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Comunicato n° 82 del 23 febbraio 2011

INIZIATIVE ISPETTIVE SU VISITE ED ESAMI CARDIOLOGICI

Adunanza del Consiglio regionale

Le liste di attesa per le prestazioni mediche di primaria importanza, con particolare riguardo al settore della cardiologia, sono state oggetto di un'interrogazione presentata dal Consigliere Gianni Rigo (PD) e di un'interpellanza proposta dalla Consigliera Patrizia Morelli (Alpe).

In particolare il Consigliere Rigo, sottolineando che le attese dei pazienti per alcuni esami cardiologici sono aumentate in modo considerevole, ha voluto conoscere "quali sono i provvedimenti che sono stati o saranno assunti dall'Azienda USL della Valle d'Aosta per ristabilire corretti tempi di attesa per le visite o gli esami sanitari per i pazienti valdostani."

La Consigliera Morelli, soffermandosi sulle restrizioni imposte all'assunzione nel settore sanitario, ha voluto sapere "quanti giorni erano previsti per prima visita rispettivamente alla data del 10 ottobre 2010, 10 dicembre 2010 e 10 febbraio 2011 per le prime visite, per il primo ecocardiogramma e per il primo ECG da sforzo; se corrisponde al vero che l'Unità di Base di Cardiologia si sia trovata nella necessità di ridurre il numero di prestazioni ambulatoriali dall'inizio del mese di febbraio per le visite cardiologiche e i test ergometrici, e se lo sarà prossimamente anche per gli ecocardiogrammi; se può confermare che la richiesta del responsabile della struttura di rendere nota alla popolazione la situazione in atto sia stata respinta dalla Direzione strategica dell'USL; quali direttive siano state impartite o si intendano impartire all'USL per fronteggiare la grave diminuzione di personale medico in forze a vario titolo presso tale reparto."


Nella risposta, l'Assessore alla sanità, Albert Lanièce, ha affermato che "i fenomeni che allungano le liste d'attesa sono molteplici: innanzitutto, la maggiore attenzione dedicata da parte dei cittadini nei confronti del proprio stato di salute, la valutazione dei bisogni assistenziali da parte dei medici prescrittori, le carenze organizzative che ostacolano il pieno sfruttamento delle risorse disponibili, le difficoltà di un settore che presenta al proprio interno nicchie di mercato di difficile regolamentazione. Preciso inoltre l'accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche in regime ambulatoriale è definito sulla base di criteri di gravità clinica del paziente e di appropriatezza, valutata su di una serie di classi di priorità: l'urgenza-emergenza, ossia la necessità di interventi immediati; l'urgenza differibile, da espletarsi tuttavia nel più breve tempo possibile; le prestazioni differite; le prestazioni programmabili."
Riguardo ai tempi di attesa, l'Assessore ha detto che "per le prime visite, i tempi di attesa, da ottobre 2010 a febbraio 2011, sono passati, in via generale, da 27 a 53 giorni negli ambulatori di alta, media e bassa Valle. Per le ecocardiografie all'ospedale di Aosta, sempre nel periodo ottobre 2010-febbraio 2011 si è passati da 45 a 94 giorni attesa, mentre per le ECG da sforzo, nella struttura ospedaliera del capoluogo, da 32 a 46 giorni."
"A seguito della riorganizzazione aziendale resasi necessaria per l'applicazione della manovra economica regionale per l'anno 2011, si è valutato che si poteva procedere alla riduzione di contratti libero professionali in cardiologia senza che questo determinasse riduzioni di attvità. Il Direttore della struttura ha segnalato che la riorganizzazione delle attività avrebbe comportato la mancata copertura di turni di prestazioni ambulatoriali territoriali: si è quindi proceduto a prorogare di un mese alle due dottoresse il contratto e contestualmente a bandire un incarico a tempo determinato per 20 ore settimanali per la durata di un anno per le prestazioni di specialistica ambulatoriale (incarico assegnato). Nel mese di gennaio, vi è stata una concomitanza di eventi, in particolare per la non accettazione da parte di medici delle ore previste che erano state assegnate. Il Direttore era comunque al corrente di tutti questi passaggi. Vista l'entità dell'allungamento dei tempi di attesa, si sta prendendo in considerazione di pubblicare nel mese di marzo ulteriori ore di attività di specialistica ambulatoriale; allo stesso tempo i medici ospedalieri stanno garantendo un numero superiore di ore di ambulatorio rispetto a quelle di gennaio. Si ritiene che il recupero dell'allungamento di questi tempi, con ritorno alla situazione precedente, possa essere garantito qualche mese dopo la ripresa della corretta attività. E in ogni caso, tale allungamento ha riguardato esclusivamente le visite non urgenti. Le prestazioni urgenti, indicate con codice di priorità specifico, sono state correttamente garantite. Confermo che c'è la massima attenzione nel risolvere le criticità."

Nella replica, il Consigliere Rigo si è detto "insoddisfatto delle risposte dell'Assessore, perché l'impennata delle liste d'attesa non è dovuta ad un incremento della domanda ma ad una diminuzione dei medici cardiologi. La verità è che si potevano prendere provvedimenti prima, conoscendo i tagli imposti dalla manovra finanziaria. Per altro, il problema delle ecografie non si risolve con l'aumento delle visite ambulatoriali. Mi rammarico del fatto che stiano aumentando i disagi per i pazienti valdostani."

La Conseillère Morelli a souligné que « les responsabilités ne sont pas dues à l'augmentation de la demande de visites, elles sont plutôt à rechercher ailleurs : en effet, le fait de couper sur les horaires et le personnel a des conséquences évidentes. La cardiologie n'est que le début d'une situation qui va empirer de façon évidente. Je fais appel au sens de responsabilité de l'Assesseur pour qu'il se fasse véritablement charge de la solution de ces problèmes. »


SC