Info Conseil
Comunicato n° 134 del 23 marzo 2011
RESPINTA UNA RISOLUZIONE SUL NUCLEARE
Adunanza del Consiglio regionale
In chiusura di lavori, l'Assemblea ha discusso una risoluzione, depositata in Aula dai gruppi consiliari Alpe e Partito Democratico, in merito all'introduzione delle attività nucleari in Italia.
Il testo è stato respinto con 8 voti a favore (Alpe e PD), 17 astensioni (UV e SA) e 6 voti contrari (PdL, FA e il Consigliere Salzone di SA).
"Sull'argomento, riportato all'attenzione dell'opinione pubblica a seguito della catastrofe che ha colpito il Giappone lo scorso 11 marzo - ha detto la Consigliera Patrizia Morelli (Alpe) illustrando l'iniziativa -, proprio in questi giorni, il Consiglio dei Ministri ha approvato una moratoria, rinviando di un anno l'attuazione del piano per le nuove centrali nucleari. La risoluzione proposta intende impegnare la Giunta regionale a manifestare nelle sedi opportune il dissenso della comunità valdostana rispetto all'introduzione delle attività nucleari sul territorio italiano e a sostenere una seria riflessione ed una verifica a livello europeo sulla sicurezza delle centrali nucleari esistenti; a favorire l'elaborazione di un piano energetico fondato sul risparmio energetico e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili; a monitorare costantemente la situazione attraverso l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, anche se apparentemente non sembrano esserci pericoli per la nostra regione."
Inoltre, ha evidenziato la Consigliera Morelli, "considerato il fatto che la prossima celebrazione di quattro referendum abrogativi avverrà in una data diversa da quella prevista per le elezioni amministrative che interessa quest'anno, oltre ad undici amministrazioni provinciali, 1.310 Comuni, la risoluzione invita il Governo italiano ad adottare le iniziative di propria competenza per fissare la data di convocazione degli elettori per i quattro referendum abrogativi del 2011 nella stessa domenica in cui sono convocati gli elettori per il primo turno delle elezioni amministrative 2011. Fa appello al rispetto per l'iniziativa popolare sottoscritta da oltre un milione di cittadini affinché non si comprometta con manovre dilatorie la regolare tenuta della consultazione referendaria prevista per il corrente anno."
Per il Capogruppo del Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi, "confondere la catastrofe successa in Giappone con i sentimenti di preoccupazione sull'utilizzo di questo tipo di energia è strumentale. La produzione di energia in modo autonomo è un dossier che va riaperto e che non deve essere affrontato in maniera demagogica: il problema della sicurezza dei cittadini è al primo posto di tutti coloro che governano. Non possiamo votare una risoluzione che viene presentata in termini ideologici, perché su questo tema le verità in tasca non le ha nessuno, chi si occupa in termini scientifici di questa questione sta dando delle risposte e i cittadini avranno tempo e modo di occuparsi di queste tematiche proprio nei referendum che verranno indetti ed è compito del Governo di indicare le date."
Per il Consigliere Raimondo Donzel (PD), "non confondiamo le idee, il Governo non ha un programma per la costruzione di centrali di terza generazione, ma di impianti vecchi, ritenuti tali anche dagli scienziati. Si è avvertito un ulteriore allarme, in quanto la centrale di Fukushima era perfettamente a norma, i piani avevano considerato terremoti e tsunami, ma la portata dell'evento è stata inimmaginabile. Il tentativo di rinviare di un anno il piano è una furbizia per nascondere il dietro front del Governo, sempre attento ai sondaggi. Come valdostani non dobbiamo esitare nel dire no ad una politica nuclearistica. Non si tratta di una posizione soltanto ideologica, ma anche economica, perché gli enormi investimenti per realizzare le centrali nucleari sottraggono risorse ai finanziamenti per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili."
Il Vicepresidente della Regione e Assessore al turismo e trasporti, Aurelio Marguerettaz: "Rispetto a questo tema molto delicato, visto che non conosciamo nei contenuti il documento sulla moratoria approvato dal Governo, chiediamo di ritirare la mozione o, in alternativa, la maggioranza si asterrà."
Per il Capogruppo di Alpe Roberto Louvin "votare questa risoluzione era anche una scelta di buon senso per evitare uno sperpero colossale di denaro pubblico - un costo di 300 milioni di euro, pari a quello del sacrificio imposto per il 2011 alle province italiane - che si compie celebrando i referendum in una data diversa da quella prevista per le elezioni amministrative."
Il Consiglio Valle si riunirà nuovamente mercoledì 6 e giovedì 7 aprile 2010.
SC