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Comunicato n° 37 del 26 gennaio 2011

INTERROGAZIONE SITUAZIONE CLINICA DI SAINT-PIERRE

Adunanza del Consiglio regionale


Il Consigliere e capogruppo di Alpe, Roberto Louvin, ha presentato un'interrogazione relativa alla situazione operativa e gestionale della Clinica di Saint-Pierre.

Nello specifico, il Consigliere Louvin, avendo avuto notizia "dell'uscita del Gruppo Humanitas dall'azionariato dell'ISAV-Iniziative sanitarie valdostane, società mista a capitale privato partecipata da Finaosta e gestore della clinica, e del conseguente ingresso di un nuovo partner tecnico identificato nel Gruppo Policlinico di Monza", ha chiesto "quali siano, al di là del generico venir meno della condivisione di obiettivi strategici sullo sviluppo delle attività, i reali motivi dell'avvicendamento e se gli stessi siano da mettersi in relazione con recenti nomine da parte dell'USL della Valle d'Aosta di primari provenienti da strutture gestite dal gruppo Policlinico di Monza; quante prestazioni riabilitative siano state effettivamente effettuate nel corso del 2010 presso la struttura di Saint-Pierre in regime di convenzione per tipologie generali (ortopediche, cardiologiche), sia in termini assoluti di costo e di unità di pazienti che in percentuale in rapporto alla potenzialità complessivamente stabilita in convenzione; quanto personale operi attualmente alle dipendenze della struttura convenzionata, con contratti di lavoro subordinato o in rapporto di collaborazione; quale sia stata la durata media dei ricoveri operati nel 2010 presso la struttura e se si siano registrate da parte dell'USL o dell'Assessorato doglianze rispetto alla durata particolarmente prolungata di tali ricoveri."

Nella risposta, l'Assessore alla sanità, Albert Lanièce, ha riferito che "il cambio di gestione è stato condiviso nel momento in cui è vento meno uno degli obiettivi principali, e cioè che questa struttura rappresentasse un'attrattiva per gli utenti provenienti da fuori regione, nell'ambito della mobilità sanitaria. Il gruppo Policlinico di Monza, che gestisce strutture che sono al confine con la nostra regione, rappresenta in questo senso una possibilità più concreta di collaborazione, al fine di far arrivare pazienti da fuori Valle e migliorare il trend di afflusso di non residenti. Questo è il reale motivo."
"Le prestazioni riabilitative fornite nel 2010 sono state esclusivamente ricoveri per un totale di 493 pazienti, di cui 457 sono valdostani. È un dato da sottolineare perché altamente positivo. Questi valdostani quindi non devono più recarsi al di fuori della nostra regione, evitando i disagi evidenti. Ritengo che sia un risultato politico rilevante. Il costo sostenuto è di 2.645.438 euro a fronte di una spesa preventivata di 3.561.000 euro."
"Nella struttura, poi, lavorano 36 persone di cui 22 con contratto d lavoro subordinato, 2 Co.Co.Pro., 8 liberi professionisti di cui 6 fisioterapisti, 5 medici e un tecnico. Infine, la durata media dei ricoveri nel 2010 è stata di 25,24 giorni e non si sono rilevati dei reclami in merito."

Nella risposta, il Consigliere Louvin ha affermato che "non siamo convinti che la risposta sul cambio di partner sia esaustiva. Qualcosa deve essere mancato se solo un anno prima la collaborazione con Humanitas veniva definita 'un sogno comune'. Non ci risulta che si trattasse di una collaborazione a tempo, 'usa e getta'. Vorremmo sapere perché non è stato fatto nulla per mantenere in Valle questa presenza perché riteniamo si trattasse di un partner qualificato anche per la mobilità sanitaria. Abbiamo una lettura dei fatti più opaca di quella data dall'Assessore. Il passaggio di recente di primari dal Policlinico di Monza all'ospedale Parini di Aosta non deve essere estraneo alla vicenda. Per quanto riguarda i dati, se l'operazione era quella di facilitare la mobilità sanitaria, da quel lato per noi è fallita. È un risultato quantitativamente molto inferiore a quello preventivato, nell'ordine di un terzo rispetto a quello previsto, e conferma che qualcosa non è andato per il verso giusto. A noi risultano, poi, alcune segnalazioni perché a molti pazienti è parso che la durata del ricovero sia stata diluita, un po' anomala. Occorre accertarsi che le dimissioni avvengano in modo ragionevole e tempestivo. In generale, ci pare che la struttura non abbia ancora soddisfatto le attese che c'erano state in avvio."

SC