Info Conseil
Comunicato n° 59 del 9 febbraio 2011
INTERROGAZIONE SULLA TUTELA DELLA DOP FONTINA
Adunanza del Consiglio regionale
In particolare, il Consigliere Chatrian ha chiesto "se è oggettivamente riscontrato che le bovine valdostane destinate alla produzione del latte da trasformare in fontina vengono alimentate esclusivamente con foraggio valdostano; quali e quanti controlli vengono effettuati in merito ogni anno dal Consorzio Produttori e Tutela della DOP fontina e con quali metodologie."
Nella risposta, l'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Giuseppe Isabellon, ha evidenziato che "il disciplinare di produzione prevede che il foraggio utilizzato per l'alimentazione delle bovine, il cui latte è destinato alla produzione della DOP Fontina, provenga da superfici foraggere a disposizione del produttore di latte, in ragione di 4 UBA (Unità bovino adulto) a ettaro. La verifica del rispetto di tale rapporto trova riscontro nel controllo documentale tramite i dati forniti dall'Assessorato dell'agricoltura ed estratti dall'Anagrafe zootecnica regionale e dal Sistema gestione aziende agricole. Dati che vengono inviati all'ente di controllo, ossia il
CSQA Certificazioni srl, organismo di certificazione al quale il Ministero delle politiche agricole, su proposta del Consorzio produttori e tutela della DOP Fontina, ha demandato il controllo sulla corretta applicazione della filiera produttiva della Fontina. Oltre al controllo documentale, l'ente di certificazione esegue annualmente dei controlli ispettivi sul 10% delle aziende che aderiscono al sistema di qualità e su tutte le nuove aziende che intendono produrre la DOP Fontina. Durante il 2010, CSQA Certificazioni ha effettuato circa 120 visite ispettive in azienda - i dati sono in fase di elaborazione -, corrispondente a circa il 10% del totale dei produttori (5% estratto dal Ministero e 5% dal Consorzio produttori). Sono state rilevate 6 situazioni non conformi al parametro 4 UBA/ha, le cui azioni correttive dovranno concludersi entro il 31 marzo 2011, con la presentazione della documentazione fiscale di acquisto di fieno valdostano, ad integrazione della quota mancante per le proprie lattifere. Non sono emerse altre non conformità specifiche sull'alimentazione."
Nella replica, il Vicepresidente Chatrian ha affermato che "il 12 gennaio, abbiamo chiesto al Presidente della III Commissione di audire con celerità i principali attori della filiera lattiero-casearia valdostana, le associazioni di categoria e dei consumatori, il Consorzio produttori e le strutture regionali competenti per materia, con l'obiettivo di creare un tavolo di confronto volto ad affrontare l'argomento in maniera seria e in prospettiva, viste le difficoltà del settore. Purtroppo, da due anni e mezzo a questa parte, siamo abituati a non avere risposte. Vorremmo fare il punto della situazione e analizzare i punti di forza e quelli di debolezza dell'intera filiera di produzione della Fontina DOP. Crediamo che la tecnologia, la ricerca e l'innovazione possano essere utili per risolvere le fragilità della filiera e, in tal senso mettere in campo eventuali integrazioni, consci che i pilastri fondamentali del disciplinare (vedi l'alimentazione delle lattifere che deve essere costituita da fieno ed erba verde prodotti in Valle) sono irrinunciabili. Ma per farle abbiamo bisogno di confrontarci lealmente rispettando i vari ruoli nelle sedi opportune: non avendo ricevuto nessuna risposta alla nostra richiesta in Commissione, ci rivolgiamo all'Assessore affinché muova la classifica per l'iter di audizioni, perché vorremmo partecipare alla risoluzione delle difficoltà, insieme agli attori principali e all'Assessorato."
SC