Info Conseil
Comunicato n° 231 del 1° ottobre 2003
DIRITTO ALLO STUDIO E CENTRALE LAITIERE D’AOSTE AL CENTRO DELLA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO REGIONALE
Dibattito sulle interrogazioni
Nel prosieguo del dibattito in aula, il Consigliere Dario Comé (Stella Alpina) ha chiesto, attraverso un’interrogazione, quali sono i criteri di applicazione della legge n. 30 del 1989 per l’attuazione del diritto allo studio nell’ambito universitario.
L’Assessore dell’istruzione e Cultura Teresa Charles ha risposto che “non si è trattato di disparità di trattamento, ma di una diversificazione nei tempi di erogazione degli assegni di studio. La situazione è dovuta a molteplici fattori come il periodo di pubblicazione degli avvisi di scadenza di presentazione delle domande e il periodo di controllo delle richieste. Per quanto riguarda i tempi di assegnazione dei contributi e degli assegni, tenuto conto della mancanza di personale che esamina le domande, posso dire che entro la fine dell’anno potremo presentare la graduatoria e procedere alla distribuzione delle borse di studio nei mesi di gennaio e febbraio 2004. Un’eventuale revisione della legge non porterà dei benefici sui tempi di assegnazione, ma è necessario comunque intervenire per definire la situazione anche per gli studenti che frequentano l’Università della Valle d’Aosta”.
“Volevamo sapere con questa iniziativa se era intenzione della Giunta rivedere la legge n. 30 dell’89” - ha affermato Comé. “La situazione dello studio si è modificata negli anni e bisogna mettere mano alla normativa e rivederla. Una reiscrizione è obbligatoria. E nell’ambito del diritto allo studio è necessario prevedere un sostegno anche a coloro che frequentano dei corsi di specializzazione e che conseguono una seconda laurea”.
Il Consigliere della Stella Alpina Marco Viérin ha quindi chiesto notizie sulla situazione della Centrale Laitière d’Aoste, a seguito di un’eventuale disimpegno della società Abit.
Nella risposta l’Assessore dell’Agricoltura Roberto Vicquéry ha affermato che “dopo varie richieste, abbiamo avuto un incontro la scorsa settimana con i vertici dell’Abit nel corso del quale le difficoltà trapelate sono state confermate. È stato riferito che non c’è alcun piano aziendale definito e anzi, lo scenario che ci è stato prospettato è negativo e non è esclusa la messa in liquidazione della Centrale. I dati contabili sono assolutamente negativi. La situazione, quindi, è palesemente difficile e sostenibile. I vertici societari confidano nell’intervento di un nuovo partner che stanno individuando. Siamo in attesa dell’evolversi della situazione e ci attiveremo eventualmente per individuare una filiera commerciale valdostana in grado di assorbire il marchio”.
Per il rappresentante della Stella Alpina Marco Viérin “oggi viene confermato che i problemi ci sono e che credo si arriverà ad una messa in liquidazione della società. Le scelte fatte in passato, dunque, si sono rivelate sbagliate. Anche la produzione dei formaggi, che era stata assicurata con un impegno preciso dell’Abit, è ormai nulla. La questione è chiara e purtroppo drammatica. Non si sa poi quale strada intraprendere dopo l’eventuale liquidazione. Ribadisco che è giusto mantenere il marchio. Speriamo che questa vicenda possa fungere da insegnamento per il futuro”.
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L’Assessore dell’istruzione e Cultura Teresa Charles ha risposto che “non si è trattato di disparità di trattamento, ma di una diversificazione nei tempi di erogazione degli assegni di studio. La situazione è dovuta a molteplici fattori come il periodo di pubblicazione degli avvisi di scadenza di presentazione delle domande e il periodo di controllo delle richieste. Per quanto riguarda i tempi di assegnazione dei contributi e degli assegni, tenuto conto della mancanza di personale che esamina le domande, posso dire che entro la fine dell’anno potremo presentare la graduatoria e procedere alla distribuzione delle borse di studio nei mesi di gennaio e febbraio 2004. Un’eventuale revisione della legge non porterà dei benefici sui tempi di assegnazione, ma è necessario comunque intervenire per definire la situazione anche per gli studenti che frequentano l’Università della Valle d’Aosta”.
“Volevamo sapere con questa iniziativa se era intenzione della Giunta rivedere la legge n. 30 dell’89” - ha affermato Comé. “La situazione dello studio si è modificata negli anni e bisogna mettere mano alla normativa e rivederla. Una reiscrizione è obbligatoria. E nell’ambito del diritto allo studio è necessario prevedere un sostegno anche a coloro che frequentano dei corsi di specializzazione e che conseguono una seconda laurea”.
Il Consigliere della Stella Alpina Marco Viérin ha quindi chiesto notizie sulla situazione della Centrale Laitière d’Aoste, a seguito di un’eventuale disimpegno della società Abit.
Nella risposta l’Assessore dell’Agricoltura Roberto Vicquéry ha affermato che “dopo varie richieste, abbiamo avuto un incontro la scorsa settimana con i vertici dell’Abit nel corso del quale le difficoltà trapelate sono state confermate. È stato riferito che non c’è alcun piano aziendale definito e anzi, lo scenario che ci è stato prospettato è negativo e non è esclusa la messa in liquidazione della Centrale. I dati contabili sono assolutamente negativi. La situazione, quindi, è palesemente difficile e sostenibile. I vertici societari confidano nell’intervento di un nuovo partner che stanno individuando. Siamo in attesa dell’evolversi della situazione e ci attiveremo eventualmente per individuare una filiera commerciale valdostana in grado di assorbire il marchio”.
Per il rappresentante della Stella Alpina Marco Viérin “oggi viene confermato che i problemi ci sono e che credo si arriverà ad una messa in liquidazione della società. Le scelte fatte in passato, dunque, si sono rivelate sbagliate. Anche la produzione dei formaggi, che era stata assicurata con un impegno preciso dell’Abit, è ormai nulla. La questione è chiara e purtroppo drammatica. Non si sa poi quale strada intraprendere dopo l’eventuale liquidazione. Ribadisco che è giusto mantenere il marchio. Speriamo che questa vicenda possa fungere da insegnamento per il futuro”.