Info Conseil

Comunicato n° 531 del 3 novembre 2010

INTERPELLANZA SU OSPITALITÀ CASA DA GIOCO DI SAINT-VINCENT

Adunanza del Consiglio regionale

Nell'ambito delle interpellanze, il Consigliere, segretario del Consiglio, Enrico Tibaldi (PdL) ha trattato il tema della clientela della Casa da gioco di Saint-Vincent ospitata presso il Grand Hotel Billia.

"In occasione dell'approvazione del Piano di sviluppo del complesso da parte del Consiglio regionale lo scorso 28 luglio, veniva evidenziato il rischio di concorrenza sleale e pesante che la struttura alberghiera pubblica stava - e sta tuttora - ponendo in essere, attraverso una politica tariffaria aggressiva, nei confronti delle aziende private del settore operanti nel comprensorio. Inoltre, la crisi in atto continua a erodere clientela, ricavi e segmenti di mercato a tutte le imprese operanti sul territorio."

Nello specifico, il Consigliere Tibaldi ha voluto sapere "quali sono, nel periodo intercorrente dal 1° giugno 2009 ad oggi, i dati relativi alla clientela della Casa da gioco che è stata ospitata presso il Grand Hôtel Billia (ospitalità interna) e quelli relativi alla clientela orientata verso altre strutture ricettivo-alberghiere del comprensorio di Châtillon e Saint-Vincent (ospitalità esterna); quali sono i suoi intendimenti in merito alla situazione citata."

Nella risposta, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha affermato che "si evoca un'indubbia criticità che negli anni si è venuta a creare nella zona di Saint-Vincent. Nel periodo giugno 2009-settembre 2010, i costi per l'ospitalità interna relativa alla clientela della casa da gioco, quindi presso le strutture di proprietà di Casino de la Vallée Spa, sono stati pari a 6 milioni 573 mila 461 euro. Nello stesso periodo invece i costi per l'ospitalità cosiddetta esterna, cioè presso le strutture operanti sul territorio, ammontano a 1 milione 322 mila 131 euro. L'ospitalità esterna rappresenta nel periodo in questione il 17% del totale dell'ospitalità relativa alla clientela della casa da gioco; tale percentuale è in aumento rispetto al passato in quanto l'incidenza nel 2007 era del 13%, nel 2008 del 13.9% e nel periodo gennaio-aprile 2009 del 15.4%. Ci auguriamo che non ci siano più problemi di una non complementarietà con le nuove strutture alberghiere del Billia: l'intento è di completare l'offerta per una clientela d'élite, in modo da portare ad una differenziazione nell'offerta, per implementare le presenze nel paese. Siamo sulla via di un miglioramento d'insieme, e l'accelerazione che abbiamo cercato di dare alla parte strutturale del Gran Hôtel Billia va in quest'ottica.
Nel frattempo, Casinò de la Vallée continua a svolgere attività a beneficio del comprensorio di Châtillon e Saint-Vincent sia con la cosiddetta 'ospitalità esterna' sia organizzando e sostenendo eventi a livello nazionale e internazionale con ricadute importanti sulle strutture ricettivo-alberghiere del territorio, quali concorsi di magia, concerti, tornei di poker, congressi vari, gare sportive e altro. A queste attività vanno aggiunte quelle organizzate dall'associazione 'In Saint Vincent' dove la Casa da gioco contribuisce con un budget annuale di 300 mila euro."

Nella replica, il Consigliere Tibaldi ha precisato che "i fatti parlano di un comprensorio che sta subendo una politica tariffaria aggressiva e sleale da parte del Grand Hôtel Billia. Il ruolo di questa struttura dovrebbe essere invece di un propulsore, ma al momento è un freno a mano, dovendo far quadrare i bilanci del Casinò. E' difficile che la stessa acqua venga versata in entrambi i vasi: oggi il vaso del comprensorio privato è nettamente tenuto in minor considerazione, tant'è che negli ultimi due anni hanno chiuso tre alberghi. Pur credendo nel progetto di rilancio del Billia, è necessario un intervento della politica presso l'amministrazione della Casa da gioco per scongiurare azioni di dumping con tariffe aggressive che danneggino l'imprenditorialità privata."


SC