Info Conseil
Comunicato n° 168 del 7 aprile 2011
RESPINTA UNA RISOLUZIONE SULL'ACCOGLIENZA DEI PROFUGHI NORD AFRICANI
Adunanza del Consiglio regionale
Il tema dell'accoglienza in Valle d'Aosta dei profughi provenienti dai paesi del Nord Africa è tornato ad essere affrontato dal Consiglio, con una risoluzione presentata in Aula dai gruppi consiliari Alpe e Partito Democratico. Il testo è stato respinto, con 8 voti favorevoli (Alpe e PD), 1 contrario (La Torre-FA) e 20 astensioni.
"Visto lo straordinario flusso migratorio, diretto in particolare verso l'isola di Lampedusa e il conseguente coinvolgimento delle Regioni Con questa iniziativa - ha detto la Consigliera Patrizia Morelli (Alpe) -, si vuole ribadire che occorre affrontare questa problematica con responsabilità, garantendo gli essenziali principi di solidarietà e di assistenza umanitaria, che spettano al nostro Paese ma anche a tutti quelli dell'Unione europea, e non dando corso a politiche demagogiche che puntino solo ad un rapido e sbrigativo rimpatrio dei profughi, sulla base di dichiarazioni tese solo a diffondere paura tra i cittadini e ad alimentare atteggiamenti xenofobici e razzisti. Con questa risoluzione, intendiamo impegnare la Giunta regionale a confermare la disponibilità della Regione all'accoglienza, nella misura del possibile, di uomini e donne in fuga dal Nord Africa e approdati sulle coste italiane, secondo i criteri concordati con il Ministero dell'Interno, ferma restando la necessità di un analogo responsabile comportamento anche da parte delle altre Regioni, senza esclusione alcuna; a verificare, oltre al rispetto delle indicazioni che verranno dal piano nazionale, che le strutture ospitanti siano preferibilmente di piccole dimensioni, realmente atte a consentire effettivamente una permanenza temporanea dignitosa e accettabile, e che vi sia il coinvolgimento preventivo degli enti locali interessati, del volontariato e delle forze sociali, nonché della competente commissione consiliare. E chiediamo altresì al Governo italiano di coinvolgere più attivamente le istituzioni Comunitarie e gli Stati membri, non solo quelli mediterranei, nella gestione della prima accoglienza e nell'azione diplomatica verso i Paesi dell'Africa mediterranea e di non compiere nessuna scelta di imperio, che pregiudicherebbe la leale collaborazione istituzionale, procedendo invece sulla base di un piano condiviso con la Regione che tenga conto dei criteri da essi indicati per la scelta dei luoghi e delle caratteristiche delle proposte."
« Nous sommes convaincus - a conclu la Conseillère Morelli - qu'il est important qu'il n'y ai pas d'ambiguïté sur ce sujet, pour que la position de la Vallée d'Aoste soit claire et pour mettre noir sur blanc les sentiments de solidarité qui font partie du patrimoine des Valdôtains. »
Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha sottolineato che "la questione è delicata. E auspico che su questi temi vi sia la necessaria serietà per affrontarli correttamente e concretamente. Ognuno deve fare la sua per dare il proprio contributo."
Pour le Président de la Région, Augusto Rolladin, « vu qu'une résolution est une demande d'engagement, je tiens à souligner que le Gouvernement régional comme celui national se sont déjà engagés à mettre en œuvre des initiatives pour, d'une part, accueillir ces réfugiées et, d'autre part, réaliser des accords avec le Gouvernement tunisien pour le maintien des populations sur leur territoire. Je rappelle aussi que lundi prochain le thème sera à l'ordre du jour du Conseil européen. C'est pourquoi je vous demande de retirer cette résolution, car franchement, je ne vois pas l'utilité de l'approuver, en raison aussi du fait que la situation change d'heures en heures. »
Il Capogruppo di Alpe, Roberto Louvin, ha ricordato che "la nostra iniziativa chiede anche il coinvolgimento delle Commissioni consiliari, del volontariato e delle forze sociali, cosa che non è ancora stata fatta. Crediamo che il nostro Consiglio non debba essere solo spettatore ma partecipe di decisioni in una fase molto delicata. Ed è per questo che manterremo la nostra iniziativa."
Il Presidente della Regione ha quindi annunciato: "Manteniamo la nostra posizione ufficiale che abbiamo già ribadito in Conferenza delle Regioni e ci asterremo su questa risoluzione."
SC
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"Visto lo straordinario flusso migratorio, diretto in particolare verso l'isola di Lampedusa e il conseguente coinvolgimento delle Regioni Con questa iniziativa - ha detto la Consigliera Patrizia Morelli (Alpe) -, si vuole ribadire che occorre affrontare questa problematica con responsabilità, garantendo gli essenziali principi di solidarietà e di assistenza umanitaria, che spettano al nostro Paese ma anche a tutti quelli dell'Unione europea, e non dando corso a politiche demagogiche che puntino solo ad un rapido e sbrigativo rimpatrio dei profughi, sulla base di dichiarazioni tese solo a diffondere paura tra i cittadini e ad alimentare atteggiamenti xenofobici e razzisti. Con questa risoluzione, intendiamo impegnare la Giunta regionale a confermare la disponibilità della Regione all'accoglienza, nella misura del possibile, di uomini e donne in fuga dal Nord Africa e approdati sulle coste italiane, secondo i criteri concordati con il Ministero dell'Interno, ferma restando la necessità di un analogo responsabile comportamento anche da parte delle altre Regioni, senza esclusione alcuna; a verificare, oltre al rispetto delle indicazioni che verranno dal piano nazionale, che le strutture ospitanti siano preferibilmente di piccole dimensioni, realmente atte a consentire effettivamente una permanenza temporanea dignitosa e accettabile, e che vi sia il coinvolgimento preventivo degli enti locali interessati, del volontariato e delle forze sociali, nonché della competente commissione consiliare. E chiediamo altresì al Governo italiano di coinvolgere più attivamente le istituzioni Comunitarie e gli Stati membri, non solo quelli mediterranei, nella gestione della prima accoglienza e nell'azione diplomatica verso i Paesi dell'Africa mediterranea e di non compiere nessuna scelta di imperio, che pregiudicherebbe la leale collaborazione istituzionale, procedendo invece sulla base di un piano condiviso con la Regione che tenga conto dei criteri da essi indicati per la scelta dei luoghi e delle caratteristiche delle proposte."
« Nous sommes convaincus - a conclu la Conseillère Morelli - qu'il est important qu'il n'y ai pas d'ambiguïté sur ce sujet, pour que la position de la Vallée d'Aoste soit claire et pour mettre noir sur blanc les sentiments de solidarité qui font partie du patrimoine des Valdôtains. »
Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha sottolineato che "la questione è delicata. E auspico che su questi temi vi sia la necessaria serietà per affrontarli correttamente e concretamente. Ognuno deve fare la sua per dare il proprio contributo."
Pour le Président de la Région, Augusto Rolladin, « vu qu'une résolution est une demande d'engagement, je tiens à souligner que le Gouvernement régional comme celui national se sont déjà engagés à mettre en œuvre des initiatives pour, d'une part, accueillir ces réfugiées et, d'autre part, réaliser des accords avec le Gouvernement tunisien pour le maintien des populations sur leur territoire. Je rappelle aussi que lundi prochain le thème sera à l'ordre du jour du Conseil européen. C'est pourquoi je vous demande de retirer cette résolution, car franchement, je ne vois pas l'utilité de l'approuver, en raison aussi du fait que la situation change d'heures en heures. »
Il Capogruppo di Alpe, Roberto Louvin, ha ricordato che "la nostra iniziativa chiede anche il coinvolgimento delle Commissioni consiliari, del volontariato e delle forze sociali, cosa che non è ancora stata fatta. Crediamo che il nostro Consiglio non debba essere solo spettatore ma partecipe di decisioni in una fase molto delicata. Ed è per questo che manterremo la nostra iniziativa."
Il Presidente della Regione ha quindi annunciato: "Manteniamo la nostra posizione ufficiale che abbiamo già ribadito in Conferenza delle Regioni e ci asterremo su questa risoluzione."
SC