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Comunicato n° 38 del 26 gennaio 2011

INTERROGAZIONE SUI CORSI DI FORMAZIONE REGIONALI

Adunanza del Consiglio regionale


Il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (PdL) ha presentato un'interrogazione riguardante lo svolgimento di corsi di formazione continua per operatori socio-sanitari presso le strutture alberghiere.

Essendo venuto a conoscenza che nel dicembre del 2010 in un albergo valdostano si sarebbe tenuto un corso di aggiornamento per la formazione continua rivolto gli operatori socio-sanitari, socio-assistenziali e socio-educativi, ai dirigenti e funzionari referenti per la formazione continua della Direzione politiche sociali, cui avrebbero partecipato solo dipendenti dell'Amministrazione regionale, il Consigliere ha chiesto quanti siano stati i partecipanti all'iniziativa e a quanto siano ammontati i costi di residenzialità (soggiorno e pasti); se la Regione non dispone di proprie strutture per la tenuta di corsi di formazione e se la prassi di tenere in forma seminariale residenziale alberghiera sarà generalizzata dalla Giunta regionale ed estesa ad altri settori dell'amministrazione, nonostante le previste restrizioni finanziarie all'aggiornamento professionale dei dipendenti.

Nella risposta, l'Assessore alla salute, sanità e politiche sociali, Albert Lanièce, ha detto che "il 20 e 21 dicembre scorso, si è svolto a Vetan (Saint-Pierre) un seminario residenziale sulla valutazione della qualità nei servizi sociali, rivolto ai dirigenti e ai funzionari della Direzione politiche sociali referenti per la formazione continua e tenuto dal Prof. Giuseppe Scaratti, psicologo e professore ordinario presso la Facoltà di economia dell'Università Cattolica di Milano. L'idea di dedicare una 'due giorni' di formazione intensiva fuori sede è nata dalla necessità di confrontarsi, con la guida di un docente esperto di valutazione, su di un tema strategico per lo sviluppo di un'area dell'Amministrazione. All'iniziativa  hanno partecipato 19 persone con un costo complessivo di 989 euro: un'operazione che è costata meno di un corso ordinario e che ha avuto il vantaggio di far lavorare strutture anche più decentrate. E' noto poi che la Regione non dispone di aule dedicate all'attività formativa e quindi si appoggia a strutture esterne. La programmazione futura delle attività di formazione continua a favore di operatori dei servizi socio-sanitari, socio-assistenziali e socio-educativi, che è stata impostata proprio grazie a questa iniziativa unificata, ridurrà al minimo, per il 2011, il ricorso a corsualità brevi e variegate che rischiano di disperdere risorse e la cui ricaduta è difficilmente misurabile. La scelta poi di organizzare un'iniziativa outdoor è confortata dalla letteratura scientifica, che sottolinea il valore aggiunto di un'attività di formazione fuori sede per favorire la concentrazione e aggregare maggiormente un gruppo di persone chiamate a fare squadra."
"Un'operazione quindi - ha concluso l'Assessore - tutt'altro che dispendiosa anche nelle prospettive, perché produrrà un risparmio di costi e un'ottimizzazione delle risorse impiegate per tutta la formazione specialistica 2011 nell'ambito di mia competenza."

Nella replica, il Consigliere Tibaldi ha sostenuto che "non ci sono dubbi sul fatto che l'aggiornamento professionale e la formazione continua dei dipendenti sia cosa buona e giusta, ma è altrettanto indubbio che questo aspetto debba sintonizzarsi con quelle che sono le nuove indicazioni dello Stato in merito alla spesa pubblica, anche in questo settore. I dati forniti oggi sono sicuramente esigui, ma abbiamo apprezzato soprattutto che, per l'anno in corso, ci sarà un'ulteriore riduzione al minimo di questi corsi brevi, mantenendo così un profilo di rigore per quanto riguarda la parte economica e di livello professionale per quanto riguarda l'aggiornamento professionale."

SC