Info Conseil
Comunicato n° 110 del 9 marzo 2011
APPROVATE LE MODIFICHE ALLA LEGGE SUGLI INCARICHI
Adunanza del Consiglio regionale
Con 28 voti a favore e l'astensione del gruppo Alpe, l'Assemblea ha approvato il disegno di legge che modifica la norma regionale 28 aprile 1998, n. 18 (Norme per il conferimento di incarichi a soggetti esterni all'Amministrazione regionale, per la costituzione di organi collegiali non permanenti, per l'organizzazione e la partecipazione a manifestazioni pubbliche e per azioni promozionali e pubblicitarie).
Nel corso della discussione in aula sono stati presentati 11 emendamenti dal gruppo Alpe (tutti respinti) oltre che uno dal Presidente della Regione.
Il provvedimento, che si compone di 14 articoli, introduce, all'interno della norma regionale la regolamentazione di procedure comparative per l'affidamento degli incarichi, a seguito delle significative modificazioni apportate alle leggi per il conferimento di incarichi nella pubblica amministrazione.
"Il dato di partenza sta, anzitutto, - ha riferito il Consigliere relatore Luciano Caveri (UV) -, nell'evidenza del fatto che la legge regionale n. 18 del 1998 sugli incarichi non era più corrispondente ad una serie di principi di trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità derivanti dalla legislazione italiana ed europea, aggiungendo anche, proprio di fonte comunitaria, quegli elementi di concorrenza cui è necessario adeguarsi. La nuova legge, così come risulterà novellata, si applicherà in tutto o attraverso i principi desumibili dalla normativa agli enti locali (come richiesto dal Cpel nell'apposito parere) e agli pubblici non economici dipendenti dalla Regione. Ci siamo adeguati alle principali richieste provenienti dagli Ordini e Collegi professionali. Vengono introdotti la valutazione comparativa e gli elenchi aperti di accreditamento, con criteri di rotazione negli incarichi. C'è poi da precisare che l'articolo 8, che pareva consentire incarichi, se autorizzati, ai dipendenti del comparto unico, è stato poi letto correttamente ed esclude questa possibilità. Siamo di fronte a un netto miglioramento per ciò che concerne la trasparenza degli incarichi."
Nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri Louvin, Rigo, Salzone, Lattanzi e il Presidente della Regione.
Per il Capogruppo di Alpe, Roberto Louvin "la discussione è stata una delle più articolate e complesse in una materia delicata e nella quale si va a tracciare qualche regola e qualche confine dopo tredici anni di esperienza della precedente normativa. Lo si fa in un periodo in cui la coperta è stretta. I professionisti hanno risposto con molta serietà alla Commissione e con spirito molto collaborativo oltre che con un numero importante di osservazioni. In base agli interventi dei professionisti abbiamo anche rivisto la nostra posizione in merito alla legge, ma avremmo auspicato una maggiore elasticità. Diamo una valutazione articolata su questo disegno di legge. Ci sembra utile aver accolto qualche suggerimento degli Ordini professionali e non solo in relazione alla durata dell'incarico, ma anche riguardo alla professionalità e competenza. Questa legge, però, avrebbe potuto assumere dei connotati più stringenti."
Il Consigliere Gianni Rigo (PD) ha quindi detto che "il giudizio su questa legge è sostanzialmente positivo. La novità sostanziale introdotta è una riduzione dei margini di discrezionalità negli incarichi a soggetti esterni che dovrebbe favorire chi possiede maggiore professionalità. Se i meccanismi funzioneranno lo vedremo con il tempo. Il nodo fondamentale è quello di sapere se l'organico attuale, per competenze e qualifiche, sia in grado di rispondere alle esigenze di un'amministrazione sempre più complessa. E se questa Amministrazione sia in grado di sfruttare appieno le competenze che possiede piuttosto che richiedere la collaborazione di esterni. Occorrerà ammodernare il nostro sistema amministrativo e quindi potrà essere utile un'applicazione corretta della normativa che stiamo discutendo. Rimane il dubbio su quello che si intende per 'natura della prestazione altamente qualificata', da parte di 'esperti di particolare e comprovata specializzazione universitaria'. Sono stati scelti aggettivi molto impegnativi soprattutto se rapportati ai casi concreti. Il dato positivo è quello di aver posto comunque un tempo massimo di durata."
Il Capogruppo di Stella Alpina, Francesco Salzone, ha voluto sottolineare il lavoro proficuo svolto in Commissione. "Ci siamo adeguati alle richieste degli Ordini professionali così come è stata accolta la richiesta del Celva di allargare l'articolato anche agli enti locali. Riteniamo sia una legge puntuale che va nell'ottica di definire nuove regole per gli incarichi per i quali saranno richieste particolari professionalità."
Per il Capogruppo del Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi, "voteremo con convinzione questo disegno di legge per il salto qualificante che fa fare nel campo delle consulenze. L'Amministrazione regionale si è dotata di una procedura, richiesta anche dai cittadini, che garantisce una maggior trasparenza e professionalità."
Dopo la discussione generale, ha preso la parola il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, per il quale "con questo provvedimento abbiamo voluto, tra gli altri, coordinare il lavoro tra l'Amministrazione regionale e gli Enti locali. Un collegamento sempre più necessario in grado di rendere più efficace il lavoro svolto. Ci auguriamo che questa legge nella sua applicazione possa dare i risultati auspicati. Si tratta comunque di una buona normativa che va nella direzione dell'efficienza, dell'economicità e della trasparenza dell'apparato amministrativo."
SC
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Nel corso della discussione in aula sono stati presentati 11 emendamenti dal gruppo Alpe (tutti respinti) oltre che uno dal Presidente della Regione.
Il provvedimento, che si compone di 14 articoli, introduce, all'interno della norma regionale la regolamentazione di procedure comparative per l'affidamento degli incarichi, a seguito delle significative modificazioni apportate alle leggi per il conferimento di incarichi nella pubblica amministrazione.
"Il dato di partenza sta, anzitutto, - ha riferito il Consigliere relatore Luciano Caveri (UV) -, nell'evidenza del fatto che la legge regionale n. 18 del 1998 sugli incarichi non era più corrispondente ad una serie di principi di trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità derivanti dalla legislazione italiana ed europea, aggiungendo anche, proprio di fonte comunitaria, quegli elementi di concorrenza cui è necessario adeguarsi. La nuova legge, così come risulterà novellata, si applicherà in tutto o attraverso i principi desumibili dalla normativa agli enti locali (come richiesto dal Cpel nell'apposito parere) e agli pubblici non economici dipendenti dalla Regione. Ci siamo adeguati alle principali richieste provenienti dagli Ordini e Collegi professionali. Vengono introdotti la valutazione comparativa e gli elenchi aperti di accreditamento, con criteri di rotazione negli incarichi. C'è poi da precisare che l'articolo 8, che pareva consentire incarichi, se autorizzati, ai dipendenti del comparto unico, è stato poi letto correttamente ed esclude questa possibilità. Siamo di fronte a un netto miglioramento per ciò che concerne la trasparenza degli incarichi."
Nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri Louvin, Rigo, Salzone, Lattanzi e il Presidente della Regione.
Per il Capogruppo di Alpe, Roberto Louvin "la discussione è stata una delle più articolate e complesse in una materia delicata e nella quale si va a tracciare qualche regola e qualche confine dopo tredici anni di esperienza della precedente normativa. Lo si fa in un periodo in cui la coperta è stretta. I professionisti hanno risposto con molta serietà alla Commissione e con spirito molto collaborativo oltre che con un numero importante di osservazioni. In base agli interventi dei professionisti abbiamo anche rivisto la nostra posizione in merito alla legge, ma avremmo auspicato una maggiore elasticità. Diamo una valutazione articolata su questo disegno di legge. Ci sembra utile aver accolto qualche suggerimento degli Ordini professionali e non solo in relazione alla durata dell'incarico, ma anche riguardo alla professionalità e competenza. Questa legge, però, avrebbe potuto assumere dei connotati più stringenti."
Il Consigliere Gianni Rigo (PD) ha quindi detto che "il giudizio su questa legge è sostanzialmente positivo. La novità sostanziale introdotta è una riduzione dei margini di discrezionalità negli incarichi a soggetti esterni che dovrebbe favorire chi possiede maggiore professionalità. Se i meccanismi funzioneranno lo vedremo con il tempo. Il nodo fondamentale è quello di sapere se l'organico attuale, per competenze e qualifiche, sia in grado di rispondere alle esigenze di un'amministrazione sempre più complessa. E se questa Amministrazione sia in grado di sfruttare appieno le competenze che possiede piuttosto che richiedere la collaborazione di esterni. Occorrerà ammodernare il nostro sistema amministrativo e quindi potrà essere utile un'applicazione corretta della normativa che stiamo discutendo. Rimane il dubbio su quello che si intende per 'natura della prestazione altamente qualificata', da parte di 'esperti di particolare e comprovata specializzazione universitaria'. Sono stati scelti aggettivi molto impegnativi soprattutto se rapportati ai casi concreti. Il dato positivo è quello di aver posto comunque un tempo massimo di durata."
Il Capogruppo di Stella Alpina, Francesco Salzone, ha voluto sottolineare il lavoro proficuo svolto in Commissione. "Ci siamo adeguati alle richieste degli Ordini professionali così come è stata accolta la richiesta del Celva di allargare l'articolato anche agli enti locali. Riteniamo sia una legge puntuale che va nell'ottica di definire nuove regole per gli incarichi per i quali saranno richieste particolari professionalità."
Per il Capogruppo del Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi, "voteremo con convinzione questo disegno di legge per il salto qualificante che fa fare nel campo delle consulenze. L'Amministrazione regionale si è dotata di una procedura, richiesta anche dai cittadini, che garantisce una maggior trasparenza e professionalità."
Dopo la discussione generale, ha preso la parola il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, per il quale "con questo provvedimento abbiamo voluto, tra gli altri, coordinare il lavoro tra l'Amministrazione regionale e gli Enti locali. Un collegamento sempre più necessario in grado di rendere più efficace il lavoro svolto. Ci auguriamo che questa legge nella sua applicazione possa dare i risultati auspicati. Si tratta comunque di una buona normativa che va nella direzione dell'efficienza, dell'economicità e della trasparenza dell'apparato amministrativo."
SC