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Comunicato n° 69 del 10 febbraio 2011

RESPINTA RISOLUZIONE SULLE DIMISSIONI DEI RAPPRESENTANTI REGIONALI NELLA SAV

Adunanza del Consiglio regionale


In chiusura di lavori, l'Assemblea ha discusso una risoluzione, presentata dal Gruppo consiliare Alpe, in merito alle dimissioni dei rappresentanti regionali nominati nel Consiglio di Amministrazione della Società Autostrade Valdostana.
Il testo è stato respinto, con 23 voti contrari e 8 a favore (Alpe e Partito Democratico).

L'iniziativa traeva spunto dai recenti rincari delle tariffe dei pedaggi autostradali fatti registrare dalle tratte che insistono sul territorio valdostano, e in particolare a seguito alla riunione della II Commissione "Affari generali" dello scorso 7 febbraio, in cui sono stati auditi i rappresentanti di nomina regionale nella SAV.

Come ha precisato il Capogruppo Roberto Louvin nell'illustrazione, "in quell'occasione, siamo venuti a conoscenza del fatto che nella predisposizione dei piani di investimento e nella presentazione delle richieste di incremento tariffario i rappresentanti regionali all'interno del Consiglio di amministrazione della SAV si siano allineati con le istanze e le proposte del partner privato della società, condividendo un'operazione che porterà le tariffe della tratta di pertinenza ad un aumento complessivo superiore al 50% nel corso del quadriennio 2010-2014. Gli stessi consiglieri hanno dichiarato di aver assunto tale decisione in sostanziale autonomia.
Riteniamo iniquo il meccanismo di definizione delle tariffe in questione che fa gravare in modo spropositato sull'utenza locale i costi di una struttura autostradale in cui si rendono e si renderanno sempre necessari investimenti di manutenzione e di sicurezza, mentre il beneficio di esercizio di queste tratte si ripercuote su una rete viaria e su un'utenza molto più vasta. Dobbiamo dare delle risposte politiche senza allargare sempre le braccia in segno di rassegnazione, ma ripartendo in modo diverse le imposizioni tariffarie. Con questa iniziativa, vogliamo dare un segnale di forte di richiamo ad una nostra rappresentanza che all'interno di una logica, che sappiamo difficile e complessa, non ha operato a difesa degli interessi della nostra regione."

Il Presidente della I Commissione, Alberto Zucchi (PdL), ha detto che "nessuno in questa aula si sottrae alla discussione, ma dare la responsabilità a quattro componenti di un Consiglio di amministrazione, che magari sono stati poco accorti, ma il cui voto non avrebbe cambiato la sostanza delle cose, ci sembra piuttosto una provocazione e una strumentalizzazione. Crediamo piuttosto che si debba affrontare seriamente il problema dei trasporti nel suo complesso attraverso un confronto che ci coinvolga e responsabilizzi tutti e invitiamo il Presidente della Regione a porre in essere tutte le iniziative necessarie a risolvere le difficoltà e a mitigarne l'impatto sui cittadini."

Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha dichiarato che "contestiamo duramente questi aumenti, sono un grave danno all'economia valdostana. Dall'audizione consiliare è emerso che dai rappresentanti regionali nella SAV la scelta è stata presa in totale autonomia, non in linea con la maggioranza. Quindi concordiamo su questa risoluzione, che è un atto politico, non contro le persone."

Per il Capogruppo di Fédération autonomiste, Leonardo La Torre, "è necessario aprire un dibattito sul tema degli aumenti autostradali. Dibattito che deve essere portato nel più vasto contesto della viabilità ferroviaria e aeroportuale valdostana. La risoluzione di Alpe è strumentale. La Fédération Autonomiste è contraria agli aumenti autostradali, ma è evidente che se vogliamo agire non è con questa logica di strumentalizzazione politica. Siamo coscienti dell'insoddisfazione dell'opinione pubblica, a cui va data una risposta, e abbiamo già messo in atto una serie di azioni per fronteggiare le difficoltà." Il Consigliere ha invitato i proponenti a ritirare la risoluzione.

Il Consigliere Capogruppo della Stella Alpina, Francesco Salzone, ha evidenziato che "non siamo d'accordo sul metodo né sul merito della risoluzione. Il giudizio espresso è superficiale: è bene capire i margini di manovra, peraltro risibili, dei nostri rappresentanti. Bisogna ragionare su come il ruolo dell'Amministrazione regionale possa incidere maggiormente, in modo da partire con un dibattito serio per la soluzione dei problemi dell'autostrada."

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha confermato "la fiducia nei nostri rappresentanti in seno alla SAV. Siamo d'accordo sul fatto che bisogna chiarire la questione, ma non con prese di posizione surrettizie e casuali su di un problema che è molto più generale e che non riguarda il solo settore dei trasporti. Il problema è che nell'ambito del sistema di liberalizzazione/privatizzazione, soprattutto per i servizi che trascendono la nostra regione, la nostra possibilità di incidere è molto bassa. Le partecipate che vedono la Regione nella posizione di minoranza hanno un certo ruolo, quelle che sono di maggioranza ovviamente sono determinanti rispetto al percorso che si intende tracciare. L'interesse principale per i cittadini è oggi quello di capire se le nostre richieste riguardanti la riduzione dei pedaggi possono essere accolte dall'Anas, che è l'unica preposta ad avere la competenza finale sulla questione, rispettando comunque le logiche aziendali e i piani finanziari dell'azienda."

La risoluzione intendeva invitare i consiglieri di amministrazione di nomina regionale della SAV a rassegnare le loro dimissioni e, in difetto, impegnare la Giunta regionale a revocare agli stessi consiglieri di amministrazione il mandato conferito loro.

La prossima riunione del Consiglio si terrà mercoledì 23 e giovedì 24 febbraio 2011.

SC