilizzati; i costi per adeguare/convertire l'infrastruttura sono molto elevati (a seconda della modalità prescelta, si ipotizza una spesa che oscilla tra gli 11 milioni di euro e i 200 milioni di euro); vi sono poi notevoli incertezze in merito all'ottenimento delle autorizzazioni prescritte in materia di sicurezza; i costi di gestione, infine, sono stati stimati in 1 milione di euro all'anno (per fare un confronto, si pensi ad esempio che la nuova telecabina Aosta-Pila, che ha una portata di 2.400 persone/ora e registra ben 300 mila utenti all'anno, costa all'Amministrazione regionale circa 800 mila euro all'anno)."
"A così tanti anni dall'ideazione di quest'opera - prosegue Empereur -, pare perlomeno lecito chiedersi se il suo completamento sia ancora oggi di attualità. Dubbio che, esaminando la documentazione agli atti, è sorto anche a chi ha avuto il compito di indagare in merito a questa vicenda per l'individuazione di eventuali responsabilità per danno erariale. Peraltro, nel corso delle audizioni, sono emerse delle considerazioni e delle proposte in merito ad un altro tipo di collegamento, quello funiviario, che parrebbe essere oggi più adatto alle esigenze turistiche. Così come è anche stato fatto rilevare che la tranvia doveva rappresentare il primo tassello di un progetto ben più ambizioso - il recupero integrale delle miniere di Cogne - sul cui futuro non sono state fatte ad oggi delle scelte per i possibili sviluppi, soprattutto se si pensa ai costi e alla complessità realizzativa, verosimilmente molto elevati."
"D'altro canto - conclude il Presidente -, sono emerse diverse possibilità di destinare ad altro uso pubblico rilevanti parti dell'infrastruttura: come indicato nel documento 'Considerazioni sulle ipotesi di riconversione' prodotto dall'Assessorato ai trasporti, con investimenti decisamente più limitati si potrebbero realizzare un tratto di strada pubblica nel comune di Gressan, mantenere inalterato il tratto di gallerie tra Acque Fredde ed Epinel per eccezionali casi di emergenza che potrebbero verificarsi, ottenere una pista ciclo-pedonale lato Cogne e riutilizzare gli edifici esistenti a fini turistici, commerciali e per pubblici servizi. Nel momento in cui un ente pubblico si trova ad effettuare delle scelte, anche in merito ad un'equilibrata e ragionevole ripartizione delle risorse disponibili, non può prescindere da un approfondito esame dei benefici indotti in rapporto ai costi d'investimento e ai costi di gestione da sostenere. La rinuncia all'idea iniziale della tranvia tra le due vallate potrebbe quindi apparire come una sconfitta ma, di fronte a condizioni così incerte e sfavorevoli per il completamento dell'opera, s'impone una profonda riflessione per il miglior utilizzo oggi possibile delle risorse pubbliche."
La linea ferroviaria in questione, fino al 1979 era adibita al trasporto del minerale ferroso estratto nelle miniere di Cogne e destinato allo stabilimento siderurgico di Aosta. Nel 1980, la Giunta regionale deliberò di affidare un incarico per la predisposizione di un progetto per la sua trasformazione a scopi turistici.
SC