Info Conseil

Comunicato n° 43 del 26 gennaio 2011

INTERPELLANZA SULLE SOCIETÀ SAV E RAV

Adunanza del Consiglio regionale


Il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (PdL) è tornato a trattare, per il tramite di un'interpellanza, gli aumenti tariffari sulle tratte autostradali valdostane, focalizzandosi sul ruolo svolto dai rappresentanti della Regione nelle società SAV e RAV. Sullo stesso argomento è intervenuto anche il Consigliere del Partito Democratico, Raimondo Donzel.

In particolare, il Consigliere Tibaldi, ha voluto conoscere quali sono i pareri e/o i voti formulati da tutti i singoli rappresentanti dell'Amministrazione valdostana in seno alle società in relazione agli aumenti tariffari scattati dall'inizio del 2011; in quali momenti essi sono stati coinvolti nei relativi processi formativi-decisionali, poi sfociati nelle ingiustificabili gabelle adottate; in quale data il Presidente della Regione è stato informato delle ipotesi di aumento in essere; quali sono i suoi intendimenti in merito al comportamento dei medesimi rappresentanti sul fatto in oggetto.  "L'incremento del 20 per cento ci ha lasciati attoniti, soprattutto in una regione dove l'autostrada rappresenta la principale arteria di comunicazione, in assenza di un servizio ferroviario che funzioni e in presenza di una strada statale che è costipata dal traffico."

Il Consigliere Donzel ha inoltre chiesto se il Governo regionale intende verificare ulteriormente con RAV e SAV il piano di investimenti e rendere pubblico l'andamento dei dividendi fra gli azionisti, oltre che chiarire quali misure sono state prese per rivedere gli adeguamenti tariffari.

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha risposto che "dei contenuti della convenzione unica con l'ANAS in fase di rinnovo, i rappresentanti dell'Amministrazione regionale nelle società RAV e SAV sono stati informati nelle sedute dei rispettivi Consigli di Amministrazione che si sono succeduti a partire dal 2006.
In tali occasioni, i rappresentanti regionali nella società SAV non hanno mai mancato di considerare, ricercare e promuovere iniziative rivolte a contenere l'effetto degli aumenti tariffari che erano in previsione. Per quanto riguarda RAV, gli amministratori di nomina regionale hanno espresso il loro parere contrario nel merito del riequilibrio del piano economico e finanziario allegato alla rinnovata convenzione, in quanto determinato esclusivamente facendo leva sull'incremento tariffario. In SAV hanno votato favorevolmente. La Presidenza della Regione è stata tenuta informata sull'evoluzione e sui contenuti del testo della nuova convenzione unica e ciò in particolare a partire dalla fine del 2009, ovvero dal momento in cui le nuove Convenzioni sono state sottoscritte con l'ANAS dagli Amministratori delegati delle due società. A quelle date, si prospettavano degli adeguamenti tariffari per assicurare l'equilibrio economico-finanziario delle concessioni, ma non ancora il loro ammontare.
"
Riguardo agli interrogativi posti dal Consigliere Donzel, il Presidente della Regione ha rilevato che "il piano economico-finanziario delle due concessionarie SAV e RAV è stato verificato e approvato nel corso del lungo e complesso iter di approvazione che ha seguito la sottoscrizione della nuova convenzione per l'esercizio delle rispettive tratte autostradali, e che l'Amministrazione regionale non ha quindi alcuna verifica ulteriore da effettuare. Per quanto riguarda RAV, negli ultimi cinque anni non sono stati distribuiti dividendi in quanto gli utili di esercizio sono stati destinati a copertura delle perdite accumulate. Per quanto concerne SAV, negli ultimi cinque anni i dati sono i seguenti: nel 2005, a fronte di un dividendo complessivo pari a 4 milioni 800 mila euro, la Regione ha introitato un dividendo di 1 milione 378 mila 723 euro; nel 2006, a fronte di un dividendo complessivo pari a 4 milioni 80 mila euro, il dividendo introitato dalla Regione è stato di 1 milione 171 mila 914 euro; nel 2007, a fronte di un dividendo complessivo pari a 7 milioni 200 mila euro, il dividendo introitato dalla Regione è stato di 2 milioni 68 mila 85 euro; nel 2008 e nel 2009 a fronte di un dividendo complessivo pari a 4 milioni 320 mila euro, il dividendo introitato dalla Regione è stato di 1 milione 240 mila 851 euro per ognuno dei due anni."
Infine, in merito alle misure per rivedere gli adeguamenti tariffari, il Presidente ha ribadito che "stiamo definendo una nuova procedura che comporterà una riduzione del 50% dei pedaggi autostradali a favore dei pendolari valdostani per gli spostamenti dal luogo di abitazione al luogo di lavoro e sull'intera tratta autostradale Courmayeur/Pont-Saint-Martin. Questa procedura è già definita nei suoi aspetti tecnici e non appena avremo l'assenso di ANAS potrà essere avviata. Abbiamo in previsione altri incontri per chiarire questo tema e il nostro impegno va nella direzione di ridurre le tariffe, adeguandole a quelle che sono state nelle altre regioni.
Ancora, abbiamo avviato con SAV delle valutazioni su come attenuare a livello regionale gli effetti determinati dal rincaro dei pedaggi autostradali, chiedendo alla società di formulare un progetto di modulazione tariffaria che pur rispettando il vincolo di parità di introiti da pedaggio stabilito dalla Convenzione, ne riduca l'impatto sui percorsi della tratta in concessione alla SAV tra le stazioni di Quincinetto e Aosta. Infine, per quanto riguarda RAV stiamo operando per ottenere un calmieramento delle tariffe autostradali attraverso un nuovo introito derivante da una parte dell'incremento tariffario del Traforo del Monte Bianco, in analogia con quanto avvenuto dal lato francese."


Per il Consigliere segretario Tibaldi "abbiamo appurato oggi che non si è trattato di fatti imprevedibili, avendo appreso che è dal 2006 che si argomenta sulla pianificazione degli investimenti e del recupero di questi sulla base di adeguamenti tariffari. Riguardo al comportamento dei nostri rappresentanti non possiamo non meravigliarci: in RAV hanno votato contro, in SAV il voto è stato favorevoli, pur con i necessari distinguo. In RAV hanno avuto più a cuore quelli che sono gli interessi della comunità che rappresentano. In SAV hanno fatto gli interessi dell'azionista di maggioranza. Questi due comportamenti, sul quale il Presidente ha glissato, dimostrano un'assenza di coordinamento politico da chi gestisce le partecipate regionali. Chiediamoci quale sia il significato della nostra presenza nelle due società: dateci un segnale politico riguardo a questo interrogativo."

Per il Consigliere Donzel, "dalle parole del Presidente emerge che il piano di programmazione dei lavori deve tenere conto dell'equilibrio economico delle concessionarie, ma non è quello che immaginiamo in una società, che ha una partecipazione della comunità. La Valle d'Aosta, se crede nello sviluppo globale e sostenibile di tutti, deve fare politicamente la sua parte e non accettare supinamente questo sistema, soprattutto in un momento di crisi che colpisce innanzitutto i soggetti più deboli. Inoltre la proposta di ridurre i pedaggi solo ai pendolari è molto iniqua perché vengono esclusi tutti i lavoratori autonomi, gli artigiani, i commercianti, gli albergatori, le imprese e tutti i valdostani che usano l'autostrada per raggiungere l'ospedale e i servizi concentrati nella città di Aosta."


SC