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Comunicato n° 536 del 3 novembre 2010
APPROVATO IL BILANCIO DEL CONSIGLIO REGIONALE PER IL 2011
Adunanza del Consiglio regionale
L'Assemblea ha approvato all'unanimità il bilancio di previsione del Consiglio regionale per l'anno 2011.
L'importo complessivo del documento contabile dell'Assemblea regionale si attesta sul valore di 22.570.000 euro, di cui 17.900.000 per entrate e spese effettive e 4.670.000 euro per partite di giro. Tra le entrate si segnala l'incidenza dell'assegnazione a carico del bilancio regionale, pari a 15.412.000 euro, che rappresenta l'86,10 % delle entrate complessive, mentre la spesa prevista ammonta a 17.900.000 euro, che comprende anche il finanziamento del programma della Consulta regionale per le pari opportunità, della copertura dei costi dell'Ufficio del Difensore civico, della gestione del CoReCom, del finanziamento all'associazione degli ex Consiglieri e degli oneri per la gestione del sistema informativo del Consiglio. Queste voci ammontano a 14.935.000 euro, corrispondenti al 83,44% della spesa generale.
A fronte di una diminuzione del 2% dell'assegnazione a carico dell'Amministrazione regionale concordata anche in seguito ai vincoli posti dalla manovra economica prevista dal decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge dall'articolo 1 della legge 30 luglio 2010, n. 122, nella predisposizione del progetto di bilancio si è provveduto a diminuire in modo sostanziale le spese a titolo discrezionale, mantenendo un equilibrio invece per quanto riguarda i costi fissi.
Il provvedimento è stato sinteticamente illustrato dal Presidente dell'Assemblea Alberto Cerise, che ha ricordato che « dans ce budget les frais obligatoires sont particulièrement élevés: ils se chiffre à 83,44 pour cent du montant général du budget. »
Nel dibattito è intervenuto il Consigliere Gianni Rigo (PD), per esprimere una valutazione circa la comunicazione: "sono rimasto deluso da come gli organi di stampa hanno dato conto del dibattito consiliare circa il Piano regionale per la salute ed il benessere sociale. Questo mi porta, come avevo già fatto lo scorso anno, a proporre la creazione di una rivista istituzionale periodica, comune a Consiglio e Giunta regionale, sullo stile di quella realizzata dalla Regione Piemonte. Nel periodico troverebbero spazio gli argomenti di grande attualità, gli approfondimenti su iniziative specifiche, i commenti sulle manifestazioni organizzate, oltre che le voci dei gruppi consiliari. Ritengo necessario fornire un'immagine più completa del confronto consiliare. Manca una pubblicazione in cui si raccolga il lavoro e l'impegno di quanti devono misurarsi con i problemi della nostra regione. Il nodo è credere o meno nella centralità del Consiglio."
Rispondendo all'intervento, il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise, ha specificato che "si crede nella centralità dell'Assemblea svolgendo bene il lavoro di Consigliere, mentre le casse di risonanza compiono un percorso diverso. Circa la proposta di rivista, ho sottoposto la questione all'Ufficio di Presidenza, che ha effettuato una serie di approfondimenti, visto anche l'elevato costo per la realizzazione di una pubblicazione cartacea, cui dobbiamo aggiungere la perdita di freschezza dell'informazione, visti i tempi di stampa."
Il Presidente ha quindi ricordato come il Consiglio regionale abbia peraltro da sempre investito molto nell'ambito della comunicazione istituzionale, al fine di dare maggiore visibilità al dibattito politico che avviene in questa sede. "Ritengo poi che in una regione di 120.000 abitanti, vi sia già un'ampia presenza di giornali cartacei, senza contare i siti internet di informazione locale, l'Agenzia Ansa, l'informazione radiotelevisiva della Rai. Io mi chiedo quindi se esista davvero uno spazio per una rivista istituzionale del Consiglio regionale. Non si rischia di fare una ennesima pubblicazione che soddisfa innanzitutto noi stessi? Credo che non conti tanto la quantità, quanto la qualità di ciò che viene riportato su di noi, sia in quanto singoli Consiglieri che in quanto istituzione Consiglio regionale. Sin dal mio insediamento, ho sempre lavorato affinché vi fosse una rivalutazione dei compiti che siamo chiamati ad affrontare nella nostra veste di Consiglieri, perché ritengo che la funzione di presidio della democrazia spettante alla nostra Assemblea sia estremamente importante. Ma ricordo anche che la politica non si fa solamente sui giornali, ma con un costante lavoro di ascolto, di dialogo e di confronto con i cittadini e con le varie espressioni degli interessi sociali. Se esercitiamo questa nostra missione quotidianamente, siamo molto più vicini ai cittadini di quanto non possiamo esserlo attraverso le pagine dei mass-media."
Nella replica, il Consigliere Rigo ha precisato che "sono uno dei pochi ancora amante della carta. Non mi interessa lo spazio dedicato ad una singola persona, ma mi piacerebbe poter fare un punto fermo sulle questioni, rappresentando su carta un confronto che a volte manca persino in Aula. Ritengo che in questo senso gli investimenti per una rivista sarebbero soldi ben spesi."
SC