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Comunicato n° 456 del 22 settembre 2010

INTERPELLANZA SU TUTELA LAVORATORI ESPOSTI ALL'AMIANTO

Adunanza del Consiglio regionale

Il tema dell'esposizione all'amianto da parte dei lavoratori della Cogne Acciai Speciali è stato affrontato con un'interpellanza del Capogruppo di Alpe, Roberto Louvin.

Nello specifico, il Consigliere Louvin ha voluto sapere dal Presidente della Regione "se sia a conoscenza della contrarietà espressa dalla Cogne Acciai Speciali di Aosta rispetto all'accesso da parte dei dipendenti agli atti relativi al procedimento da loro avviato presso l'INAIL e quali valutazioni esprima circa tale diniego e se il mancato rilascio della documentazione da parte dell'azienda sia riconducibile a questioni meramente economiche o dovuta ad altri fattori." Ha poi chiesto "se intende promuovere l'adozione di normative analoghe a quelle approvate da altre Regioni, come il Friuli Venezia Giulia, per dare vita ad un Registro regionale degli esposti e a dotare la Valle d'Aosta di atti di indirizzo in materia, a copertura dell'apparente vuoto normativo; se abbiano avuto luogo - o siano in programma - incontri delle autorità regionali con organizzazioni e rappresentanze di lavoratori o con l'Azienda per la soluzione di queste problematiche; quali misure e controlli siano attualmente praticati per verificare che non permangano rischi da esposizione all'interno dello stabilimento."

Nella risposta, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha sottolineato che "l'Amministrazione regionale non aveva conoscenza diretta delle richieste di accesso agli atti da parte dei dipendenti della Cogne Acciai Speciali e delle decisioni in merito assunte dall'azienda. Da quanto abbiamo potuto appurare, l'azienda ha espresso contrarietà all'accesso agli atti attinenti a processi produttivi e lavorazioni dell'azienda e ai curriculum lavorativi individuali, da un lato perché il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro prevede che il curriculum venga rilasciato solo dopo la cessazione del rapporto di lavoro e, dall'altro, in quanto gli atti CONTARP (Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione) attestano che per il periodo 1993-2003 i campionamenti effettuati dall'azienda, dall'USL e dall'INAIL hanno indicato un inquinamento ambientale da fibre da amianto inferiore di oltre dieci volte la soglia prevista per legge."

"L'adozione di una normativa regionale in materia, in analogia a quella del Friuli Venezia Giulia, sarebbe con tutta probabilità inutile rispetto all'obiettivo, alla luce del comportamento e delle decisioni dell'INAIL che, è bene ribadirlo, è l'ente competente al rilascio del certificato di esposizione all'amianto, presupposto indispensabile per ottenere i benefici previdenziali previsti dalla normativa in materia. Nello scorso aprile è stata presentata alla Camera un'interrogazione a risposta scritta - per quanto a nostra conoscenza ancora senza riscontro - volta ad sollecitare il Governo a dare indicazioni all'INAIL per il rilascio dei certificati di esposizione all'amianto, anche sulla base della sentenza del TAR del Lazio."
"Nel caso in cui il Governo intervenga a chiarire la materia o ci sia un mutamento delle posizioni dell'INAIL, la Regione potrà assumere iniziative puntuali e precise, in specie considerando che fin dal 2003 la Valle d'Aosta si è dotata di un piano di 'protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto'.
"La problematica in questione è sempre stata affrontata di concerto con le Organizzazioni sindacali e con l'Azienda, promuovendo i confronti necessari con l'INAIL per la definizione delle mansioni riconosciute per l'esposizione all'amianto e le successive revisioni delle mansioni stesse o le verifiche di posizioni individuali dei lavoratori. A oggi, 354 lavoratori della Cogne, di cui 50 attualmente in forza all'azienda, hanno ottenuto il riconoscimento dei benefici di legge."
"Per quanto riguarda la Cogne Acciai Speciali, nel 2001 è stata eseguita la mappatura dei manufatti contenenti amianto nello stabilimento, il monitoraggio specifico per il rischio di esposizione a polveri d'amianto nei vari reparti e sono iniziati gli interventi di bonifica. Dal 2001 in poi la Cogne presenta anche all'USL l'aggiornamento della mappatura e dello stato di conservazione dei manufatti contenenti amianto  e il programma degli interventi di bonifica."

Nella replica, il Consigliere Louvin ha "constatato con disappunto che lo stabilimento Cogne Acciai Speciali ha espresso la propria contrarietà circa l'accesso agli atti relativi all'esposizione all'amianto. Sono atti di accertamento ed è quantomeno singolare che l'azienda si opponga a tali richieste. Avremmo considerato opportuno un atteggiamento collaborativo e di maggiore disponibilità a fare chiarezza. Pur comprendendo la cautela del Presidente in materia, siamo determinati nell'esprimere rammarico per la mancanza di collaborazione da parte della Cogne Acciai Speciali. Una maggior trasparenza è nell'interesse di tutti."
"Per quanto riguarda la normativa, il Registro degli esposti di cui si è dotata la Regione Friuli darebbe uno strumento prezioso per avere una migliore efficienza dei controlli clinici. Ci piacerebbe che la Giunta si convincesse dell'utilità di un tale registro anche in Valle. La linea tracciata dal Friuli è di estrema attenzione. La questione che si pone oggi è di passare ad atti formali e di legiferare per tradurre in norma quello che è l'orientamento della Regione e ciò a maggior protezione di questa categoria di lavoratori."

SC