Info Conseil
Comunicato n° 505 del 20 ottobre 2010
INTERPELLANZA SU RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO
Adunanza del Consiglio regionale
In particolare, il Consigliere Louvin ha voluto conoscere "quanti procedimenti siano stati avviati nei comuni valdostani ai sensi della citata legge per l'ampliamento o la realizzazione di unità immobiliari mediante l'esecuzione di nuovi volumi e superfici in deroga agli strumenti urbanistici generali e ai regolamenti edilizi, in base all'articolo 2 della normativa in questione; quanti interventi per la riqualificazione ambientale e urbanistica degli edifici siano stati avviati negli stessi comuni in deroga agli strumenti urbanistici generali e ai regolamenti edilizi, con l'utilizzo di criteri e tecniche di edilizia sostenibile, fonti di energia alternative e rinnovabili o misure di risparmio delle risorse energetiche o idriche, con integrale demolizione e ricostruzione di edifici preesistenti, ai sensi dell'art. 3 della stessa legge; quanti interventi siano stati avviati per la riqualificazione ambientale ed urbanistica del territorio nell'ambito di programmi integrati, intese e concertazioni promossi dalla Regione o dai Comuni, con aumento consentito fino al 45 per cento del volume esistente, secondo quanto previsto dall'art. 4 della legge in questione; se la Giunta ritenga rispondente agli obiettivi prefissati i risultati prodotti dalla normativa in questione."
Nella risposta, l'Assessore territorio e ambiente, Manuela Zublena, ha spiegato "da febbraio a metà ottobre, le pratiche avviate sono in totale 188. Pochi sono i comuni interessati da questi interventi, dato che ne sono coinvolti soltanto 28. I Comuni che registrano il maggior numero di pratiche sono quelli più popolosi: Aosta (57), Sarre (24), Courmayeur (22), Châtillon (11), Saint-Christophe (9). Entrando nel dettaglio per tipologia, ai sensi dell'articolo 2 (aumenti volumetrici fino al 20%) sono stati avviati 179 interventi, di cui 23 completi di valutazione di sostenibilità ambientale, andando nella direzione di attuare il miglioramento delle prestazioni dell'edificio. In base all'articolo 3 (35% di aumento volumetrico) sono stati avviati 9 interventi: si tratta di demolizioni integrali e ricostruzioni rispondenti ai requisiti di sostenibilità ambientale.
Per quanto riguarda l'articolo 4 (aumento fino al 45%) non ci sono stati ancora purtroppo interventi. Nell'insieme, dalle prime valutazioni emerge che la percentuale media complessiva dei 188 interventi raggiunge circa il 20% del volume esistente: significa che non è stato utilizzato tutto il premio volumetrico consentito. Sarà interessante studiare questi dati, anche in vista di adeguamenti normativi. Il mio parere è piuttosto soddisfacente, auspicando comunque un'applicazione ancora maggiore nei nostri comuni. Non dimentichiamo che l'obiettivo del Governo regionale era di puntare alla sostenibilità ambientale, dando impulso all'economia edilizia."
Replicando alla risposta, il Consigliere Louvin ha evidenziato che "questa legge è stata fallimentare: lo scopo prefissato era di muovere il settore delle costruzioni in un momento di crisi, ma i risultati ora indicati ci portano ad affermare che questa legge sia servita solo a risolvere alcune piccole questioni di sistemazione edificatoria, anche pregresse. La Giunta aveva promesso un rilancio del settore economico, ma ha condotto un'operazione altamente contraddittoria, prevedendo che la normativa avesse un'applicazione a tempo indeterminato, senza accogliere, come nelle altre regioni, il carattere di temporaneità. La nostra legge ha fatto sì che famiglie e imprese abbiano procrastinato a tempi migliori. E' un peccato, il rilancio economico è stato clamorosamente mancato, e lo questo registriamo con rammarico."
SC