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Comunicato n° 487 del 6 ottobre 2010

APPROVATA LA PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DEL SERVIZIO CIVILE REGIONALE

Adunanza del Consiglio regionale


Il Consiglio ha approvato all'unanimità il documento di programmazione triennale 2010-2012 del Servizio civile regionale.

Il piano rappresenta il compimento del processo di creazione del Servizio civile valdostano, avviato con la promulgazione della legge regionale n. 30/2007, e ne costituisce la prima programmazione triennale.

L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, illustrando l'atto, ha evidenziato che "il documento è stato incardinato su quattro linee guida sui cui ancorare l'operatività futura: la forte impronta di valori e uno stretto legame con la cultura della solidarietà e del territorio; la coerenza con le politiche di sviluppo regionale; la creazione di una struttura in grado di sviluppare una gestione propulsiva del sistema servizio civile e di rendere sinergici e reciprocamente incentivanti il sistema nazionale con quello regionale; l'impegno per la crescita di tutti i soggetti coinvolti nel sistema, attraverso azioni mirate di formazione, assistenza tecnica e comunicazione. Con questa approvazione si apre la seconda fase di lavoro che prevede la redazione del programma operativo annuale, che sarà poi approvato dalla Giunta." Ha poi spiegato che "in Valle d'Aosta, la legge allarga le fasce d'età per l'accesso al servizio (18-30 anni e a 35 per le categorie protette). I progetti hanno durata annuale e prevedono almeno 30 ore di servizio settimanale per 5 o 6 giorni alla settimana. I settori di impiego sono l'assistenza, l'ambiente e protezione civile, la cultura ed educazione, l'estero. All'interno dei progetti devono essere previsti moduli di formazione generale e specifica. I giovani possono svolgere il servizio civile presso tutti gli enti che hanno presentato progetti approvati dalla Regione. La programmazione ipotizza un numero di giovani da avviare pari a 20 unità nel primo anno di attuazione, a 30 unità nel secondo e a 40 nel terzo anno."

Nel dibattito hanno preso la parola la Consigliera Patrizia Morelli, i Consiglieri Gianni Rigo e André Lanièce.

Pour la Conseillère Patrizia Morelli (Alpe), « il s'agit d'une opportunité donnée aux jeunes pour maintenir vivant cet esprit communautaire qui a caractérisé le peuple valdôtain au fil du temps et pour leur donner des orientations quant à leur futur professionnel. Au-delà des belles paroles de principe, il est important que le service civil dans notre région puisse effectivement être une expérience formative enrichissante et qu'elle ne soit pas seulement considérée comme une possibilité d'emploi de la dernière minute. L'application de la loi régionale a pris un temps long et nous arrivons seulement après trois ans à l'approbation du Plan triennal. Il faudra rattraper le temps perdu et valoriser les compétences qui en ces années se sont formées parmi les sujets engagés dans le social, dans le cadre du service civil national, afin de parvenir rapidement à la réalisation du programme opérationnel pour l'année 2011. »

Il Consigliere Gianni Rigo (PD) ha detto che "il documento arriva tardivamente e che il tempo a disposizione della Giunta per l'approvazione del programma operativo 2011 è poco." Ha quindi illustrato due ordini del giorno, firmati congiuntamente con la Consigliera Morelli, volti "a formulare delle proposte concrete, affinché l'istituzione del servizio rappresenti un'effettiva opportunità per un suo avvio positivo: il primo impegna il Governo regionale a considerare l'opportunità di far gestire ad un soggetto del privato sociale le attività per la formazione, la promozione e la raccolta dei bandi con il coinvolgimento degli enti accreditati; il secondo teso a sviluppare azioni di sperimentazione a favore degli adolescenti e dei neo pensionati."

Il Vicepresidente del Consiglio, André Lanièce (SA) ha sottolineato che "con il servizio civile si definisce un nuovo patto tra le istituzioni e i giovani, un accordo che li impegna in compiti utili alla società, dando loro un'opportunità di crescita individuale. I giovani possono così sentirsi protagonisti e artefici di azioni volte al bene comune, adempiendo ai doveri inderogabili di solidarietà e concorrendo al progresso materiale o spirituale della società. Un servizio civile che, se svolto con attenzione e correttezza, è un'importante scuola di educazione. Questo Piano è importante non solo per i contenuti ma anche per l'equilibrio con cui è stato predisposto, e per il confronto con le diverse realtà sociali e istituzionali che ne ha accompagnato la redazione. Importante per la sua riuscita sarà senz'altro la fase di promozione e informazione. L'invito che rivolgo quindi all'Assessore è di lavorare alacremente in questo senso, con azioni di comunicazione rivolte ai giovani per incrementare l'adesione; agli enti non profit e agli enti locali per spiegare l'opportunità sociale del servizio civile; alla collettività per rafforzare la legittimazione e l'utilità del sistema come elemento strategico di coesione sociale e di cittadinanza attiva."

Ha quindi preso la parola l'Assessore alla sanità, Albert Lanièce, per spiegare che "riguardo all'opportunità di coinvolgere i neo pensionati, nella futura legge sugli anziani è già previsto di considerarli come cittadini attivi inserendoli in attività di volontariato." Ha quindi chiesto di stralciare la parte relativa a questo argomento.

L'Assemblea ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno, con l'emendamento proposto dall'Assessore. Il testo "impegna il Governo regionale a promuovere, nel programma operativo del servizio civile regionale per l'anno 2011, azioni e iniziative di sperimentazione a favore degli adolescenti."

Il Consiglio ha invece respinto l'altro ordine del giorno (8 voti a favore - Alpe e PD - e 25 astensioni).